• User Newbie

    Buongiorno, sono una nuova iscritta.
    Sto per aprire la partita IVA come ingegnere libero professionista e godo del regime agevolato perché in possesso di tutti i requisiti necessari. Mi sono rivolta ad una commercialista, ma ci tengo a capici qualcosa in più.
    Sottopongo alcuni dubbi:

    1. QUALUNQUE professionista mi faccia una fattura deve fare la ritenuta d'acconto ? Ad esempio, se vado dal dentista, quando mi faccio rilasciare la fattura gli devo dire che sono un professionista anch'io, e quindi fargli mettere in fattura la ritenuta d'acconto ? Insomma, la ritenuta si fa ogni qual volta c'è emissione di fattura FRA PROFESSIONISTI con partita IVA ?
    2. cos'è e come si calcola il VOLUME D'AFFARI ?
    3. nel regime agevolato, il contributo soggettivo e il contributo integrativo MINIMI degli oneri previdenziali (INARCASSA, nel mio caso) sono ENTRAMBI ridotti ad un terzo ? Quindi io pago un fisso di previdenza, per i primi tre anni ?
    4. le detrazioni ai fini della dichiarazione dei redditi e quelle per il pagamento dell'IVA sono due cose diverse ? Ad esempio, la fattura dell'oculista o del dentista che importanza hanno, ai fini della deducibilità ?

    Grazie in anticipo per le risposte !

    Lisa (Bologna)


  • User Newbie

    Buonasera, sono sempre Lisa ?
    Qualcuno sa rispondere ai miei quesiti ?
    Grazie e buona Pasqua.

          Lisa

  • User Attivo

    Ciao lisa e Benvenuta nel Forum GT

    Questi argomenti sono già stati trattati, se fai una ricerca nel forum trovi la risposta ai tuoi quesiti.

    Comunque, per rispondere alla tua prima domanda, la ritenuta d'acconto la devi fare quando emetti una fattura ad un cliente con partita iva,
    viceversa quando la ricevi, la ritenuta d'acconto deve essere fatta, solo se la prestazione è afferente la tua attività professionale.

    Fausand


  • User Newbie

    Grazie, sto cercando di districarmi nei meandri del fisco e di capirci qualcosa...
    Un'altra informazione: siccome utilizzo una macchina intestata a mio padre, la commercialista dice che posso fare un contratto di comodato d'uso gratuito per giustificare la deduzione delle relative spese (carburante, manutenzione), una scrittura privata che non necessita nemmeno di registrazione. La cosa non mi convince molto.... Come stanno le cose ESATTAMENTE ?

    Grazie ancora,

       Lisa

  • User Attivo

    Ciao lisa,

    ti rinvio a questa discussione sul [url=http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/30178-automobile-comodato-duso-gratuito.html]comodato d'uso


  • User Newbie

    Salve volevo fare una domanda in merito sempre al comodato d'uso...spero non sia già stata data risposta al quesito che ora sto per porre.
    Sono entrata anche io nel regime agevolato della partita IVA...siccome ho un auto intestata a me da prima dell'apertura della partita IVA mi chiedevo se era necessario fare lo stesso procedimento di comodato d'uso per scaricarne le spese o posso tranquillamente, dato che è mia, farlo a priori.


  • User Newbie

    @i2m4y said:

    "L'ammortamento sarà poi generalmente deducibile (visto l'importo che hai scritto) alla metà dal reddito fiscale" ... cosa vuol dire?

    Che se l'ammortamento è di 100 il costo che ti è concesso dedurre è di 50... per valore dell'auto così basso. Se infatti il valore superasse i 18.075,99 euro lo dovresti rapportare a tale valore massimo.

    Cmq Vediamo se ho capito:

    diciamo che il costo dell'auto + Impianto a Gas sia di ? 5500 e che durante l'anno io spenda ? 1000 di benzina/gas, ?2000 di assicurazione+bollo.

    Diciamo anche che alla fine dell'anno io abbia fatturato ?. 29000+Iva

    Quindi:

    da ? 29000 tolgo (in questo caso quindi potrei dire "deduco") il 50% di ?. 3000 (bollo+assic.) [OK]
    Deduco anche il 10% (primo anno) di ? 5500 al 50%

    TOT. 29000-1500-275= ? 27.225 ... è su questo che pago il 10% di imposta sostitutiva ed il 18% di INPS???

    SI

    (ovviamente ci sono altre spese che qui non ho considerato, come acquisto apparecchiature, ecc ... a proposito: il commercialista rientra tra queste spese???)

    SI

    In quali casi posso beneficiare di una parziale deduzione delle spese di casa (bolletta telefonica, ecc.)?

    Quando è dimostrabile l'inerenza alla tua attività il loro utilizzo e, possibilmente, le bollette sono comunque intestate a te.

    ULTIMISSIMA DOMANDA questa l'ho già vista sul forum ma ora, visto che la cosa potrebbe riguardarmi personalmente, mi preme saperlo:

    Quanto potrebbe chiedermi mediamente un commercialista durante l'anno (considerando che vivo in provincia di Milano e che la mia contabilità sarà relativamente semplice)?

    Regime agevolato nuove iniziative, tutte le dichiarazioni.... direi da 800-900 a 1600-1700... dipende molto da chi vai e che qualità ti da anche consulenziale.

    Grazie per la disponibilità
    Luca[/quote]

    io sapevo che i contributi inps possono essere versati con il minimo di 2300?
    e non sono il 18 % del fatturato, e per chi ha meno di 32 anni sversano 1300? di contributi.


  • User Newbie

    Salve, sono un praticante avvocato in regime fiscale agevolato (sotto i 30.000 con 20% ritenuta d?acconto e senza IVA), incapace di esprimermi in termini fiscali tecnici e con alcune curiosità che non sono riuscito a risolvere.
    Sarei grato a qualche anima pia se volesse chiarificarmi alcuni punti del regime:

    1. posso ?scaricare? le spese ?scaricabili? per pagare meno tasse anche se faccio parte del regime agevolato?
      (penso che questa sia la domanda numero 2 sopra, e spero in un uguale risposta...ma non sono convinto che si applichi anche al mio caso perché io cmq non dovrei essere soggetto a studi di settore)

    (che so: oggi guadagno ad es. 25.000 e pago 5.000 di tasse (20%) ma se scarico il 50% del costo dell?affitto dell?appartamento uso promiscuo (ad esempio 10.000) dovrei pagare 25.000 - 10.000 = 20% di 15.000 = 3.000)

    1. se si alla precedente, esattamente cosa posso scaricare? (e quindi di cosa mi devo conservare gli scontrini? casa? assicurazione moto? pasto pranzo? eventuali soggiorni fuori città per cercare potenziali clienti?...)

    Inoltre mi sembra di aver capito leggendo altrove che comunque non si possono avere spese strumentali anche al 50% per più di 15.000 nel triennio)

    Ringrazio molto per l'aiuto che spero mi darete


  • User Newbie

    salve, sono nuovo di questo sito e spero vivamente di poter partecipare attivamente alle vostre discussioni.
    sono un giovane medico in procinto di aprire una partita iva e non posso cominciare il mio percorso di iniziazione senza sommergervi di domande.
    con la speranza di poter presto ricambiare il favore:

    1. eseguendo prestazioni di diagnosi e cura (esenti da iva), scrivo un eresia se credo che il regime agevolato a me più congeniale sia quello delle nuove iniziative (10% di imposta sostitutiva anzichè 20% dei minimi)?

    2. le nuove iniziative non mi esonerano dall'irap, ma non avendo alcun dipendente devo pagarle l'irap comunque? e se utilizzassi una stanza di casa come studio e/o ricevessi fatture come prestazioni di consulenza, dovrei pagarlo?

    3. posso detrarre gli interessi del mutuo o come credo possono essere detratti solo dall'irpef e non dall'imposta sostitutiva?

    4. con quali percentuali posso considerare come costi le spese promiscue tipo auto, carburante, telefono, ecc.? e quali altre spese posso considerare come costi?

    5. se compro un auto intestata ad altri, posso considerarla come costo?

    6. come agevolarmi di una compagna nullatenente che prenderei fiscalmente a mio carico?

    7. se apro la partita iva ad aprile, il tetto per l'anno solare rimane di 30987 euro?

    8. come posso considerare i costi di una stanza di casa utilizzata come studio (metri quadrati, elettricità..)?

    Chiedo subito perdono per la mole di domande esposte, ma.. sapete.. più mescolo e più salgono detriti!

    confidando nella vostra disponibilità e misericordia..
    grazie ancora


  • Super User

    Inizio a darti qualche risposta, poi spero che altri colleghi mi diano il cambio!

    1. Proprio il fatto di essere esente da IVA, e quindi non potendo detrarre quella pagata sugli acquisti, rende più appetitoso il regime dei minimi (in cui limite principale è che l'IVA non si detrae: ma tu non la detrarresti comunque). Poi, per sapere quale dei due sia più conveniente bisogna fare calcoli ben più approfonditi, e in ogni caso l'aliquota è solo un elemento da considerare, non lasciarti fuorviare. Potrebbe perfino essere più conveniente il regime ordinario, chissà.

    2. Tema spinosissimo su cui non esistono certezze. Ti direi che a mio parere l'attuale prassi è di considerarti esonerato dall'IRAP, ma non esiste nessuna legge che lo stabilisca con sicurezza.

    3. Gli interessi del mutuo li detrai dall'IRPEF. Ecco un argomento per cui potresti preferire optare per il regime ordinario (vedi punto 1).

    4. Le percentuali cambiano a seconda del regime contabile. Per esempio, i costi legati all'automobile sono deducibile solitamente al 40%, ma nel regime dei minimi al 50%.

    4-bis) Sono costi tutte le spese inerenti l'attività, purchè documentate con fattura a tuo nome.