• User Newbie

    Residente estero, partita IVA italiana

    Sono un libero professionista (ambito web) che per motivi familiari deve prendere la residenza in un paese della comunità europea. Buona parte dell'anno comunque vivo e lavoro in Italia.

    Quel che vorrei sapere è se secondo voi è possibile rimanere libero professionista con partita iva italiana, ma residente estero.
    Da quel che ho potuto capire spulciando sul sito dell'Agenzia dell'entrate a me sembra di sì, ma il mio commercialista sostiene invece di no e mi consiglia la creazione di una s.a.r.l., con conseguenti maggiori oneri.

    Il 99% dei mie clienti è italiano, così come molti miei fornitori e dunque mi sembrerebbe assurdo prendere una "partita iva" estera.

    Qual'è la vostra opinione?

    Grazie.


  • Super User

    Premesso che la cosa va studiata conoscendo tutti gli aspetti particolari, in linea generale se risiedi per più di 183 giorni all'anno in Italia, dovrai dichiarare i tuoi redditi in Italia con partita iva italiana per cui non farei modifiche alla tua situazione attuale, per il solo fatto che passi una parte dell'anno all'estero.

    Fabrizio


  • User Newbie

    Grazie per la risposta,

    ero a conoscenza del fatto dei 183 giorni, ma io DEBBO prendere la residenza in Francia (per assistenza sanitaria ed altri aspetti legati alla mia situazione familiare).
    Da cui il problema oggetto della mia domanda.

    Saluti