• User Newbie

    Recesso socio snc (tempo determinato)

    Buongiorno.. Sono socio di una s.n.c. costitutita da due soci in amministrazione disgiunta per l'ordinaria amministrazione e congiunta per la straordinaria. Le quote sono stabilite in 50% ciascuno e utili compresi.

    Avendo la società durata fino al 2050, ed essendo quindi "a tempo DETERMINATO" se volessi uscirne e recedere in disaccordo col mio socio cosa dovrei fare?
    Ho letto che se fosse a tempo INDETERMINATO basterebbe una raccomandata 3 mesi prima, ma in questo caso in cui il tempo è DETERMINATO? Premetto che non intenterei mai recesso per "giusta causa" perchè col mio socio non ci sono mai stati problemi e non potrei assolutamente dimostrare il verificarsi di GIUSTA CAUSA al mio recesso... Grazie molte.

    Quale è l'unica possibilità per uscirne se il mio socio è di parere avverso (non mi lascia uscire) ?

    Avendo durata al 2050, la legge dice che è a TEMPO DETERMINATO. Perciò che principi si applicano se uno vuole recedere??


  • User

    La materia è regolata dall'art.2285 c.c.

    La norma in questione stabilisce che in caso di snc a tempo determinato il recesso può avvenire per giusta causa oppure nelle altre ipotesi previste dal contratto sociale.

    Appurato che non sussiste né una giusta causa né una previsione favorevole del contratto sociale, l'unico modo per recedere dalla società è quello di trovare un accordo bonario con l'altro socio. Si può trattare, per esempio, sulla somma da liquidare come corrispettivo delle quote sociali.

    Si potrebbe, altresì, argomentare che la scadenza del 2050 è così distante da consistere, nella sostanza, ad una snc a tempo indeterminato. In questo caso, però, occorre valutare alcuni fattori quali la data di costituzione delle società e l'età del socio che intende recedere.


  • User Newbie

    Gentilissimo moderatore, spero lei possa darmi qualche consiglio su una situazione che a me e la mia famiglia non ci sta facendo dormire la notte. Mio padre è socio di una SRL (25% socio di minoranza costituitasi circa 20 anni fa) insieme ad altri 3 soci facenti parte della stessa famiglia. Fino a poco fa tutto più o meno è filato liscio; da quando infatti mio padre è andato in pensione invece le cose sono radicalmente cambiate. Lui era amministratore della società, adesso è semplicemente socio, ed io lavoro al suo posto e sono uno dei consiglieri. In pochi mesi la situazione è diventata insostenibile con abusi di potere che stanno compromettendo non solo gli interessi di mio padre (in quanto socio) ma anche la mia salute , impossibilitato a lavorare in un clima tale da escludermi anche per alcune decisioni importanti (es. ed è solo l?ultima, hanno stabilito i restanti soci un nuovo organigramma esplicativo di funzioni senza coinvolgermi nella decisione; oltretutto non solo io non sono presente all?interno di questo foglio , in uno dei vertici è presente un loro familiare che non risulta avere nessun contratto con la società?.incredibile?.e se arrivasse l?ispettorato del lavoro? Tra l?altro questo organigramma e? esposto in bacheca visibile a tutti) . Sono sicuro che ci sarebbero i presupposti per poter avvalersi del diritto di recesso come previsto dalla legge ma so anche che ciò sarebbe per la nostra famiglia un?esperienza traumatica.
    Pertanto, proprio in riferimento all?argomento di questo forum vi chiedo: mio padre costituì la società del 1990 e ha una durata fino al 2050. A quella data lui avrà 108 anni. Per logica sembra si possono configurare i requisiti per cui questa srl dal punto di vista suo si configuri a tempo indeterminato favorendone il recesso in qualsiasi momento. Sarebbe la cosa attraverso la quale ci farebbe liberare di questa quota senza scatenare una guerra con loro visto che non abbiamo le forze emotive soprattutto di affrontarla.
    Se cosi? fosse vi chiedo gentilmente di supportarmi indicandomi eventuali sentenze o disposizioni legislative con cui avere certezza di quanto detto.

    Grazie tante per tutto quanto possiate fare.


  • User

    yommiyommi,
    qualora ti riferisci a me, mi dispiace ma non un "moderatore".