• User Attivo

    Offeso da un controllore del treno

    Ieri ho avuto uno spiacevole episodio che mi ha lasciato turbato.
    Viaggiavo a bordo di un treno regionale per una breve tratta con regolare biglietto. Non essendo un abituale viaggiatore ho avuto difficoltà a convalidarlo perchè era diverso dai soliti bigliettoni Trenitalia che ho sempre utilizzato. Mettendolo nella macchinetta non lo convalidava poichè troppo piccolo, il treno era in partenza e sono salito senza farlo.

    Dopo 15 minuti arriva il controllore al quale non avevo preventivamente detto del biglietto non convalidato (mi sono distratto leggendo il giornale). Ha voluto farmi la multa di 50 euro, ignorando la mia spiegazione. Fin qui tutto ok, ero in torto.

    Non mi è andato giù che alla mia richiesta di essere più malleabile per una dimenticanza mi ha testualmente detto "no, il biglietto vale 2 mesi, lei è un disonesto". Mi sono sentito umiliato davanti a tutti gli altri viaggiatori che mi guardavano, ma lui ha continuato a dirmi che ero un disonesto, come se ci avessi provato di proposito.
    Non ho assolutamente risposto, gli ho solo detto che non era la parola giusta da utilizzare. Per un biglietto da 1,90 euro e per una mia dimenticanza credo non avesse alcun diritto di offendermi.

    Non ha voluto darmi le sue credenziali dicendo che non era tenuto a farlo e mi ha fatto il verbale che non ho firmato.

    Sono un ragazzo che osserva le regole sempre e mi sento decisamente offeso e umiliato per quanto successo. Se si fosse limitato al verbale lo avrei al massimo definito troppo fiscale, ma quelle parole suonano come una beffa per la mia integrità morale.

    Posso fare qualcosa?


  • User Attivo

    Non ti fornisco un parere legale, ma ti posso dire forse perché ha usato la parola "disonesto". Viaggio spesso sui treni e ne ho sentite di tutti i colori per giustificare biglietti non convalidati o persone senza biglietto e credo che semplicemente il controllore non ti abbia creduto che anzi credeva che tu mentissi e quindi ti ha visto come un "disonesto", nel tuo caso ha agito in malafede, ma credo che nel 98-99% ci avrebbe azzeccato.
    Il discorso di essere fiscale o meno non sussiste, se uno non ha il biglietto va semplicemente multato indipendentemente dalla scusa o motivazione che uno ha. Prima di tutto perché per far viaggiare un treno costa, poi perché non sarebbe corretto per chi il biglietto l'ha fatto.

    Nel tuo caso avresti semplicemente dovuto appena salito in treno recarti subito dal capotreno e fartelo convalidare da lui.