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WebDesigner: libero professionista o ditta individuale?
Buongiorno, sono un libero professionista iscritto all'albo degli ingegneri. Generalmente mi occupo di progettazione e consulenza nell'ambito di applicativi server presso aziende. Questa attività spesso sconfina nella realizzazione di siti internet (o piccoli portali) per le aziende mie clienti. Da quanto ho letto nelle varie discussioni, questo non dovrebbe essere un problema, nel senso che non dovrebbe generare incompatibilità con la libera professione (albo ingegneria informazione). Tuttavia vorrei capire dov'è il limite tra le due cose? Che cosa non posso fare come libero professionista?
Ad esempio: per fare un sito occorre acquistare un dominio ed intestarlo al cliente: compilare tutta una serie di moduli, farli firmare al cliente, configurare il dominio, la posta ecc. Poi alla fine si può sviluppare il sito secondo le esigenze del cliente e "installarlo" sullo spazio acquistato. Ora il sito è pronto. Domanda: come fatturo? Se la consulenza + progettazione + realizzazione del sito rappresentano la quasi totalità del "costo" del sito, come distinguo le spese sostenute per acquistare il dominio? Non rientrano tra le spese per conto terzi in quanto il fornitore fattura a me il costo del dominio; ma di fatto sono una spesa, a prescindere dal mio lavoro e quindi non è neppure corretto farle rientrare nell'onorario complessivo (soggeto al contributo integrativo del 2%). E poi, se mi viene chiesto di configurare delle caselle e-mail, posso far pagare un TOT a casella?
E qui si torna alla domanda iniziale: qual'è il limite tra libera professione e ditta individuale? Creare una casella e-mail e fatturarla al cliente va bene? La libera professione contempla la "vendita" di caselle e-mail - che di fatto si acquistano da un fornitore, si configurano e si fatturano al cliente?
Ringrazio anticipatamente chiunque riesca a rsolvere questo dubbio amletico
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Ciao,
identificare il limite non è semplice va valutato caso per caso in base al fatturato delle varie attività svolte.
L'attività di vendita se residuale, accessoria, minima per fatturato, come sembra nel tuo caso è ammessa.Fabrizio