- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- GT Fetish Cafè
- Non parlate più di crisi!!!!
-
Concordo in pieno con tutti.
Ritengo che ci sia un cortocircuito sociale. Mi spiego meglio. Quello che ora conta di più è lo status. Come ci ha insegnato Max Weber lo status è come gli altri ci vedono e non coincide con il ceto e il reddito.
Gran parte delle macchine di lusso oggi vengono acquistate con mutui e leasing. Tutti gli elettrodomestici possono essere comprati a rate. Che poi vengono comprati tramite carte di credito revolving. Tutto può essere acquistato con spese di pochi euro al mese, ma per molti mesi.Questo dà, al consumatore poco attento, di avere delle disponibilità liquide per spendere ancora. Il problema è che riteniamo di vivere ancora in una società di consumi che ci danno reale benessere e soddisfazione. I produttori di beni e servizi, con le loro strategie di mercato, mettono in competizione i consumatori sul livello di benessere e quindi di status.
Se arriva la crisi, e quindi diminuzione di reddito, chi è disposto realmente a stringere la cintura, a diminuire il suo livello di benessere e in defiitiva far vedere che è povero?
-
@Investor6 said:
la cintura, a diminuire il suo livello di benessere e in defiitiva far vedere che è povero?
Nessuno!!
-
@Investor6 said:
Se arriva la crisi, e quindi diminuzione di reddito, chi è disposto realmente a stringere la cintura, a diminuire il suo livello di benessere e in defiitiva far vedere che è povero?
Trovate che vada ostentata anche la povertà?
Non si può semplicemente viverla con una certa dignità? Io credo - e spesso vedo, col mio lavoro - che ci sono persone che si lamentano pur avendo cospicui redditi e persone che sono costrette a diverse rinunce e che lo fanno senza lamentarsene pubblicamente. Anzi spesso occorre diffidare maggiormente di chi grida troppo "al lupo al lupo".
Le persone solide non si lasciano incantare dall'immagine patinata della vita che pure sembra imporsi. Ed io credo che di persone così ce ne siano tante. Purtroppo molte altre sono più fragili e influenzabili.
-
Concordo con te, ma il senso della mia frase era di tipo sociologico.
La solidità patrimoniale e la prospettiva di futuri incrementi di reddito sono concetti che attengono a quello che Max Weber chiamava ceto sociale. Nel ceto sociale ci sono i poveri che non si lamentano e che tirano avanti la loro vita e famiglia con dignità, i poveri insoddisfatti della loro situazione e i ricchi insoddisfatti della loro situazione al pari dei poveri.
Il problema è che oltre al ceto sociale, noi ci curiamo anche dello status. Lo status è come gli alltri ci vedono, ci percepiscono e come attraverso i loro occhi noi ci osserviamo. Lo status è cosa diversa dal ceto.
In una società economica che basa la sua sopravvivenza sul consumo il fatto di non destinare parte del proprio redddito al consumo di prodotti e servizi non primari comporta una diminuzione di status e quindi l'emarginazione sociale. Non è che questa esclusione sia un male in sè, ma lo diventa se chi ci vive accanto pensa che sia meglio stare e fare affari su chi ha inalterata o addirittura migliorata la sua propensione marginale al consumo.
Secondo me non viene valorizzata socialmente la propensione marginale al risparmio. Questa ci dà la solidità e l'indipendenza, seppur relativa, alle vicende economiche.
Il tutto sta a dipendere dalla visione che abbiamo del nostro status.
Il "povero" potrebbe vivere in uno status migliore del "ricco". Tutto dipende dalla condizione psicologica dell'individuo e dalla sua percezione sociologica della società.
-
@Investor6 said:
Il "povero" potrebbe vivere in uno status migliore del "ricco". Tutto dipende dalla condizione psicologica dell'individuo e dalla sua percezione sociologica della società.che bella.
Questa è una delle frasi più belle che ho mai letto, ma è ancora più vera che bella.
Personalmente Io dello status me ne frego fin da piccolo.
-
Ma alla fine che significano povero e ricco?
Pensando solamente al proprio conto corrente e ricchezza in genere, penso che ci potrebbero essere persone che in un posto sembrano ricche e in un altro ben più povere, e lo stesso per i poveri che altrove potrebbero essere enormemente ricchi.
E poi con povero potremmo indicare un'intera classe di persone veramente ampia e molto diversa di loro.
Al che domando nuovamente: questi due termini infine che significano veramente?
-
E' vero, tutti vogliono sembrare più "ricchi" di quello che sono.
Bisogna apparire meglio degli altri.
Poi magari a casa non accendono neanche i riscaldamenti.
Però bisogna far vedere che si ha una super macchina,anzi più di una, perchè se fino a qualche anno fà c'erano al massimo due macchine in ogni famiglia, una per il capofamiglia e una più piccola, presa di seconda mano che utilizzavano moglie e figli, ora ci sono più auto che persone.
Per non parlare poi dei telefoni, quando arrivavano le bollette e sentivi che ad un amico o parente era arrivato 200 mila lire di bolletta, pensavi che erano folli.
Ma vi siete mai chiesti ora fra telefono fisso, ricariche telefoniche e internet quanto veniamo a pagare?
Poi ci lamentiamo che gli stipendi sono sempre gli stessi, che non aumentano, la verità è che siamo noi che vogliamo spendere più di quello che entra.
Sono cambiate le esigenze è vero, ma bisogna darsi una regolata, altrimenti.....
-
Beh, se da un lato la gente spende di più in certe cose a prescindere dall'inflazione, è anche vero che ormai i datori di lavoro ci stanno succhiando il sangue.
Una volta l'imprenditore si assumeva dei rischi per una sua idea, si faceva dare una mano da banche e stato e creava crescita facendo lavorare le persone, le quali mettevano a disposizione voglia di lavorare, tempo e dedizione in cambio dell'indipendenza economica.
Oggigiorno invece gli imprenditori non hanno più dipendenti (se non il numero necessario per essere indicate dallo stato come piccola azienda da aiutare), hanno uno stuolo di collaboratori che, al momento dei rischi, li trattano come loro pari e soci (addossando loro il 100% dei rischi) e, al momento degli utili, li trattano come estranei trattenendosi il 100% degli utili, con qualche spicciolo da dare poi a chi ha dato il sangue per la collaborazione.
Mi capita sempre più spesso vedere le aziende che ti propongono di metter su le proprie idee con la loro collaborazione. E che ne esce? Pretendono i diritti al 100% e gli utili sull'idea intorno al 70% se questa fattura, altrimenti niente.
-
Io ritengo che la crisi tante persone se la sono cercata...
C'è chi ha deciso di "far fare il loro lavoro all'estero" perchè costava meno, poi si sono ritrovati con idee copiate, mercato impazzito e chiudono le fabbriche qui in Italia per lasciarle aperte in Romania, Cina ecc...La gente ormai è Televisione-dipendente: compra questo lo paghi sono 29 euro al me, prendi questo ti cosa solo 40 uero al mese.... bhe somma di qua somma di là maxirata finale qui e di là e ti ritrovi con delle spese più alte...senza lasciare poi la mania delle firme italiane.... vestire pinco pallino o tizio sempronio...altrimenti sei uno qualunque... bhe meglio uno così che buttare via dei soldi per dell'abbigliamento fatto male, che dopo due lavaggi si rovina come quello senza marca... e poi dov'è sto amd ein Italy??? Io non lo so...
Per quanto riguarda il discorso imprenditori...non so, tanti se ne approfittano e chiedono soldi allo stato... io guardo "in casa mia" e vedo che per colpa degli studi di settore tante cose sono cambiate, se prima diciamo si stava benino o si sta quasi bene... ma il quasi è un eufemismo...
-
@misterwo said:
Per quanto riguarda il discorso imprenditori...non so, tanti se ne approfittano e chiedono soldi allo stato...
...E ai lavoratori, soprattutto. Non dimentichiamocelo.
'Sti imprenditorotti (dei miei stivali) italiani sono furbi, tutto sommato...
-
Che ci siano più esigenze di prima sarà vero? A volte mi lamento con i miei di questo e loro mi rispondono: pensi che a noi non sarebbe piaciuto and in vacanza ecc???
Non ci sono più necessità di prima ma solo meno spirito di sacrificio, il telefonino prima non c'era ma se oggi venisse cambiato solo quando si rompe e se venisse usato solo quando serve non manderebbe in rovina nessuno..
Le macchine costose le hanno tutti ma provate a guardarvi intorno e contate quante borse di louis vu... ci sono, borse anche da 800 euro su persone che ne guadagnano 1000, i nostri genitori avrebbero mai speso l'80% del loro stipendio per una borsa??? Io dico di no..
Ora per i no dei nostri genitori possiamo avere le firme in banca per la macchina e se rimaniamo senza soldi per una borsa abbiamo un piatto di pasta dalla mammina..
La vera crisi arriverà tra 20 anni, quando i figli di macchinoni e louis v... dovranno andare all'università e ci saranno da pagare tutti i debiti fatti per apparire più ricchi.
Il nostro paese tra 20 anni farà un passo indietro e potranno studiare solo i figli dei ricchi o di chi ha risparmiato..
Il mio motto è sempre stato: se compro una macchina più grossa gli altri penseranno che io sia più ricco ma in realtà avrò meno soldi in banca quindi meglio non cambiarla!!
Concludo dicendo che per me la serenità è non dover essere preoccupato se arriva una bolletta e per avere questa serenità sono disposto a rinunciare a macchinoni e vacanze..
-
Ciao Dalailama426,
sottoscrivo tutto quello che Tu ha scritto, non potevi spiegarti meglio.:)
-
Secondo me molte persone non vogliono rinunciare al loro tenore di vita anche se ciò comporta il doversi indebitare !!! :?:?
-
Ok ragazzi, avete ragione che ci sono molti che vivono di leasing, prestiti e mutui, ma rendiamoci conto che gli stipendi oramai sono inutili e che andare a vivere da soli oppure affrontare una separazione sono oramai lussi da ricchi, e dover rinunciare così all'indipendenza perchè gli imprenditori hanno creato un mercato in cui gli stipendi sono persino inferiori di 3-4 anni fa è
-
Qui nella Riviera di Ponente non mi sembra di vedere tanti turisti, forse a Levante.
-
@gianrudi said:
Qui nella Riviera di Ponente non mi sembra di vedere tanti turisti, forse a Levante.
ah perfetto, noi della riviera di levante pensiamo che siano tutti dalle tue parti Che sia ormai rinomata a livello nazionale la celebre ospitalità ligure?
-
Fino a quando il marketing che fa pressione sui non-bisogni e sui difetti della gente non sara
bandito e fuorilegge non potremo lamentarci che c'e
chi piange e poi va in vacanza, perchele vacanze sono un diritto che l'essere umano deve avere per far fronte alla vita frenetica dei giorni nostri (anche se tipo ho letto di crimini come persone che hanno avuto 5 giorni di ferie), il resto no, ma non e
colpa di chi compra 4 auto o 5 telefoni, la colpa edi non fa niente per far si
che questo non accada regolamentando un po` i modi in cui le compagnie possono fare marketing.
-
@campus90 said:
Che sia ormai rinomata a livello nazionale la celebre ospitalità ligure?
Decisamente rinomata, non c'è dubbio