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    art 594 cp

    Vi scrivo per esporre il mio caso e chiedere a tal proposito un consiglio.
    Durante il primo semestre del 2007 una tirocinante si è presentata nell'azienda dove lavoro. Questa persona senza nessuna mia autorizzazione e senza che vi fosse alcuna ragione lavorativa ha preso il mio numero di telefono dalla rubrica aziendale e per alcuni mesi ha continuato a telefonarmi. Educatamente, come imposto anche dalla mia figura professionale, ho cercato di far comprendere che le telefonate e le sue attenzioni non erano ben accette da parte mia. Nel giugno 2007, all'ennesima telefonata ho fatto rispondere alla mia attuale moglie la quale, una volta presentatasi, è stata investita da insulti rivolti alla sua e alla mia persona. Preciso che ho assistito alla telefonata in quanto era in vivavoce. Ormai esausto per la situazione e accecato dalla rabbia le ho risposto tramite sms che non doveva più permettersi di insultare le persone, in particolare mia moglie, e che mi faceva pena in quanto la consideravo una persona con grossi problemi psicologici. Non ho più saputo nulla di questa donna sino a quando sono stato convocato dai carabinieri che mi informavano di una denucia a mio carico in base all'art 594 cp avendo lei riferito solamente l'ultima parte del sms. Sottolineo che i carabinieri hanno eseguito quello che io considero un'interrogatorio in assenza del mio avvocato difensore nonostante io avessi chiesto se vi fosse la necessità della sua pesenza, difatti non ho firmato la dichiarazione "spontanea" ma dal verbale si evince che era tutto un domanda-risposta. Ora mi ritrovo convocato dal giudice di pace per la prima udienza.
    Vi chiedo:

    1. a chi spetta l'onere della prova? Sono io che devo dimostrare che ho inviato gli sms dopo la sua telefonata o lei deve solo dimostrare di aver ricevuto il sms?
    2. Mia moglie può testimoniare?
    3. Si puà considerare ingiuria una frase estrapolata dal suo contesto?
    4. Rientro nel art 599 cp?
    5. nel caso io vinca (evenienza scontata se la legge è realmente corretta) la causa, chi deve pagare il mio avvocato e le spese processuali? Posso poi citarla per calunnia?

    Grazie