• User Attivo

    Commenti all'interno di un blog

    Salve,
    sono il gestore di un testata giornalistica online locale regolarmente registrata presso il tribunale.

    Quotidianamente gli articoli postati dalla mia redazione ricevono centinaia di commenti, come potete immaginare moderarli tutti è veramente difficile e a volte pericoloso.

    Essendo un quotidiano di tipo locale immaginate quanti di questi commenti sono borderline o addirittura diffamatori.

    Come posso comportarmi ? Vorrei declinare la responsabilità a chi commenta e non a me che sono solo l'autore dei post.

    Sapreste darmi qualche dritta ?

    Grazie mille in anticipo.


  • Super User

    Ciao Emanuele_Rosato,

    mi rendo conto del problema. In generale devi considerare questo aspetto: se moderi i commenti allora ne diventi automaticamente responsabile, se i commenti non sono moderati (vengono visualizzati subito) allora non ne sei responsabile finchè non ti accorgi che in essi c'è qualche illiceità (ad esempio qualcuno ti avverte per mail).
    La questione è molto complessa e più volte la Cassazione (n. 35511 del 2010) se ne è occupata, sancendo in sostanza che per la rete non valgono le medesime regole della stampa cartacea, per cui (salvo ripensamenti) il direttore di un giornale online non risulta responsabile dei commenti ai sensi dell'art. 57 c.p., ma solo se si dimostra la conoscenza del commento in questione.

    Quindi, in conclusione, la scelta migliore sarebbe di precisare che i commenti non sono moderati, che la responsabilità dei commenti è essenzialmente di chi li scrive, e che comunque i commenti diffamatori od illeciti verranno immediatamente rimossi nel momento in soggetto presunto diffamato averte la direzione di commenti illeciti. Credo sia la strada migliore, fermo restando che c'è ovviamente sempre la possibilità che qualcuno possa denunciare commentatore e giornale (articolista e direttore) senza nemmeno richiedere la rimozione del commento. In tale caso in teoria direttore e articolista dovrebbero andare assolti dal reato. 🙂


  • User Attivo

    Grazie mille della risposta, sei stato gentilissimo.

    In tale caso in teoria direttore e articolista dovrebbero andare assolti dal reato.

    Questo dovrebbero mi fa un pò paura.

    Io avevo pensato a questa soluzione, sa di surreale lo so, ma questo sito web è assistito/patrocinato/finanziato dalla Regione e dal Comune, quindi magari realizzabile.

    1. Dump del db dell'ufficio anagrafe del mio comune in modo da creare a priori account per tutti i 32.000 cittadini del mio comune, naturalmente abbinando ad ogni user(nome_cognome) una password univoca.

    2. Invio mezzo posta delle proprie credenziali di accesso

    In questo modo saprei risalire con certezza all'utente e creerei una sorta di carta d'identità digitale.

    Questa "carta" o comunque questa soluzione, potrebbe tutelarmi ulteriormente?


  • Super User

    @Emanuele_Rosato said:

    Questo dovrebbero mi fa un pò paura.

    Anche i giudici sono esseri umani che possono sbagliare. 🙂

    Per la soluzione "ulteriore" non ho ben compreso a che pro la realizzeresti. :mmm:
    Non mi pare aggiunga alcunchè, anzi creerebbe, credo, problemi ulteriori in materia di privacy, trattando dati dei quali non hai l'autorizzazione.