• User Newbie

    Proprietà intellettuale su clausola, è nulla?

    Salve, sono un libero professionista del campo dell'informatica.

    Sto sviluppando un'applicazione per un cliente che mi ha proposto un contratto che lì per lì ho firmato. Il mio problema riguarda una dicitura sulla proprietà intellettuale, nello specifico nella dicitura che è stata inserita:

    [INDENT]"Il webmaster si impegna a non divulgare a terzi i dati e le sorgenti realizzati per il suddetto programma in quanto proprietà intellettuale della committente anche in seguito di fine collaborazione tra le parti."[/INDENT]

    Da quanto ho letto sul diritto d'autore, so che la proprietà intellettuale è inalienabile dall'autore che realizza l'opera, quindi io, e che è possibile invece vendere i diritti di utilizzazione economica.

    Io vorrei sapere:
    "Visto che nel testo si parla di proprietà intellettuale, questa clausola è valida o è nulla? o è valida solo per i diritti di utilizzazione economica? e visto che questi non sono stati specificati, posso vietare ad esempio la distribuzione e quindi consentirgli solo il diritto di utilizzazione?"

    Grazie


  • User Newbie

    Forse non mi sono spiegato in maniera chiara.

    Il punto è sulla dicitura, che potrebbe invalidare la clausola.
    La proprietà intellettuale in quanto opera dell'ingegno e dell'intelletto, è inscindibile dalla persona (autore) che realizza l'opera.

    In questo contratto con questa clausola, almeno per come ho capito io, il committente vorrebbe avere la proprietà intellettuale dell'opera, cioè acquistare quel diritto che è inalienabile dalla persona che ha realizzato l'opera.

    Per quello che hai scritto tu:

    [INDENT]> La Fiat costrusce "su licenza" un motore "sviluppato" da altra casa, in tal caso paga i diritti ma la proprietà del progetto rimane all'altra casa e la Fiat non potrà apportare modifiche senza autorizzazione.[/INDENT]

    Qui parli di Licenza quindi **non **è il caso del mio contratto.

    [INDENT]> La Fiat paga un suo ingegnere (o uno studio di ingegneria) per progettare un nuovo motore, in tal caso acquisisce la "proprietà"del progetto e può modificarlo a suo piacimento mentre i progettisti non hanno alcun diritto sul progetto stesso.[/INDENT]

    Se paga un proprio ingegnere il caso è totalmente diverso.

    Se contatta uno studio di ingegneria, questo potrebbe essere il mio caso, ritorniamo al mio contratto, e quindi occorre chiarire questo punto.
    In ogni caso non è corretto dire che "i progettisti non hanno alcun diritto sul progetto stesso" in quanto il diritto d'autore rimarrà per sempre di loro.

    Per come mi hai risposto credo che tu possa essere un esperto di qualsiasi campo, ma non sei avvocato.


  • ModSenior

    Secondo me c'è un po' di confusione: per proprietà intellettuale ci si riferisce al complesso di tutti i diritti che possono derivare dall'aver creato con ingegno un'opera creativa, e qui ci rientra anche il software sia per interpretazioni della Cassazione sia per Leggi nazionali e comunitarie.

    Tra i diritti ci sono quelli di utilizzazione economica e quelli morali (di paternità dell'opera). Mentre i primi sono cedibili, ad esempio quando si stipula un contratto d'opera (in genere se si è sviluppatori singoli) per realizzare un software può essere prevista la cessione dei diritti d'utilizzazione economica, sia in via esclusiva sia no, e poi ci sono i diritti di paternità, questi non cedibili.

    Sarebbe invece diverso se lo sviluppatore fosse un lavoratore dipendente oppure assimilato (CO.CO.PRO, CO.CO.CO) nel qual caso tutti i diritti spettano alla ditta committente / datore di lavoro (se non concordato diversamente dalle parti, ma molto raro).

    Tornando ai diritti morali sull'opera, imprescrittibili, irrinunciabili, inalienabili, concedono alcune facoltà tra le quali trovo interessante il diritto di rivendicare la paternità ovvero potersi fare pubblicità dicendo di aver sviluppato il software.

    Attenzione alla cessione dei diritti di utilizzazione economica, perchè se sono esclusivi, cioè si cede del tutto al cliente i diritti, si perde la facoltà di riutilizzare in altri progetti, anche in forma parziale, pezzi di codice o procedure sviluppate, con il rischio di trovarsi dopo qualche anno senza ala possibilità di lavorare.

    Quindi cessione si, ma non esclusiva, magari per tutelare il cliente obbligo di riservatezza o eventualmente obbligo di non accettare lavori per clienti concorrenti per un certo periodo, in genere 3 mesi o 6 mesi.

    Ovvio che tutto questo costa, e va valorizzato in base a cosa richiede il cliente.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Newbie

    Grazie Valerio per la delucidazione in materia, e visto che mi sembri preparato, tu cosa ne deduci da quella clausola? visto che non si parla esplicitamente di cessione esclusiva?

    P.S.: La committente vuole (da contratto) consegnati i sorgenti del software.

    Grazie


  • ModSenior

    Una precisazione, non sono preparato in quanto avvocato, sono situazioni che Io in qualità di tuo collega di lavoro ho vissuto e ho imparato a gestire; spero che la mia esperienza possa servirti, ma questo non significa che possa sostituirmi ad un avvocato, visto che tra l'altro hai già firmato un contratto.

    La committente vuole i sorgenti: bene, in genere è solo un guadagno in più per noi; tuttavia devi spiegargli questo che cerco di descrivere con un esempio.

    Mi capita di prendere clienti che hanno già soluzioni sviluppate da altri e un classico degli errori che vedo è ad esempio il calcolo delle scadenze nel caso di pagamenti dilazionati in più rate; la maggior parte delle volte ci si limita a dividere il totale fattura per il numero delle rate: errato.

    Io ho sviluppato una mia procedura per il calcolo corretto delle scadenze, l'ho affinata e messa appunto nel corso degli anni; in ogni software faccio solo un copia e incolla.
    Se io cedessi in modo esclusivo i sorgenti, non potrei più riutilizzare questa procedura in altri lavori, e anche se so che sarebbe quasi impossibile di essere scoperto se lo facessi, non mi è mai andato di farlo e ho sempre lavorato essendo onesto prima di tutto con me stesso; e visto che lavoro dal '96 e sto sopravvivendo a questa crisi, forse qualcosa di buono nella mio modo di condurre gli affari c'è.

    Quindi, se il cliente vuole, gli vendo anche i sorgenti e il diritto di utilizzazione economica piena (può modificarlo, può anche venderlo ad altri, può farne quello che vuole) ma non in modo esclusivo solo Lui, ma mantengo io gli stessi diritti.

    Questo è solo un esempio, se moltiplichi per tutte le situazioni che nel corso della vita professionale ci si trova a risolvere, e tutte le procedure e funzioni che costituiscono la nostra cassetta degli attrezzi, ti rendi conto che cedere in modo esclusivo i diritti di utilizzazione economica significherebbe iniziare sempre da un foglio vuoto facendo aumentare i tempi e i costi di sviluppo: andresti fuori mercato nel giro di breve tempo.

    In genere tutti capiscono questo discorso, in quasi 15 anni solo uno non ha accettato la mia posizione, e ho preferito non seguirlo e interrompere i contatti; del resto siamo liberi di decidere per chi lavorare.

    Ritengo utile evidenziare sia nella proposta / offerta sia nella conferma ordine / contratto o capitolato tutte le voci per evitare futuri problemi (in cadi si debba ricorrere a vie legali)

    Offerta realizzazione software: xx,00
    Manualistica: xx,00
    Installazione: xx,00
    Formazione: xx,00
    Clausola non divulgazione: xx,00
    Cessione sorgenti e diritti economici non esclusivi: + xx,00
    Vincolo non accettare lavori per ditte concorrenti: + + xx,00 (limitato a 3/6/12 mesi)
    Cessione piena diritti economici: pari al mutuo della casa

    Valerio Notarfrancesco


  • User Newbie

    Grazie Valerio, il tuo aiuto e la tua esperienza sono stati davvero preziosi.


  • Super User

    Ciao a tutti,

    prima di invalidare una clausola un giudice tende ad interpretarla per verificare se sussistono interpretazioni possibili che ne consentono comunque l'applicazione. Nel caso specifico la clausola sarebbe probabilmente interpretata nel senso che i diritti morali, in quanto inalienabili, rimangono in capo allo sviluppatore, mentre al committente vengono ceduti i diritti economici.
    Tra l'altro la clausola in questione parla di non divulgazione a terzi dei dati e sorgenti, per cui non parrebbe porre ulteriori limitazioni, come l'impossibilità di riutilizzare il codice in altri progetti, purchè il codice stesso non sia diffuso a terzi. Non dimentichiamo che per il software si distingue tra eseguibile e sorgente, per cui è possibile che l'autore voglia mantenere segreto il codice anche dopo la vendita del software.
    Non saprei, non è molto chiara la clausola. :mmm: