• Moderatore

    Regime minimi, inps e codici attività.

    Ciao a tutti, ho fatto diverse ricerche ma non ho trovato risposte per la mia "condizione" (vista anche la mia ignoranza in materia).

    Premetto che il mio commercialista chiama la mia come una delle "nuove professioni" per le quali non è chiaro come muoversi.

    Vorrei quindi chiarirgli io la faccenda dato che è oramai un po' di tempo che attendo l'apertura della Partita Iva.

    Io sono webmaster, SEO, consulente web, consulente web marketing e programmatore (anche se i software che sviluppo adesso sono unicamente rivolti al web). In alcuni miei siti venderò anche spazi pubblicitari (che si possono tranquillamente tramutare, visto il campo, come dicitura di "attività web marketing").

    Detto questo: il mio commercialista mi ha proposto di aprire con il codice 74.10.21 (web designer) perchè è quello ch eha trovato più consono.
    Parlando con la gentilissima Nimue del Lago del nostro forum mi ha invece indicato altri codici 62.01.00, 63.12.00 e 73.11.02 che possono fare al caso mio e mi ha detto sono "cumulabili".

    Prima domanda: ho costi aggiuntivi e vi son differenze oppure è solo per "ampliare l'attività"?

    Da quel che sapevo come leggenda popolare, io, essendo già lavoratore dipendente a tempo pieno per un'azienda, non dovrei pagare l'INPS ed essere soggetto quindi al solo 20% di ritenuta.

    Il mio commercialista invece mi ha parlato di un ulteriore 17% registrandomi come professionista alla Camera di Commercio.
    E' realistico? Mi avevano detto che era sufficiente quello che pagavo come dipendente.

    Altra cosa che mi ha detto è che devo far fattura ma scorporare la ritenuta di acconto che mi pagheranno a parte i destinatari del lavoro. E' obbligatorio questo iter? Mi sembra una scocciatura per chi riceve fattura.

    Scusate le lunghezza e spero che qualcuno riesca a delucidarmi che lunedì dovrei aprire la PI e vorrei che il mio commercialista non mi facesse casini 😉

    :ciauz:


  • Bannato User

    Domanda 1)

    I codici sono cumulabili. Li considero anche io pù attinenti alla attività da svolgere.

    Domanda 2)

    E' corretta l'impostazione della iscrizione alla Gestione Separata. Quindi oltre alla contribuzione da dipendente di pagherà i 17% su quella professionale

    Domanda 3)

    Non è una scocciatura per i clienti. E la norma che la impone. In pratica si paga anticipatamente una quota delle imposte che saranno conguagliate in UNICO.


  • Moderatore

    E' tutto corretto, solo che non verresti iscritto alla CCIAA perché da quel che ho capito saresti inquadrato come lavoratore autonomo.


  • Moderatore

    Grazie delle risposte.

    Quindi per ricapitolare mi devo far inquadrare nei codici 62.01.00, 63.12.00, 73.11.02 e 74.10.21 che tanto la spesa è sempre quella e così rendo noto che svolgo più attività.

    Non ho bisogno dell'iscrizione alla CCIAA quindi non artigiano ma lavoratore autonomo.

    All'INPS, nonostante sia già dipendente full time in un'altra azienda devo versare il 17% dei miei ricavi sottraendo le spese d'azienda.

    Come sostituzione iva devo versare un 20% di ricavi - spese, meno quelli già versati dai miei clienti ai quali ho applicato la "ritenuta".

    Quindi rispetto alla prestazione occasionale guadagno che posso arrivare a 30000 euro invece di 5000, posso fare più di 30 gg, quella che rilascio è una fattura vera e propria nonostante devano loro versarmi l'imposta.
    Quello che perdo è invece il 17% di INPS che vado a versare.

    E' corretto?


  • User Attivo

    Se fatturi < di 30.000€ all'anno puoi aprire partita iva come contribuente minimo, e fatturare senza iva.


  • User Attivo

    Mi sembra che Criss abbia già idea di aderire ai minimi (sezione, titolo e post vari fanno capire questo).
    Leggendo varie discussioni nel forum a proposito delle attività legate all'informatica, mi sembra di capire che queste (tipo webmaster, web-designer, ecc...) potrebbero esercitarsi sia come professionista che come imprenditore (molti si iscrivono all'albo artigiani).
    Ho avuto modo di verificare, anche, che per queste attività sono previste due tipologie di studi di settore: per imprese (UG66U) e per professionisti (TK27U).

    Se vengono svolte come professionista, come giustamente già indicato da altri, non ci si iscrive alla camera di commercio e, ai fini previdenziali, si versa in ogni caso alla gestione separata (con aliquota ridotta, se già lavoratore iscritto ad altra cassa).

    Se, invece, le si esercita come impresa ci si iscrive: 1) all'albo artigiani, oppure, 2) al registro imprese (se ad esempio si è dependenti a tempo pieno).
    Nel primo caso si verseranno i contributi alla gestione artigiani, nel secondo caso non si verserà alcun contributo (neanche alla gestione separata).
    Con un buon risparmio.

    Mentre la vendita di spazi pubblicitari ritengo non la si possa fare come professionisti (indi, per cui.....).
    Riflettiamoci.:ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    @Criss said:

    Detto questo: il mio commercialista mi ha proposto di aprire con il codice 74.10.21 (web designer) perchè è quello ch eha trovato più consono.
    Parlando con la gentilissima Nimue del Lago del nostro forum mi ha invece indicato altri codici 62.01.00, 63.12.00 e 73.11.02 che possono fare al caso mio e mi ha detto sono "cumulabili".

    Ciao Criss. 🙂

    Volevo solo chiarire che ti ho indicato questi codici ateco perché sono alcuni dei codici più diffusi nel mondo webmaster, ma non necessariamente vanno aperti tutti; alcuni non sono nemmeno adatti ad un inquadramento come libero professionista ma più consoni ad una ditta individuale, come anche chiariva serdep.

    Io non so bene che attività tu intenda svolgere e in quale misura un'attività inciderà più di un'altra. Per questo ti avevo consigliato di ragionarci sù con il tuo commercialista, avendo anche altri codici sotto mano. 😉

    Quanto all'attività di pubblicità (adsense, spazi pubblicitari, ...) io non riesco a vederla come attività artigiana; idem per i portali pubblicitari. Sbaglio io? :mmm:


  • Moderatore

    L'attività pubblicitaria (banner, ecc.) è commerciale infatti 🙂


  • Moderatore

    Ciao a tutti, son contento che questa discussione continui arricchita di nuovi spunti perchè può essere utile anche ad altri poi.

    In dettaglio vi illustrò le mie attività (per i codici).
    Io sono dipendente full time in una ditta come webmaster e SEO.
    Di contro ho un'attività parallela che sta crescendo e che voglio quindi regolarizzare.

    La mia attività è di consulenza informatica in generale (rivolta però soprattutto verso il web), nonchè webmarketing e webmastering.
    In più possiedo diversi siti sui quali posso vendere spazi pubblicitari.
    La consulenza sta nel posizionare i siti sui motori di ricerca (per chi non sapesse cosa fa il SEO, anche se penso che qua bene o male tutti ne abbiano un'idea), lavorando direttamente o indirettamente sui siti dei clienti.
    Creo anche siti web da zero curando dalla grafica al marketing passando per il posizionamento e la programmazione.
    Il vendere gli spazi può essere benissimo inglobato in un'attività di webmarketing, perchè in fondo lo faccio per la visibilità.

    Sperando di aver chiarito il lavoro che faccio passo ora alle considerazioni del caso.
    I codici consigliati da Nimue van bene tutti, perchè rientro in tutte le attività.
    Visto che la vendità la si può "nascondere" come attività di webmarketing, con il commercialista pensavamo ad un regime dei minimi come professionista, versando all'INPS l'aliquota ridotta essendo già dipendente full time.

    Voi cosa dite? Il ragionamento è giusto?
    Per ogni cosa che non è chiara riguardo la mia attività chiedete pure.

    Grazie
    Criss


  • Moderatore

    Ciao a tutti, scusate se questa è una sorta di UP del messaggio ma entro due giorni devo aprire la fatidica posizione.

    Volevo solo chiedere a qualche esperto se le congetture fatte sono esatte e posso passare la palla al mio commercialista.

    Grazie
    :sun: