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La "Robot Hall of Fame", tra Scienza e Fantascienza
Ci sono attualmente numerosissime "Hall of Fame" nel mondo: ciascuna è essenzialmente un museo che raccoglie testimonianze e cimeli su personalità di spicco di un certo settore.
In maggioranza celebrano lo sport (basket, baseball, rugby) e il mondo dello spettacolo (musica, cinema e tv), ma non mancano quelle dedicate agli ambiti più vari: esiste una Hall riservata ai soli autori canadesi di cartoni animati, una per i cowboy del Texas, una per i giocattoli, una per le imprese minerarie e perfino una votata al genio militare.
Tra le tante, ne spicca una che combina per definizione i tre temi di cui si parla in questa sezione: Mito, Scienza e Fantasia: la Robot Hall of Fame, istituita nel 2003 dalla scuola di Informatica della Carnagie Mellon University, sita a Pittsburgh, Pennsylvania, Stati Uniti.
Al suo interno sono stati collocati - ad oggi - i nomi di 23 automi, suddivisi nelle due categorie di "Robot reali" e "Robot di Invenzione", ciascuno invitato ad entrare nel gotha delle macchine intelligenti con una specifica motivazione di natura tecnica, sociale o culturale.
Fanno parte dell'esclusivo "club", ad esempio, il drone Unimate, prima macchina automatizzata ad essere entrata in funzione in una catena di montaggio industriale (quella della General Motors), oppure il cane dal cuore di silicio AIBO, sofisticatissimo giocattolo che ha dato grande slancio alle ricerche in campo hardware e software.
Più recentemente, l'onore dell'ingresso nella Hall è toccato ai LEGO Mindstorms, capaci di proiettare i mattoncini della casa danese nell'universo del virtuale - una sfida non da poco.
Non mancano, poi, i riferimenti ai robot offerti dal mondo della letteratura, del cinema o della tv: l'ultimo arrivato in tal senso è il Tenente Comandante DATA, primo ufficiale nella storia della Flotta Stellare ad esibire un cervello positronico, portato al successo dalla serie Star Trek: The Next Generation (voce e volto dell'attore Brent Spiner).
Oppure il monumentale Gort, androide gigantesco, alieno e per di più distruttore, che seminò il panico nei cinema del 1951, quando uscì nelle sale la pellicola Ultimatum alla Terra (esiste un recente rifacimento del film con Keanu Reeves).
Non potevano mancare i due membri del più classico duo-robot della Storia: R2-D2 e C-3PO, rispettivamente il tarchiato droide astromeccanico bianco che si esprime a sbuffi e rumori ed il longilineo drone protocollare dalla scocca dorata e dal cronico timor di vivere. Presenti nella trilogia originale di Guerre Stellari (in Italiano, complice un doppiaggio bizzarro, li conosciamo rispettivamente come C1-P8 e D-3BO), sono simboli di una visione più rassicurante dell'universo artificiale.
Menzione d'onore, infine, per l'inquietante HAL 9000, da 2001: Odissea nello spazio: il suo severo profilo scuro con un simil-occhio rosso rubino ha turbato i sonni di molti informatici in erba.
I robot (dal ceco "robòta", "lavoro") sono comparsi per la prima volta in un dramma teatrale, anche se quello di costruire assistenti artificiali per i lavori più complessi era un sogno che l'uomo coltivava fin dalla più remota antichità, quando al dio greco Efesto era attribuita l'invenzione di porta-oggetti semoventi e aiutanti d'oro e ferro che governavano la sua fucina.
L'ammirazione che nutriamo verso le intelligenze artificiali, tuttavia, va di pari passo con la nostra paura, in un rapporto assai ambiguo: è in agguato la possibilità (chissà come, chissà quando, chissà se) che i nostri "schiavi" perfetti ed obbedienti acquisiscano un giorno la facoltà dell'autocoscienza e diventino di colpo simili in tutto e per tutto, intellettivamente parlando, agli umani.
Cosa sceglieranno di fare le macchine, allora? Si limiteranno a domandare la libertà - come l'Uomo Bicentenario di Asimov, che aspira a vivere e morire al pari di uno di noi - o, consapevoli della loro superiorità, vorranno anche il potere e spazzeranno via i creatori in carne ed ossa, fondando una nuova civiltà fatta di metallo, plastica, silicio, logica impeccabile ed assenza di errori?
P.S.: Chi vedreste bene nella Robot Hall of Fame? Che nomi vorreste proporre? Per quale motivo?