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Ditta individuale, libero professionista?
Salve a tutti
Ho una domanda da rivolgere a chiunque ne sappia più di me.
All' inizio di maggio di quest' anno cambierò lavoro per essere assunto in una ditta metalmeccanica, lavoro che per altro ho sempre svolto.
Con il titolare ho trovato l' accordo per essere assunto in due modi: direttamente dall' azienda oppure aprendo una partita iva e svolgere la mia prestazione come libero professionista.La mia domanda è se esistono dei vantaggi per quanto riguarda la seconda modalità , il titolare mi offrirebbe 1250 euro mensili più o meno lavorando otto ore al giorno mentre come libero professionista andrei a percepire di più, ma la domanda è se è possibile tutto ciò e cioè senza essere iscritti in qualche categoria particolare.
Ringrazio tutti anticipatamente.
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Salve Bravestar,
considera che aprendo la partita iva dovresti pagare delle imposte che in caso contrario no pagheresti, quindi fatti bene i conti prima di scegliere la partita iva. Per quanto riguarda poi come aprire la partita iva, dipende da cosa vai a fare. Cosa intendi per libero professionista?
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Ciao, grazie per la risposta.
Guarda la situazione è questa, io andrei ad essere un classico operatore su una macchina a controllo numerico, nella fattispecie una pressa piegatrice.
Solo che anzichè essere assunto dall' azienda diventerei quello che viene definito un "artigiano" tra l' altro ne ha già due che lavorano da lui, quindi nessun vincolo di subordinazione se non quello morale, verrebbe emessa fattura ,ecc.Mi chiedo solo se esistono dei vantaggi a livello economico, lui mi parlava di 15 euro l 'ora + iva, più di così non saprei spiegare anche perchè ne so davvero poco...
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Salve Bravestar, supposto che lavoreresti 40 ore settimanali dovresti emettere fattura mensile per un importo pari ad € 2.598 (40 ore settimanali per 4,33 settimane al mese) + iva.
Considera che l'iva che emetti sulla fattura non rappresenta per te un incasso poiché la devi versare trimestralmente all'erario.
Sul totale delle fatture emesse a fino anno poi dovrai scalare i contributi inps, e pagare le imposte.
Presupponendo che tu non sostenga costi quali acquisto di materiale per svolgere la tua attività e cose del genere, dal totale fatturato a fine anno (2598 x 12 mesi) ossia all'incirca € 31.176 dovrai togliere i contributi inps ( 2900 circa più il 20% calcolato sulla differenza approssimativa tra 31.176 e 14200,00= 3400 euro circa) che all'incirca saranno intorno ai 6000.00.
Su quello che resta dovrai calcolare le imposte da pagare più o meno 4.000,00
Riepilogando da 31.000 devi togliere i contributi 6000,00 e poi le tasse 4000 - 5000. Ti rimarrebbero circa 20.000,00 senza considerare poi il costo del commericialista ed altre imposte minori.
Dall'altro lato invece come dipendenti avresti 13 mensilità da 1250 + una mensilità alll'anno di tfr, con malattia, permessi e ferie retribuite.
A quest punto solo tu puoi vedere cosa ti conviene di più.
Considera che le cifre che ti ho indicato sono riferimenti di massima
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Una risposta fantastica, grazie mille.
Ma mi sorge un dubbio non mi ricordo se i 15 euro che mi ha menzionato sono netti o lordi, ma per il datore di lavoro secondo te qual è la soluzione più conveniente?Cioè, in quale caso l' azienda ha costi minori?
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A parte le varie considerazioni su studi di settore e calcoli simili, ti posso dire che per il datore di lavoro, secondo me, è conveniente più avere collaboratori con partita iva piuttosto che assumere un dipendente.
- perchè può mandarti via in qualunque momento. Potrai tutelarti con un contratto annuale, ma dopo il primo anno potrebbe non essere disposto a rinnovartelo.
- perchè ammalandoti, dovrebbe pagarti lo stipendio. Pagandoti ad ore, rinunci alle ferie, ai permessi, al tfr ed anche alla malattia. (tra l'altro prima nel calcolo dei 31.000,00 euro ho considerato anche agosto e il periodo natalizio. se ti paga ad ore dovresti escludere i giorni dal compenso che ti ho più o meno calcolato).
- non dovrebbe pagarti il tfr, i contributi inps (che come dipendente sono più elevati. Il datore di lavoro ti versa circa il 27% dei contributi inps sul tuo compenso).
- non sosterrebbe i costi per la gestione del personale dipendente.
- In poche parole è più conveniente.
La tua scelta però deve basarsi su cosa pensi di fare tu nel futuro. In linea di massima la "vita" di un dipendente è più facile di un "lavoratore autonomo".
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Ti faccio ancora un paio di domande, abbi ancora un po' di pazienza per favore...Per quanto riguarda la collaborazione con partita iva, si può lavorare per almeno dodici mesi continuativi?Si possono detrarre pasti, benzina o simili attraverso questa modalità?
Grazie ancora minfinatamente.
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Puoi detrarti il carburante compilando la scheda carburante. Potresti dedurti solo il 40& del costo sostenuto. Puoi detrarre le spese dei pasti, ma dietro rilascio di fattura. Poi puoi acquistare il cellulare e detrarti il costo all'80% e l'iva al 50%. Se hai una casa, puoi detrarti il 50% dei costi legati alle utenze al condominio e via dicendo. I costi ti riducono i ricavi e paghi meno imposte.
Ciao
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Ciao, per quanto riguarda le cifre qui discusse il datore di lavoro avrebbe più spese nel caso che io fossi dipoendente o con partita iva?
Grazie.
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Salve, sono ancora qui abbi pazienza....
per quanto riguarda il discorso di cui sopra ho parlato con il mio commercialista e mi ha consigliato la contabilità dei contribuenti minimi, dovrò andare a farmi fare due conti, ma approssimativamente quanto sarà il netto considerato un reddito non superiore a 30000 euro e diaciamo appunto di questo ammontare?Grazie ancora infinitamente.