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Ricorso per equa riparazione e minore: necessario rivolgersi al giudice tutelare?
Ho una questione da sottoporvi, in particolare ai moderatori o a chi si è trovato nella situazione che sto per descrivere. Premesso che devo proporre un ricorso per equa riparazione per irragionevole durata di un processo civile, uno dei miei assistiti, oltre ad agire in proprio, agirebbe anche nella qualità di tutore del figlio, in quanto successore della defunta madre. Mi chiedo se in un caso del genere il padre del minore debba farsi previamente autorizzare dal giudice tutelare, o meno. Non ho trovato nulla in merito... Il riferimento normativo dovrebbe essere l'art. 320 c.c... Personalmente non credo (dopo aver letto qualche massima) che agire per il figlio al fine di ottenere un risarcimento, possa essere qualificata come atto di straordinaria amministrazione. Oltretutto, il ricorso non ha praticamente costi, e da esso il minore potrà ottenere un indennizzo più o meno corposo, ma certo; cioé... non c'è nessun rischio per il suo patrimonio, ma possono esservi solo vantaggi. Secondo voi la richiesta è necessaria, per proporre questo ricorso, o è una perdita di tempo che posso evitare al cliente? Che ne pensate? Certo è che nel dubbio non rischierò.
Grazie in anticipo a chi vorrà e potrà rispondermi.
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La norma è chiara: non rientrando negli atti previsti dall'art. 320 c.c. ritengo non sia necessaria l'autorizzazione...altrimenti sarebbe necessario chiedere l'autorizzazione anche quando la madre, in una separazione, chiede l'assegno di mantenimento per il figlio!
ciao