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Ricorso al Tar
Buongiorno.
Ritengo di avere subito e subire gravi ingiustizie da parte dell'Amministrazione comunale del paese dove vivo. Avverso una sanzione ambientale relativa ad un piccolo fabbricato per il quale fu richiesto il condono nel 1986, che ritengo esageratamente alta, penso di essere costretta a fare ricorso al Tar.
Qualcuno è in grado di indicarmi le spese che dovrò sopportare e i tempi necessari per la decisione?
Grazie.
Tosca
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Salve, la domanda è un pò generica: tutto dipende infatti dal valore della causa e dalla difficoltà della controversia. Per quanto riguarda il valore della causa, deve far riferimento alla sanzione pecuniaria.
Oltre alle prestazioni professionali secondo tariffario, dovrà pagare già da subito il contributo unificato per il deposito del ricorso, sempre in base al valore.
Per i tempi, anche qui sono troppe le variabili che incidono. Eppoi siamo in Italia, forse il paese più condannato dall'UE per la lentezza della sua macchina giudiziaria. Ma credo di poter affermare che in genere i giudizi dinanzi alla magistratura amministrativa sono un pò più celeri rispetto a quelli civili.
Tenga presente che è normale che tali sanzioni siano piuttosto alte, visto il profitto conseguito mediante la trasgressione e il danno arrecato all'ambiente. Dunque, se la perizia effettuata sul bene e/o relativa al danno ambientale non è stata abnorme (fate un accesso agli atti), ci pensi bene, e valuti assieme ad un legale di fiducia se ci sono davvero i presupposti per ottenere una tangibile riduzione.
Eventualmente opti per il ricorso amministrativo al Capo dello Stato, più economico, piuttosto che per il ricorso giurisdizionale al Tar.
Saluti.
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Intanto grazie della risposta.
La questione è assai complessa. Avrà notato che il condono fu richiesto nel 1986. L'amministrazione ha sempre colpevolmente ritardato la definizione della pratica, chiedendo continuamente integrazioni su integrazioni.
Oggi, per motivi che non Le sto a spiegare, "deve" concedermi la sanatoria (..!). Avvalendosi delle quotazioni dell'Agenzia del territorio, stabilisce un valore commerciale assolutamente iniquo (senza tenere conto del coefficiente di merito, mentre ritengo avesse dovuto invece farlo). Parlo di oltre 50 mila euro. Inoltre sono al corrente che ad altre persone nella mia situazione non è stata richiesta alcuna sanzione (le pratiche di queste sono state evase da tempo).
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Non dubito di quanto dice, ma bisogna vedere se le situazioni cui fa riferimento erano effettivamente del tutto identiche alla sua. Ad esempio, che io sappia, nel caso in cui la realizzazione dell'opera abusiva non ha di fatto arrecato danno all'ambiente, la sanzione è chiaramente minore.
Ad ogni modo, stando solo alle cifre in ballo, il gioco potrebbe valere la candela. Faccia vedere le carte ad un bravo amministrativista: solo allora potrà decidere se rischiare in maniera calcolata un "investimento" di qualche migliaio di euro...
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Di nuovo grazie.
Le situazioni cui faccio riferimento sono, ahimé, identiche e in taluni casi peggiori della mia (che non è per niente grave).
Mi può solo confermare che, per la definizione della sanzione, è necessario tenere conto del coefficiente di merito?
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Vorrei capire quale sia la violazione ambientale contestata, in quanto il coefficiente di merito ( al quale credo si riferisca la signora ) se non erro attiene alla determinazione del valore "normale" dell'immobile in ambito tributario.
D'altra parte, quanto espresso dal Collega è pienamente condivisibile. Il gioco può valere la candela...
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Buongiorno.
La sanzione richiesta è ai sensi dell'art.15 della legge 1497/39.
Ribadisco il fatto che non mi risulta sia mai stata comminata ad altre persone. Non lo è stata al mio vicino, per esempio, che ha realizzato abusi ben più gravi di quello commesso da mio padre nel lontano 1960. Abuso che praticamente non è visibile dall'esterno del mio giardino e che fu comunque realizzato nel rispetto del verde esistente (cosa che non è possibile dire per il vicino di cui sopra).
Penso, ovviamente, di dovermi rivolgere ad un avvocato amministrativista ma sono preoccupata perché da più parti mi viene detto che il ricorso al Tar comporta una spesa davvero alta.
Grazie.
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**[LEFT]La sanzione è un indenizzo che richiede la P.A. per la realizzazione di immobili abusivi in zone tutelate paesaggisticamente e come bellezze naturali.
Ho trovato in internet questo prospetto di calcolo relativo alla Regione Abruzzo che può valere come esempio.
INDENNITA?RISARCITORIA
PREVISTA DALL?ART. 15 DELLA LEGGE 1497/39[/LEFT]
**[LEFT]IL PROFITTO È PARI, IN VIA ORDINARIA, AL 3% DEL VALORE D?ESTIMO
COSÍ CALCOLATO:
Valore d?estimo- Immobili censiti nel N.C.E.U.
Valore d?estimo = Rendita Catastale x Moltiplicatore + 5% - Immobili non censiti nel N.C.E.U.
Valore d?estimo = Rendita Catastale Presunta x Moltiplicatore + 5%
(La Rendita Catastale Presunta deve risultare dalla perizia giurata redatta da un tecnico abilitato) - Fabbricati rurali
Valore d?estimo = Valore corrente ai prezzi di mercato
(Il valore corrente ai prezzi di mercato deve risultare dalla perizia giurata redatta da un tecnico
abilitato) - Immobili in corso di costruzione
Valore d?estimo = Rendita Catastale Presunta x Moltiplicatore + 5%
(La Rendita Catastale Presunta deve risultare dalla perizia giurata redatta da un tecnico abilitato)
Moltiplicatore
Gruppi catastali A B C, con esclusione delle categorie A/10 e C/1
rendita catastale x 100
Categoria A/10 (uffici e studi privati)
rendita catastale x 50
Categoria C/1 (negozi e botteghe)
rendita catastale x 34
Gruppo catastale D (immobili a destinazione speciale)
rendita catastale x 50[/LEFT]
**[LEFT]Incremento dell?aliquota **(previsto dall?art. 2 del Decreto 26.09.97 ? Delibera di Giunta Regionale
n° 3054 del 19.11.97)
Tipologia 1 Tipologia 2 Tipologia 3
Non conforme alle norme di tutela 100% 75% 50%
Conforme alle norme di tutela 75% 50% 25%[/LEFT]
**[LEFT]PER LE ALTRE TIPOLOGIE **di cui alla tabella allegata alla L. 47/85 si applica il valore del profitto nella
misura di seguito riportata:
lire euro
Tipologia 4 1.000.000 516,46
Tipologia 5 e 6 750.000 232,41[/LEFT]
Tipologia 7 500.000 258,23
- Immobili censiti nel N.C.E.U.
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Buongiono e grazie ancora.
Qui le cose si complicano molto per me, che ero partita da queste semplici considerazioni: morbiato.it/Articoli-Morbiato/calcolo-valore-immobili-residenziali.html (inserire la tripla www prima dell'indirizzo)
Procedendo secondo quanto ho letto, il valore del fabbricato dovrebbe essere di circa 90.000 euro inferiore e pertanto altro non dovrei che la sanzione minima prevista, pari a circa 1300 euro.
Ho preso contatto con un avvocato.