• User Newbie

    versamento inps impiegata tempo ind

    Buon giorno. mi presento..sono Teresa:ciauz: sono impiegata NON STATALE e vorrei aprire un negozio su ebay. ho letto vari post presenti su questo forum attinenti a questo discorso ma non ho trovato la risposta al mio caso.
    chiedendo i costi di gestione annui della partita iva mi è stato gentilmente risposto quanto segue..

    • i versamenti annui legati ad un'attività commerciale sono:

    • INPS circa 3000 euro

    • Irpef 23% sul'imponibile

    • Irap 4% sull'imponibile

    • Iva 20% sull'imponibile*

    • Commercialista

    la domanda è:

    essendo io, come già detto, impiegata non statale a tempo indeterminato i circa 3000 euro all'anno all'inps devo versarli ugualmente?

    quei soldi non li versa per me il mio datore di lavoro?

    se così fosse, non avendo quindi un costo fisso annuo, io dovrei versare solo le percentuali (irpef irap iva) solo in caso di vendite?
    mi spiego meglio..se per ipotesi un anno sospendessi la mia attività avrei come unico costo fisso solo quello del commercialista????

    per questo tipo di attività potrei optare per un regime fiscale super semplificato?

    mi scuso in anticipo per la confusione e per le domande forse sciocche ma sono totalmente ignorante in materia:? e prima di fare vorrei avere le idee un po' più care

    auguro a tutti un buon fine settimana..teresa:ciauz:


  • User Attivo

    Se sei dipendente a tempo indeterminato con più di 26 ore settimanali sei esonerata dal versamento dei contributi Inps.
    Puoi, se soddisfi le condizione, aderire al regime dei minimi o nuove iniziative. In breve:

    • minimi, pagano un imposta fissa del 20%. Niente iva,irpef,addizionali regionali e comunali,niente irap. Sei inoltre esonerata dagli studi di settore.
    • nuove iniziative: 10% sostitutiva irpef, sono tenuti inoltre al versamento dell'iva e irap. Sono soggetti a studi di settore.

  • User Newbie

    Buon giorno! intanto grazie 1000 della gentilissima risposta..ora mi è tutto più chiaro! se posso, senza approfittare troppo della vostra disponibilità, potrebbe spiegarmi qualcosina in più riguardo al discorso dei minimi:?? quali sono i requisiti? e il 20% di cui parlava sono fissi annui o si pagano solo in caso di guadagni??

    grazie ancora..buona giornata..teresa


  • User Newbie

    eccomi di nuovo..sono sempre qui che cerco di cavare un rano da un buco!! ho letto un pò in giro e ho capito il discorso dei minimi, e ho capito anche che forse non mi conviene. ma ora ho un'altra cosa che vorei sapere..come funziona il discorso degli studi di settore x il commercio online??attendo con ansia una risposta.grazie..teresa


  • User Attivo

    Puoi aderire al regime dei minimi se prevedi un volume d'affari inferiore ad € 30.000 annui. Il 20% si paga sull'utile.
    Il volume d'affari sale ad € 61.974,83 nel regime nuove iniziative.
    Gli studi di settore non sono altro che uno dei metodi a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria per porre in atto la propria attività di accertamento.In parole molto povere, gli studi di settore sono analisi economiche effettuate dal Fisco per valutare le dichiarazioni dei redditi prendendo in considerazione una vasta serie di parametri e con lo scopo di contenere l'evasione fiscale. In base a questi indicatori, il Fisco presume che quell'attività, in un anno, non possa rendere meno di tot.


  • User Newbie

    buon giorno!! grazie ancora, è stato molto gentile e disponibile!! auguro a tutti una splendida giornata:sun: teresa


  • User Attivo

    Nel caso di specie (apertura di e-commerce) non esistono studi di settore, ma parametri d'impresa. Per il primo anno, come per qualsiasi altra attività, non si applicano comunque e in considerazione del fatto che l'utente svolge in prevalenza un altro lavoro, difficilmente l'AdE potrebbe contestarne la non congruità.