- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Sportello Impresa: dalla Partita Iva alle PMI
- partita iva per artisti
-
partita iva per artisti
ciao sono Letizia non so se qualcuno può rispondermi visto che la domanda è molto specifica.
Vorrei sapere quali sono i costi da affrontare in caso di apertura di partita iva per artisti.
Mi spiego meglio mi hanno detto che se non supero i 4.800 ? annui non dovrei pagare nulla, altri invece che comunque si pagano le tasse solo su quello che vendi.
Ma io mi chiedo ma l'imps lo pago lo stesso? Dovrei avere anche un commercialista?:?
Non so sono in una grande confusione se qualcuno mi può aiutare!!
Ciao grazie in anticipo
-
Premetto che un commercialista non è indispensabile e costa un po', però ti fa stare tranquilla ed eviti sanzioni che spesso sono più pesanti della sua parcella... insomma, se pensi di non potertela cavare da sola, sarà bene andare da un commercialista prima ancora di aprire la prtita IVA, così lui potrà fra l'altro valutare se è il caso e ci sono le condizioni per farti attribuire un regime contabile e fiscale agevolato.
Altro consiglio spassionato: lascia perdere i "mi hanno detto". Ogni contribuente ha la sua situazione, e le regole che si applicano ad uno non è detto che siano valide anche per un altro. A meno che la tua fonte non abbia solide conoscenze in campo tributario e abbia analizzato la tua situazione nel dettaglio.
Detto tutto questo: le imposte si pagano sul reddito (compensi meno costi). Questo in sintesi, poi ci sono altre tremila variabili che non è possibile sviscerare in questa sede.
Sei tenuta, inoltre, ad iscriverti ad una forma previdenziale. Non ho mai seguito artisti (in che campo, oltretutto?) e quindi non so se ci siano casse previdenziali specifiche: in mancanza, devi iscriverti alla Gestione Separata dell'INPS.
Quindi devi pagare contributi pari al 26,72% del reddito da artista. In compenso puoi addebitare ai tuoi clienti una rivalsa pari al 4% dei tuoi compensi (in piccola parte, quindi, ti puoi rifare in questo modo). Nella Gestione Separata non ci sono minimi da versare.
-
Grazie per la risposta immediata.
Volevo precisare che sono una pittrice, e volevo capire: ma il 26,72% sarebbe sulla somma annuale?
Quindi solo se vendo qualche quadro?
Purtroppo io so quanto è difficile vendere ecco perchè prima di aprire un'esposizione (il luogo probabilmente sarebbe in un'associazione) sto cercando di prendere più informazioni possibili.
-
Ciao Letizia, il 26,72% è sul reddito annuo (ricavi-costi).
Per la necessità di un consulente concordo pienamente con quanto detto da OEJ, e ritengo anch'io che l'ente previdenziale sia la gestione separata Inps.
L'inquadramento fiscale dell'artista è identico a quello del lavoratore autonomo (esercente arte o professione).
Se i ricavi annui non superano 30.000 euro puoi aderire ad uno dei due regimi fiscali agevolati, con aliquote agevolate rispettivamente del 10% (nuove iniziative) e del 20% (minimi), sempre sul reddito annuo. Se tuttavia negli ultimi anni hai dichiarato redditi dalla vendita di quadri, puoi aderire solo al regime dei minimi (20% di irpef) comunque vantaggioso.
Saluti
-
Ciao ringrazio per la risposta ma ciò che mi ha detto non mi invoglia affatto a continuare, visto che l' inquadramento fiscale è identico al lavoratore autonomo.
Purtroppo mi avevano detto che per gli artisti era tutto più semplice e che non c'erano spese se non c'era vendita a parte l'affitto o varie ma non a livello fiscale.
Se qualcuno sa qualche legge che approvi questo teoria aspetto risposta.
ciao grazie Letizia