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Consulente informatico: compatibilità partita IVA e lavoro dipendente
Buongiorno a tutti,
questo è il mio primo post in questo forum, per cui ringrazio anticipatamente chiunque vorrà fornirmi indicazioni su alcuni dubbi in merito all'apertura e gestione di partita IVA.Questa la sitauzione:
Sono un ingegnere iscritto all'ordine, lavoro per una società di informatica. Non ho mai aperto partita IVA in quanto sono assunto come dipendente (impiegato 40 ore settimanali).
Un imprenditore che conosco mi ha chiesto di dargli una mano in un progetto lavorando un pò la sera e il sabato, ma siccome vogliamo fare tutto in regola è necessario che apra partita IVA.Ed ecco i dubbi:
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E' possibile aprire partita IVA e restare contemporaneamente assunto come dipendente ? L'imprenditore è un mio conoscente privato che non ha nessun rapporto con l'azienda in cui lavoro. Inoltre nel mio contratto di assunzione non ci sono espliciti vincoli sull'attività parallela (a dire il vero il mio contratto è di 1 pagina, ci sono scritte le principali condizioni economiche e poi alla fine "per tutto il resto si fa riferimento al CCNL metalmeccanico").
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Con la partita IVA che apro potrei anche rivendere hardware/software ?
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Nelle fatture che emetto possono esserci solo ore lavorative relative alla mia prestazione personale o possono anche comparire descrizioni di attività svolte di terzi ?
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La partita IVA sarà associata solo al mio nome e cognome o posso dare anche un "nome" alla ditta ?
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Sarò poi obbligato a versare i contributi anche all'INARCASSA ?
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Dal momento in cui decido "OK", quanto tempo passa per avere il numero di partita IVA ?
Mi scuso se per alcuni di voi questi dubbi saranno banali.
So che la cosa migliore è rivolgermi ad un commercialista, ma se intanto riuscite a darmi qualche indicazione per chiarirmi le idee ve ne sarei grato.Ciao a tutti
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- Se il contratto non lo vieta è possibile.
- No. Verrari inquadrato come libero professionista, quindi non è possibile
- Solo ore lavorative
- Nome e cognome
- puoi anche iscriverti alla gestione separata Inps e versare il 17%
- L'attribuzione del numero di partita iva è gratuita e immediata
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Ho avuto modo di approfondire la questione grazie ad una chiacchierata con un commercialista, sono emersi alcuni elementi interessanti:
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OK
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Mi è stato illustrato il concetto di "attività prevalente", che provo brevemente a riassumere sperando di non commettere imprecisioni.
Nel momento si apre la partita IVA è necessario indicare un "codice attività", che nel mio caso sarebbe quello di "consulente informatico" (o roba del genere).
Questo però non vuol dire che il 100% del mio fatturato dovrà presentare la descrizione "prestazione di consulenza informatica", ma entro un certo limite (10-15% del fatturato) è possibile anche la fornitura di hardware/software, cioè materiale connesso all'attività. (Naturalmente non posso mettermi a vendere peperoni o zucchine).Nel caso specifico, se il mio cliente ha bisogno di un PC, posso andare da un fornitore, acquistarlo con la mia partita IVA e rivenderlo al mio cliente, emettendo regolare fattura.
L'unico vincolo è che il totale di queste vendite non superi il 10-15% del fatturato annuo. Se infatti a fine anno avessi venduto solo PC, avrei "snaturato" quello che è il mio codice attività, non starei più facendo il consulente ma il rivenditore.-
Il discorso delle ore lavorative è vero. Con la mia partita IVA da libero professionista non posso fatturare ore lavorative relative a prestazioni effettuate da altre persone.
C'è però un escamotage.
Se il cliente mi commissiona lo sviluppo di un software, io posso consegnargli il software finito ed emettere fattura per "attività di sviluppo software" (anche se poi in realtà lo sviluppo l'ho fatto eseguire da una persona terza con la quale ho un rapporto di collaborazione professionale).
I costi sostenuti per pagare il programmatore sarebbero normali costi di gestione legati allo svolgimento della mia attività. -
OK.
Al massimo mi è stato detto che posso chiamarlo "Studio ing. Mario Rossi" ma comunque non posso dare un nome di fantasia alla ditta. -
OK, anche se in realtà la mia domanda aveva un obiettivo diverso.
Riformulo: visto che ho già i contributi all'INPS in quanto lavoratore dipendente, i soldi che guadagno con la partita IVA non potrei scegliere di mettermeli in tasca invece che versarli all'INARCASSA per una seconda pensione ?
Cmq dalle risposte che no ricevuto tempo di no... :bho: -
Questa è una gran bella notizia !
Ti ringrazio per la tempestiva risposta.
Ciao !
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- ok
- ok
- no. questo discorso vale solo per i commercianti