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India: depenalizzato il reato di omosessualità
Una notizia davvero significativa giunge dalla lontana India e rimbalza sulle pagine di quotidiani o sugli schermi delle tv.
Viene finalmente cancellato un articolo di legge (la "sezione 377") che assimilava i rapporti tra omosessuali adulti consenzienti ad altre forme di contatto fisico ritenuto "contro natura" e prevedeva come pena la carcerazione.
L'articolo stralciato dall'Alta Corte di Nuova Delhi era un retaggio dell'epoca del Colonialismo inglese - legge datata 1861 - mai abrogato, che in tanti avevano giudicato del tutto anacronistico, antistorico, razzista e odioso, ma anche potenzialmente controproducente nei riguardi delle campagne di sensibilizzazione portate avanti con fatica dalla politica e dalla società civile nei confronti della lotta all'HIV e all'AIDS.
Per il momento l'abrogazione è riconosciuta solo a livello locale, ma questo non sminuisce la portata della notizia, che resta epocale.
Che dire? Speriamo che questo sia solo l'inizio di un processo diffusivo di progresso culturale, morale e sociale; qualcosa di buono e di giusto che esorbiti dai confini del singolo paese e si diffonda presto ovunque, cancellando l'ignominia della condanna di una forma di amore che tra l'altro è ampiamente rappresentata nel mondo animale - dunque è naturale nel senso più profondo del termine.
