- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Legale
- Multa SIAE di 2000 euro per musica sul sito!
-
Ciao raffaluly,
è la prima volta che sento di una multa notificata via e-mail, mi sembra strano.
Ti è arrivata su una casella di posta elettronica certificata?
Sei sicuro che il mittente sia la SIAE e non un truffatore che si spaccia per lei?
-
non paghi nulla se ha ricevuto solo una mail...
-
anche io il giorno dopo ho pensato a una mail di fishing. In effetti la mail non so se era certificata. Come si può sapere? Ho visto che il documento va sul sito della siae ma adesso verifco con molta attenzione. Anche per me è assurda come richiesta. Mi confermi che nn hai mai saputo nulla? io mi chiedo come sia possibile che sia arrivata solo a me. E' pieno di siti con un player musicale. Se le metto su facebook cosa cambia?. Nel caso hai idee su come muovermi? Io avevo messo alcune canzoni ma erano solo dei piccoli brani da 15-2o sec. Dici che conta? poi come la mettiamo con tutti i blog che hanno embed di you tube a sentire loro (nella mail) il sito diventa multimediale ed il resposnsabile diventa il proprietario del sito e quindi si è soggetti al pagamento di 500euro a semestre. Ma non si specifica per che quantitò di materiale. POi come la mettiamo con i diritti editoriali e con scf? a me sembra molto strano... c'è qualche avvocato che è ferrato in materia? Grazie a tutti
-
Ciao, Cosa intendi per "non paghi nulla se ti è arrivata solo una mail"?
Dovrebbe arrivare un sollecito o una cartella?
Nella mail che mi hanno inviato non ci sono nomi di responsabili mentre nel pdf allegato c'è una firma ma la non è stampato il nome.
Anche questo potrebbe essere strano.
L'unica cosa che mi lascia ancora perplesso è che l'indirizzo mail è legato alla siae.L'indirizzo è [email protected]. Cercando con GG e con le "" esce solo un documento pdf con questo indirizzo ma è inserito nel sito della siae. Dite che è roba da Hacker oppure è possibile che sia Fisching?
-
Raffa, intendevo se la tua e-mail è certificata, se mi rispondi così vuole dire che non lo è.
Quindi (se l'ha spedita la SIAE) non potrebbe sapere con certezza se ti è arrivata, mentre di solito quando mandano le multe lo fanno sempre con raccomandata, oppure con pubblico ufficiale, cioè con un mezzo che attesti che tu personalmente hai ritirato la multa.
Ed è strano quindi che si affidino ad un mezzo inaffidabile come la e-mail, per questo a me sa di truffa da parte di terzi.
Che c'è scritto nelle modalità e gli estremi per il pagamento?
-
è phisching
-
Grazie per il supporto, provo a descrevervi il pdf. Nel primo foglio ci sono i miei dati e quelli del mio Hosting. Poi la descrizione della multa pregressa (ma come possono affermare che erano presenti dei file quando in effetti non c'erano) che a loro dire è da considerare "almeno" per i precedenti 2 semetri 2009 quindi 1000 euro . Alla quale andrebbe sommata la cifra di 500 euro per il primo 2010 ... poi nel secondo foglio c'è questo.
Non potendo inserire link attivi ho messo il pdf a questo indirizzo.
musica-matrimoni.it/musica-matrimoni.it_.pdfIl file che mi hanno mandato si chiama proprio con il nome del dominio.
-
I dati per il pagamento corrispondono con quelli pubblicati sul sito della SIAE, poi c'è l'invito a contattarli all'indirizzo e-mail su dominio siae.it, non ci sono elementi sospetti ... direi falso allarme.
La cosa che mi aveva stupito, cioè che arrivi una multa per e-mail, è giustificata dal fatto che non si tratta di una multa, bensi di un avviso un po' informale, che sono disposti a chiudere un occhio e non farti la multa, se paghi l'abbonamento sia per lo scorso anno che per il primo semestre 2010.
Per me ci provano, e non è detto che poi tu sia tenuto a pagare, magari hanno torto ma se uno paga a loro è costato solo il tempo di scrivere la lettera.
Comunque io su queste faccende legali non posso esserti di aiuto (sul phishing invece ho più conoscenze) magari un avvocato qui sul forum ti darà un consiglio.
-
Posto un altro mio piccolo contributo, anche se l'argomento e trito e ritrito, riprendendo l'articolo 70, co. 1 bis, della Lda (legge sul diritto d'autore).
1-bis. E' consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell'universita' e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all'uso didattico o scientifico di cui al presente comma.
Saluti.
-
Grazie per l'intervento. Perdonami se sono diretto. Ma il mio caso non è a scopo di lucro. Cioè secondo me è più a scopo didattico. Come ho scritto l'intento era ed è solo quello di fare orientare gli sposi verso la scelta di un gene musicale. Visto che mi chiedevano sempre che genere musicale è la bossanova o qual'è la marcia nuziale di wagner le ho inserite in versione demo. io non vendo ne faccio scaricare la musica e il file è in versione 64 kb durata max 30sec. Cosa ne pensi ? Sono dentro o fuori dai termini?
Grazie davvero.
-
il lucro c'è perchè utilizzi i file a scopo promozionale...
promozione=lucro
-
Mi sembra difficile che il tuo utilizzo possa essere considerato a scopo didattico. Il tuo è un sito che pubblicizza un tuo servizio e quindi le demo che utilizzi hanno un indubbio scopo di lucro (anche se indiretto) perchè a quanto ho capito tu fai il DJ ed immagino che per le serate tu tu faccia pagare.
Piuttosto ho in mente una possibilità (non una certezza) perchè tu veda più che dimezzato il costo annuo. Una domanda: a chi è intestato il sito? Ad una società? A te come ditta? Come privato?
-
Il sito è intestato a me. Persona fisica.
-
Mi dispiace, ma come ti è stato già risposto, non è sostenibile affermare che il tuo sito abbia scopo didattico. E' evidente che ha carattere commerciale e/o fine di lucro.
Figurati che basterebbe avere sul proprio sito una pubblicità come AdSense per avere lucro indiretto. Nel tuo caso anche se non vi è un lucro diretto (non vendi certo i pezzi che metti online), vi è un lucro indiretto, perché ti fai pubblicità, e indirettamente guadagni o potresti guadagnare dalla pubblicazione nel tuo sito delle demo musicali...
-
Con le licenze libere, CC e Art Libre, si risolvono alcuni problemi, ma per lo scopo di lucro alcuni artisti non concedono i propri brani.
Jamendo in questo senso è una grande risorsa
jamendo.com/it/
-
Ciao a tutti,
la questione è complessa. Provo a chiarire.
Gli articoli 73 e 73 bis della legge sul diritto d'autore prevedono che il produttore, gli esecutori, gli interpreti di musiche, indipendentemente dai diritti di distribuzione, noleggio o prestito, hanno diritto ad un compenso per l'utilizzazione a scopo di lucro delle musiche diffuse o comunicate al pubblico, in occasione di qualsiasi pubblica utilizzazione.
La misura del compenso è stata determinata da un decreto del consiglio dei ministri, a norma del quale, "in difetto di diverso accordo tra le parti" la misura del compenso "è commisurata al 2% degli incassi lordi o delle quote degli incassi lordi corrispondenti alla parte che il disco o apparecchio occupa nella pubblica utilizzazione".
In caso di utilizzo non a scopo lucrativo vi è un altro compenso che, però, non è mai stato determinato.Il primo punto è stabilire se le musiche di sottofondo di un sito web siano a scopo lucrativo. Nel caso specifico direi che sussistono gli estremi, si tratta di musiche che gli utenti dovranno selezionare per "l'acquisto" (l'esecuzione). Una sorta di catalogo online, potremmo dire.
Però c'è da dire che la quantificazione adottata in tale caso fa sorgere più di un dubbio. Il pagamento dei diritti sorge da un accertamento in contradditorio (altrimenti potrebbe aversi un illegittimo trattamento di dati personali altrui), con specifica verifica sull'uso (tempi, incassi, ecc...), e quindi sulla percentuale da adottare in tal caso. Nel caso in cui il criterio seguito non sia quello sopra riportato, la pretesa deve ritenersi illegittima.
Tale compenso, inoltre, avendo natura di indennizzo non è assogettabile ad interessi, per cui qualora fossero chiesti la pretesa sarebbe illegittima.
Direi che ci sono gli estremi per contestare la richiesta. Mi pare di aver capito che si richiedano compensi anche per un periodo in cui musiche non c'erano sul sito. Inoltre anche il calcolo dovrebbe essere contestabile.Chiarito ciò, preciso che l'utilizzo di musica coperta da diritto d'autore su un sito web è possibile solo in quanto si siano pagati i diritti d'autore anche per tale tipo di utilizzo. Per cui si deve indicare espressamente alla Siae questa modalità di utilizzo al fine di ottenere l'autorizzazione per l'uso previsto. Non è quindi sufficiente pagare la Siae per l'utilizzo ai matrimoni, quando poi si utilizzano tali musiche anche in un sito web, trattandosi di modalità di utilizzo completamente diverse.
-
Chiedo anzitutto scusa se riporto alla luce questo topic ma penso si possano aggiungere un apio di cose.
Dissento sia pur in parte, con bsaett in quanto gli articoli citati sono relativi a diritti "connessi", è cioè un diritto (in questo caso a ricevere un compenso e non ad un'autorizzazione) che si sviluppano a seguito dell'utilizzo a scopo di lucro del "diritto principale" dell'autore.
Non esiste perciò un'autorizzazione specifica per quell'articolo/i che "vive", invece, all'interno del permesso rilasciato dalla SIAE quando e se vengono usati in modo diretto dischi fonografici o analoghi del disco. Non possiamo, nel caso, pensare a due diritti distinti con due "pagamenti" distinti.
La licenza sarà una, con un unico "provente" il quale comprenderà tutti i diritti del caso.Credo poi che non si possa parlare di multa in quanto la SIAE non può certo erogarne. Se guardiamo alla legge, l'uso a scopo di lucro e non personale dei diritti d'autore senza preventiva autorizzazione della SIAE che è ente pubblico monopolista istituzionalmente incaricato al rilascio, è un reato il quale può essere denunciato solo dall'autorità competente (polizia, GdF etc) attraverso una denucia e un processo.
Quella qui riportata, e credo sia stata giusto il consiglio a non pagare visto il metodo utilizzato per la richiesta, sembra essere una "semplice" richiesta di regolarizzare la propria posizione nei confronti del contratto di licenza. Penso perciò sia corretto, ipotizzando fosse davvero la SIAE a scrivere, il compenso richiesto aggravato degli interessi per il ritardato pagamento.
Non sono un avvocato ma credo si possa dire che la richiesta è più da vedere nel ambito del diritto civile piuttosto che multa/sanzione di tipo penale o amministrativo.
-
Sintetizzando .. ho pagato.
Ho pagato nella speranza di chiudere il discorso siae e di organizzarmi (sotto consiglio dell'interlocutore SIAE) mettendo queste "beneddette" demo su Youtube. Una volta pagato e inserito il numero siae sul sito pensavo di avere risolto invece sono stato contattato da un ufficio siae che dice che il contratto non va bene e che l'altro ufficio ha sbagliato ed essendo passato ulteriore tempo il costo è ancora maggiorato. Poi mi hanno detto chi mi avrebbero chiamato per capire cosa fare e non lo hanno fatto e adesso mi è arrivata a casa una raccomandata.Grazie a tutti quelli che vorranno partecipare alla discussione.
-
E' già cosa buona il fatto che quelle mail erano vere e non comunicazioni strane. Hai comunque fatto molto bene a metterti nelle condizioni di regolarizzare la tua posizione anche se, effettivamente, la seconda comunicazione della SIAE ha forse riportato maretta.
Non so quale sia la esatta natura delle demo, non le ho viste ma temo che a monte possano esserci richieste di "sincronizzazione" oltreché di comunicazione al pubblico.Comunque coraggio e in bocca al lupo.
-
Ringrazio MassimoSiddi per il suo dissenso, come si dice "dissentendo s'impara":D.
Anche se non ho ben compreso su quali mie argomentazioni dissenta, visto che non ho mai detto che i diritti connessi vivano di vita propria, ho solo fatto una scissione per soggetti, cioè autore, produttore, esecutore, ecc....Comunque, tornando all'argomento principale credo che la questione si sia ingarbugliata, per colpa della Siae probabilmente.
Se non ho capito male l'utente ha ricevuto dalla Siae richieste di regolarizzazione e si è regolarizzato sulla base di quelle richieste, poi la Siae ha detto che quelle richieste di regolarizzazione erano non corrette, e la regolarizzazione andava fatti su altre basi.
Io direi di contattare un legale per vedere se ci sono gli estremi per una azione di risarcimento danni. Se un cittadino si rivolge ad un ufficio chiedendo di regolarizzare la sua posizione e l'ufficio gli sbaglia la pratica, credo che la colpa sia dell'ufficio. Quindi, dal momento della regolarizzazione in poi penso che il cittadino debba ritenersi "a posto", e le ulteriori conseguenze negative che dovesse subire il cittadino per errori dell'ufficio dovrebbero ricadere sull'ufficio stesso.Spero il discorso sia chiaro!