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Recupero spettanze ex dipendente
Gentile Avvocato, avrei bisogno di una consulenza:
alcuni mesi fa mi sono dimessa dal mio precedente lavoro
e ad oggi il titolare non mi ancora versato gli ultimi
2 stipendi e il tfr.
Mi sono decisa ad inviargli una lettera di sollecito
e mi ha risposto con un email dicendo che il pagamento
lo farà tramite assegno da consegnare a mano contro
la mia firma sulla busta paga.
Io però non sono più in zona perchè mi sono trasferita
(e lui lo sa) e abito a centinaia di km, e poi con
gli altri ha fatto sempre il bonifico senza problemi.
Temo che sia un modo per prendere tempo e non pagare.
Io posso dirgli di mandarmi gli assegni con raccomandata
a casa o fare il bonifico e che la sua prova che mi ha
pagato è data dalla banca indipendentemente dalla mia
firma sulla busta? Grazie
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Io Le consiglio di scrivere ancora al suo datore di lavoro, deducendo la pretestuosità del pagamento tramite assegno da consegnare a mani.
In realtà la legge prevede che le obbligazioni pecuniarie debbano essere soddisfatte tramite denaro contante, questo è l'unico modo che si è legittimati a pretendere, e per lei questo non sposterebbe il problema.
Dovrebbe forzare un po' la mano con il suo datore di lavoro, facendogli presente che si rivolgerà ad un legale per il recupero coatto nel caso in cui non le ordine un bonifico. Provi in questo modo.
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Avvocato, La ringrazio per la gentile risposta. Vorrei chiederle anche un chiarimento riguardo lo strumento del decreto ingiuntivo: il mio credito è superiore ai 2.500 Euro, dovrei rivolgermi al giudice di pace o al tribunale? Inoltre la ditta dove lavoravo è in una provincia diversa dalla mia residenza, per l'emissione posso rivolgermi al tribunale della mia provincia? Quanto tempo è necessario perchè il decreto venga emesso e notificato al debitore?
La ringrazio nuovamente in anticipo.