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chiusura srl con il 50%
Buongiorno,
sono socia al 50% di una piccolissima srl. Con l'altro socio, che ha la stessa mia quota, non c'è più accordo su nulla. Per diversi motivi, non vorrei semplicemente uscire dalla società ma vorrei che questa fosse chiusa. E' possibile?
L'amministratore è d'accordo con me e disponibile a fare i passi necessari.
Aiuto!
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Qual'è la scadenza della società?
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ciao:-)
è il 2050....un po' troppo in là
mi hanno detto che se l'amm. si dimette, non essendoci accordo tra i 2 soci la società va in liquidazione. Ma non so:
-se è vero
-se è così semplice
-quanto ci vuole
-quanto ci costa...sai aiutarmi?
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E' un casino. E' una di quelle situazioni da "comma 22"...
L'assemblea dei soci, per deliberare, ha bisogno della maggioranza. Se siete in due, e non siete in accordo, nessuno dei due ha la maggioranza...
Il fatto che la società vada il liquidazione se non c'è l'accordo tra i due soci non è per nulla scontata. Se sono tutti e due d'accordo per liquidarla, non c'è problema. Ma se uno solo dei due vuole liquidarla... perchè l'altro dovrebbe accettare?
Inoltre la situazioni si presta a trucchi e trucchetti: l'assemblea regolarmente convocata a cui si presenti un solo socio e non l'altro sarà comunque regolare, e quel socio potrà decidere quello che vuole in maniera validissima...Consiglio: mettetevi d'accordo; ad esempio, cedi le tue quote all'altro, fosse anche per un tozzo di pane o poco più: ne guadagnerete entrambi...
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lo so che è difficile...purtroppo
ma, secondo te, tecnicamente, una srl senza un amm. può andare avanti?
cioè se l'attuale amm. si dimette, e noi non ci accordiamo per un'altro cosa dovrebbe succedere?
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Si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di scioglimento per impossibilità di funzionamento dell'assemblea: nel caso specifico l'assemblea non riesce a deliberare per i contrasti tra i due soci i quali detengono entrambi una quota di partecipazione pari al 50%.
Saluti.
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In una situazione del genere, il socio che vuole lo scioglimento avrà facilmente la peggio...
Intanto è difficile che il giudice ordini lo scioglimento su richiesta di solo metà della compagine sociale... il rischio di ledere ingiustamente l'altro 50% è grosso.
Inoltre il socio che vuole lo scioglimento solitamente è quello meno motivato, e che quindi più facilmente cadrà in qualche tranello procedurale (esempio: si cominciano ad indire assemblee successive... in ognuna non si viene a capo di nulla... ad un certo punto il socio che vorrebbe lo scioglimento manca di partecipare ad una: ed in quell'assemblea l'altro socio nomina regolarissimamente il nuovo amministratore, approva i bilanci, ecc. ecc. ...)
No, soprattutto se la srl è "piccolissima" (cosa poi vorrà dire esattamente? :D) la cosa migliore è che il socio che vuole andarsene ceda le proprie quote all'altro socio, realizzando quanto possibile (ma, per assurdo, anche se dovesse regalarle... probabilmente sarebbe il male minore. In definitiva, liquidando una srl "piccolissima", che speranze ci sono che poi ai soci arrivi effettivamente qualche euro in tasca alla fine della giostra?).