• User

    Oneri accessori

    Da anni ho la mia prima ed unica casa data in affitto tramite un'agenzia con regolare contratto.
    Ho cambiato praticamente un inquilino all'anno e quindi ogni anno faccio un nuovo contratto che regolarmente l'agenzia provvede a registrare.
    Denuncio regolarmente al fisco l'importo indicato sul contratto.
    I miei dubbi riguardano gli aspetti di seguito elencati.
    1 - la durata del contratto è di 2 anni (è regolare?)
    2 - nel contratto non si fa menzione degli oneri accessori, e solo in un punto viene detto che le spese condominiali sono a carico del conduttore, ma senza riportare alcuna cifra.
    3 - Contratto a parte è stata fatta una scrittura privata (non registrata) in cui vi è la cifra totale annuale che effettivamente mi viene pagata composta da tre voci: a) Canone annuo (quello riportato sul contratto registrato); b) Canone annuo arredo + spese condominio; c) Pulizia scale

    Tutto ciò è stato fatto dall'agenzia immobiliare. La cifra al punto b) non è supportata da nessun documento condominiale e, se teniamo conto solo delle spese condominiali ordinarie, la cifra del punto b) è almeno doppia rispetto a quanto realmente pago all'amministratore per tali spese.

    FINISCO:
    Siccome il contratto è in scadenza e dovrò riaffittare l'appartamento e desidero fare tutto assolutamente in regola, Le chiedo se il contratto predispostomi dall'agenzia può lasciarmi tranquillo (dal punto di vista dei controlli fiscali) o se debba provvedere a cambiarlo.

    Distinti Saluti e grazie mille.

    Wil 🙂


  • User

    La durata minima del contratto è 4 anni se si tratta di immobile urbano ad uso abitativo. Diverse durate sono stabilite se si tratta di attività commerciali od alberghiere.

    Riguardo gli oneri accessori bisognerebbe leggere di preciso cosa vi è scritto nel contratto.

    Bisogna, infine, vedere che data porta la scrittura privata non registrata.

    Personalmente sconsiglio di affidarsi ai contratti pre-stampati che propinano le agenzia immobiliari o i patronati in quanto spesso contengono clausole oramai non più valide e non consentono un'effettiva tutela delle parti.

    Più che degli aspetti fiscali, stante questa situazione di fatto, mi preoccuperei di cosa potrebbe accadere in un eventuale giudizio per sfrattare l'inquilino.

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