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Ti confermo che i lavori occasionali possono essere regolarmente fatti anche senza partita iva.
Oltre al vincolo sul compenso, attenzione che c'è anche il vincolo temporale, ovvero le norme non considerano più occasionale se lavori, con lo stesso committente, per più di 30 giorni all'anno.
Non ci sono particolari oneri iniziali da fare, domande o iscrizioni:
si accetta il lavoro e al termine rilascerai al tuo cliente (il committente) un'apposita ricevuta (trovi modelli di parcelle ovunque) di lavoro occasionale.Dal punto di vista fiscale, il tuo cliente diventa il tuo sostituto d'imposta, ovvero tratterà una quota dal compenso che verserà allo stato in tua vece.
Il tuo committente, in genere a febbraio dell'anno successivo, ti invierà l'attestazione che certifica gli importi che ha versato come ritenute d'acconto a tuo nome.
Un ultimo consiglio, nei lavori, sia occasionali che con partita iva, cercare di farsi pagare con bonifici perché i movimenti bancari sono tracciabili e si può dimostrare le somme incassate.
Valerio Notarfrancesco
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Grazie della risposta. Ho letto anche la discussione relativa al lavoro occasionale per approfondire.
Un punto però non mi è chiaro: posso effettuare lavori solo per imprenditori non per clienti finali? Mi spiego meglio con un caso-tipo: se creo un ebook lo posso vendere?
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posso effettuare lavori solo per imprenditori
Si, certo, senza problemi.
Valerio Notarfrancesco
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Ciao a tutti sono nuovo! Innanzi tutto ringrazio Valerio Notarfrancesco perchè finalmente ho trovato uno che sia competente ed esaustivo sull'argomento(e fidatevi che topic in giro per il web ne ho spulciati parecchio), cmq bando alle ciance, se posso volevo avere una delucidazione sull'ultima risposta, si possono solo fare contratti occasionali solo con imprese? con i clienti finali no?
altre domande(visto che ci sono ne approfitto;-))
nel caso no, ce una soluzione per singoli clienti?
mi pongo meglio, posso una volta che vengo pagato essere io a versare le ritenute per un singolo cliente?
c'è sempre il limite di guadagno di 5000 euro (soglia dell'apertura della partita iva) o e possibilite incassare di più e dichiare il tutto come redditi percepeti?
Rigrazio anticipatamente tutti coloro che dedicheranno parte del loro tempo per le risposte di queste domande! Grazie
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Ciao, ti ringrazio per i complimenti.
si possono solo fare contratti occasionali solo con imprese
No, si possono fare contratti occasionali anche con privati; ad esempio fotografi non professionisti che fanno saltuariamente qualche servizio di matrimonio oppure chi suona alle feste.Però nel caso in cui il committente sia un privato non puoi assoggettare la prestazione a ritenuta d'acconto in quanto un privato non può agire come sostituto d'imposta;
resta inteso che qualunque forma di reddito deve essere dichiarata; purtroppo non mi sono mai capitati questi casi quindi non posso esserti di ulteriore aiuto.
c'è sempre il limite di guadagno di 5000 euro (soglia dell'apertura della partita iva)
Solo una precisazione, non c'è un limite di reddito sotto al quale non puoi aprire una partita iva; c'è un calcolo di convenienza che varia da soggetto a soggetto in base agli altri redditi percepiti, al lavoro prevalente che si svolge, alle detrazione spettanti, alle proprietà, ecc. ecc.Valerio Notarfrancesco
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Puoi effettuare prestazioni occasionali anche con clienti privati. Se le prestazioni superano i 5.000€ devi iscriverti alla gestione separata.
Le prestazioni devono essere occasionali, quindi 3/4 all'anno, altrimenti necessita la partita iva.
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Ciao, ancora un grazie a Valerio che si è dimostrato disponibilie! Volevo domandare a studio_marra: per quanto riguarda i contratti occasionali con privati, come mi comporto con le ritenute? visto che non può esserci ritenuta d'acconto, devo solo dichiararli come redditi percepiti durante l'anno?
Grazie!
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si, esatto
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Molti oggi si lamentano per non riuscire a guadagnare significativamente online, io invece voglio raccontare la mia esperienza utilizzando un metodo che mi ha permesso di generare bei soldi con le affiliazioni. IN questo articolo quindi voglio presentare questo ottimo metodo che ho usato per fare soldi on line.
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Ciao a tutti, interessantissima discussione.
Da quanto ho capito è possibile lavorare come webmaster con privati anche senza partita iva (Esempio, mi metto d'accordo con un negozietto sotto casa e gli faccio un sito). In questo caso il lavoro è regolare al 100%? Occorre obbligatoriamente rilasciare qualche forma di fattura (Prima leggevo parcella)? E nel caso il cliente sia una fabbrica? Grazie mille!
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regolare al 100% con qualsiasi cliente rilasciando un "modello-prestazione-occasionale" che puoi trovare online googlando.
a quanto ne so gli unici limiti sono
- non più di 5000€ per cliente nel corso dell'anno
- non più di 30 ore al mese per cliente
spero di essere stato utile
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Cioè alla fine del lavoro, va compilata e consegnata al cliente questa "fattura" e lui provvederà a pagarne il 20%?
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si lo farà per conto tuo, eccoti un esempio che magari potrebbe chiarirti le idee:
FIRENZE, 24 novembre 2008
Ricevuta N° 2
Il sottoscritto Rossi Mario, nato a Firenze il 12 febbraio 1980 e residente a Firenze in via del Prato n°16, codice fiscale MRARSS11A11A111A
DICHIARA
di aver ricevuto in data odierna dalla X COMPANY, con sede in Roma, in Corso Meridionale 11, CAP 00100, Codice Fiscale- P:iva 09999999999 (SE DOVESSERO ESSERE DIVERSI VANNO ENTRAMBI INDICATI), quale compenso per l?attività: ?creazione layout sito web?, le somme sotto indicate, a fronte delle prestazioni rientranti in rapporto di prestazione di lavoro autonomo occasionale:
Compenso per creazione layout sito web: 1000,00 ?
Totale imponibile 1000,00 ?
Ritenuta d?acconto 20% 200,00 ?Netto percepito 800,00 ?
DICHIARA INOLTRE
sotto la propria responsabilità:
- che la prestazione ha carattere del tutto occasionale, ai sensi dell?art. 67 lettera l del TUIR D.P.R. n. 917/86;
- che la prestazione non è imponibile ai fini Iva, ai sensi dell?art. 5 D.P.R. n. 633/72.
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@tetravus said:
regolare al 100% con qualsiasi cliente rilasciando un "modello-prestazione-occasionale" che puoi trovare online googlando.
a quanto ne so gli unici limiti sono
- non più di 5000€ per cliente nel corso dell'anno
- non più di 30 ore al mese per cliente
spero di essere stato utile
In realtà faccio presente a tetravus che il limite è più ampio, in quanto sono 30 GIORNI all'ANNO per cliente. Inoltre al superamento dei 5.000 euro COMPLESSIVI annui (e non per cliente) nasce soltanto l'obbligo di iscrizione all'Inps per il versamento dei contibuti previdenziali.
Dal punto di vista fiscale non esistono regole nette per classificare una attività come abituale oppure occasionale, la valutazione è lasciata al contribuente e può variare "da caso a caso", come già discusso ampiamente su questo forum. Si può ricordare la regola fornita dalla circolare del ministero delle Finanze num. 7/1496 del 30 aprile 1977 in base alla quale una attività economica si può considere abituale "se svolta con normale e costante indirizzo da parte del soggetto attuato in modo continuativo: deve cioè trattarsi di una attività che presenta il particolare carattere della professionalità".
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per favore puoi citare qualche fonte che conferma i 5000€ complessivi annui invece che per committente?
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Sono andato sul sito dell'inps e subito l'ho trovato, penso che possa bastare come fonte :)... Il link è:
http://www.inps.it/portale/default.aspx?lastMenu=5649&iMenu=1&iNodo=5649&p1=2Ribadisco che il limite dei 5.000 euro vale solo ai fini dei contributi previdenziali mentre non esiste un limite di reddito dal punto di vista fiscale.
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Verissimo; in teoria, e ragionando per assurdo, potresti fare una prestazione da 100000 euro e farla passare per occasionale; mentre 10 prestazioni da 100 euro l'una non sarebbero molto probabilmente inquadrabili come occasionali.
Il limite dei 5000 euro riguarda l'obbligo di iscrizione alla gestione separata inps, e quindi quoto Trust.
Si può dire tranquillamente che dai 5000 euro in su diventa più vantaggiosa la partita iva rispetto alla prestazione occasionale.
Ps: il prestatore occasionale rilascia ricevute e non fatture (e teoricamente nemmeno parcelle ma in questo caso la questione è più controversa).