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Note e canti dal 25 aprile
Fischia il vento
"**Fischia il vento urla la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir...a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenirOgni contrada è patria del ribelle
ogni donna a lui dona un sospir
nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir...nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpirE se ci coglie la crudele morte
dura vendetta verrà dal partigian
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor...ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditorCessa il vento, calma è la bufera
torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!...sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!**"Il partigiano
"**Il bersagliere ha cento penne
e l'alpino ne ha una sola,
il partigiano ne ha nessuna
e sta sui monti a guerreggiar.
il partigiano ne ha nessuna
e sta sui monti a guerreggiar.Là sui monti vien giù la neve,
la bufera dell'inverno,
ma se venisse anche l'inferno
il partigiano riman lassù.Quando viene la notte scura
tutti dormono alla pieve,
ma camminando sopra la neve
il partigiano scende in azion.Quando poi ferito cade
non piangetelo dentro al cuore,
perchè se libero un uomo muore
che cosa importa di morir.**"I ribelli della montagna (via Ustamamò)
"**Dalle belle città date al nemico
fuggiammo via su per le aride montagne
cercando libertà tra rupe a rupe
contro la schiavitù del suol traditolasciammo case, scuole ed officine
mutammo in caserme le vecchie cascine
armammo le mani di bombe e mitraglia
temprammo cuori e muscoli in battagliaSiamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenirSiamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell'avvenirLa giustizia è la nostra disciplina
libertà è l'idea che ci avvicina
rosso sangue è il color della bandiera
partigiani dalla folta ardente schieraSUlle strade dal nemico assediate
lasciammo talvolta le carni straziate
sentimmo l'ardore per la grande riscossa
sentimmo l'amor per patria nostraSiamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagnasarà la legge dell'avvenir
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell'avvenirSiamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenirSiamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell'avvenirSiamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir**"Le chant des partisans
..... ma insomma, sono tutte canzoncine vecchie, si ricordano solo le più note.
Ci si dimentica della storia, ci sono ripensamenti, travisazioni... e siamo sempre tutti dominati dal presente, non abbiamo mai la pazienza di fare i conti col passato....
... poi i nostri politici sono sempre pronti a 'far polemica', rivangando, rivedendo, confondendo... la musica originale sembra trasfigurarsi in un canto del tutto dissimile dall'originale...
... sembra quasi di aver perso i confini del possibile.
Eppure anche le vecchie canzoni, magari con un arrangiamento moderno, possono ancora essere ritenute 'musicalmente valide', sotto ogni profilo.
Come nel caso di questo pezzo tradizionale 'rilanciato' dai Modena City Ramblers qualche anno fa..
Secondo voi chi la festeggia 'di più', la libertà?