• Super User

    I bimbi che non pagano non mangiano

    imageAbbiamo scritto più volte che il sonno della ragione genera mostri.

    Tutti i regimi hanno da sempre dato spazio alle caratteristiche peggiori di cui l?uomo è portatore.
    Non è che in uno Stato ?normale? persone perfide e malvagie non esistano, semplicemente non hanno spazio. Qui invece in quest?Italia barbara, arroganza e presunzione, cattiveria e grettezza divengono il punto di riferimento.

    In un Paese ?normale? si vedono in TV i delinquenti catturati dalla polizia in manette e a capo chino. Qui da noi appaiono sprezzanti e sarcastici, come chi è certo di farla franca, denigrare le istituzioni in diretta.
    Ed altro non si può certo pretendere con l?esempio quotidiano di civiltà mostrato dal nostro Presidente del Consiglio o da Bossi-Calderoli.

    Siamo in molti inorriditi di fronte alla notizia che sono stati lasciati senza pranzo i bambini che non non hanno pagato la retta scolastica.
    Così come ci era parsa illuminante la lettera del benefattore che, dichiarandosi di destra, aveva pagato i pasti per quei bambini.

    Ma in un Paese anormale, dove arroganza & razzismo, delinquenti & furbi sono l?esempio, la cosa non poteva certo finire lì. Difatti subito il benefattore dei bimbi è stato duramente criticato dalle famiglie del paesino bresciano che invece la retta la pagavano.
    Le mamme contro il ?pasto per tutti?, e in 200 hanno scritto al Comune per sostenere l?azione del sindaco leghista che ha tolto il pasto ai bimbi che non pagavano; ?non è giusto che noi paghiamo e loro mangiano grazie a un benefattore; che quei bambini restino senza pranzo?.

    La barbarie, la violenza più subdola e la cattiveria sono latenti in tanti di noi, storicamente da sempre.
    Quando un regime questo esprime quotidianamente, esse appaiono anche nei cittadini e creano situazioni inumane altrimenti inaccettabili, come imporre il digiuno a bambini o ... tollerare campi di concentramento con sterminio di ebrei.

    Il sonno della ragione genera mostri, ? o perlomeno dà loro spazio.


  • Super User

    Come ho già detto, non riesco a credere che in un paese che si definisce "civile" e "democratico" siano sempre i più deboli e quelli che non possono difendersi a fare le spese di questo "gioco di politica"... in questo caso i bambini. 😞


  • ModSenior

    Completamente d'accordo con il tuo pensiero, tuttavia, proprio per rafforzare l'dea, anzi no, lo sdegno totale per questa vicenda, Io cambierei il titolo da I bimbi che non pagano non mangiano a Puniamo i bimbi delle famiglie che non pagano non facendoli mangiare ... e procurandoli shock psicologici che non dimenticheranno mai.

    Perché in questa vicenda schifosa, si sta cercando di dare le colpe dei padri ai figli, perché è molto più facile infliggere punizioni corporali su esserini piccoli e indifesi, punizioni che dovrebbero essere fuori dal nostro ordinamento civile e penale, punizioni che non si applicano nemmeno alle persone condannate per i reati più gravi e mostruosi.
    Ad un carcerato, il pasto non si nega mai ! ad un bambino si.

    Allora per questo principio dovremmo punire i figli dei ladri, dei mafiosi, dei corruttori, e di ogni persona condannata, compresi figli e nipoti di personaggi condannati che oggi svolgono un ruolo politico attivo.

    L'atteggiamento delle famiglie che hanno protestato contro il benefattore poi, non ha nessun fondamento umano nè civile, la loro è solamente rabbia e frustrazione che nuovamente trovano più facile sfogare contro i più deboli anziché contro i veri colpevoli, o presunti tali, rabbia che molto facilmente viene pilotata ad arte ed indirizzata per sostenere alcune linee ideologiche e politiche, insomma fare populismo nell'accezione peggiore.

    A tutto questo non si riesce a contrapporre una pur minima base culturale, sociale civile e civica, causata da decenni e decenni di decadenza formativa voluta da tutte le forze politiche, di centro, di sinistra e di destra.

    Insomma, la nostra società ha vissuto momenti peggiori dal punto di vista sociale ed economico, momenti drammatici che in confronto noi oggi possiamo dire di vivere in paradiso, eppure, parafrasando il titolo di un film, oggi non riusciamo più ad essere

    poveri ma belli

    Valerio Notarfrancesco,
    di destra