• User Newbie

    Nota di credito a seguito di accordo dopo ingiunzione pagamento

    Ho avuto una brutta esperienza con una società per cui ho lavorato come consulente esterno per quasi due anni. Tramite il mio legale la società ha ricevuto un decreto ingiuntivo, avendo già precedentemente ignorato qualunque richiesta di pagamento per diverse fatture del 2009.
    Per farla breve, ora la società sta contrattando proponendomi una cifra che ritiene ragionevole per chiudere la faccenda.
    L'avvocato per varie ragioni mi consiglia di accettare, altrimenti rischierei di non vedere più nemmeno un euro.

    Ora il problema che mi pongo è questo: a maggio dovrò pagare le tasse anche per le fatture che non mi sono state pagate e per le quali ho già versato di tasca mia l'IVA. Esiste un modo per evitare questo? Mi sembrerebbe di subire il danno e la beffa! E' possibile recuperare anche l'IVA?

    Qualcuno mi dice che dovrei fare una nota di credito, ma non ho ben capito... Inoltre la cifra totale che mi propongono comprende anche la parcella dell'avvocato. Questa somma eventualmente dovrei comprenderla o no nella nota di credito?

    Ovviamente ho un commercialista, ma proprio in questi giorni non è rintracciabile e ho purtroppo una certa urgenza di comunicare all'avvocato la mia disponibilità ad accettare la proposta. Vi ringrazio quindi in anticipo per il vostro prezioso aiuto.

    Ciao


  • Ti suggerirei di fare quello che ho fatto io (so già che mi vitupereranno).
    Emetti nel 2010 nota di accredito con la seguente dicitura.

    "Storno nostre spettanze per riduzione di prezzo come da accordo del ........."

    e per il 2009 registra come note di accredito da emettere.

    E adesso chi è senza peccato scagli la prima pietra....sono pronto per la lapidazione.


  • User Attivo

    Il procedimento suggerito da Criceto mi pare giusto per le imposte dirette (IRE), in quanto, se la procedura esecutiva non fosse economicamente conveniente, secondo me è equiparabile alla disciplina per le perdite su crediti ex 101 TUIR.

    Per quanto riguarda l'IVA, l'art. 26 recita testualmente

    *Se un'operazione per la quale sia stata emessa fattura, successivamente alla registrazione di cui agli articoli 23 e 24, viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l'ammontare imponibile, [...], per mancato pagamento in tutto o in parte *a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose *o in conseguenza dell'applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente, il cedente del bene o prestatore del servizio ha diritto di portare in detrazione ai sensi dell'art. 19. l'imposta

    1. Le disposizioni del comma precedente non possono essere applicate dopo il decorso di un anno dalla effettuazione dell'operazione imponibile qualora gli eventi ivi indicati si verifichino in dipendenza di sopravvenuto accordo fra le parti e possono essere applicate, entro lo stesso termine, anche in caso di rettifica di inesattezze della fatturazione che abbiano dato luogo all'applicazione del settimo comma dell'art. 21.*

    Per l'IVA la norma parla esplicitamente di procedure rimaste infruttuose: quindi, se ti accordi stragiudizialmente per ridurne l'importo, hai un anno di tempo dall'effettuazione dell'operazione per emettere nota di credito anche per l'IVA, altrimenti è da considerarsi persa.


  • User Newbie

    Vi ringrazio per l'aiuto prezioso! Fortuna non è ancora passato un anno, quindi dovrei essere in tempo.

    Scusate però se insisto anche sull'ultimo punto che accennavo: poiché la somma totale che riceverò comprende anche le spese legali, queste posso escluderle dal totale che metterò sulla nota di credito?

    Faccio un esempio per essere più chiaro. Mettiamo che io abbia fatturato in totale 2000 Euro. Loro mi restituiscono 1.500, di cui 500 sono le spese legali da me sostenute. La nota di credito dovrò farla di 1000 Euro o solo di 500?

    Grazie ancora.


  • Suggerisco di non considerare le spese legali, ovvero consideri le stessei come un costo (quale in effetti sono) ed emetta nota di accredito per pareggiare il conto con il cliente senza tenerne conto.
    In parole povere dopo tale emissione il conto cliente deve andare a zero.


  • User Newbie

    @criceto said:

    Suggerisco di non considerare le spese legali, ovvero consideri le stessei come un costo (quale in effetti sono) ed emetta nota di accredito per pareggiare il conto con il cliente senza tenerne conto.
    In parole povere dopo tale emissione il conto cliente deve andare a zero.

    Grazie! Gentilissimo 🙂


  • Ancora una cosa.....
    Non dimentichi di apporre sulla scheda di tale cliente la dicitura
    "Solo pagamenti anticipati alla conferma d'ordine".


  • User Newbie

    @criceto said:

    Ancora una cosa.....
    Non dimentichi di apporre sulla scheda di tale cliente la dicitura
    "Solo pagamenti anticipati alla conferma d'ordine".
    🙂
    A dire il vero con questo cliente non avrò più, per fortuna, alcun rapporto.
    Ho fatto intervenire l'avvocato anche e soprattutto per scindere qualunque contratto in corso. In cinque anni che lavoro in proprio non ho mai incontrato persone così scorrette. E' una storia lunga.