• User Newbie

    Danno arrecato durante lavori

    Buongiorno, durante lavori di ristrutturazione bagno l'impresa ha perforato il pavimento (soletta) e, di notte, e' filtrata acqua al condomino sottostante per una perdita. L'assicurazione dell'impresa ha fatto denuncia e il perito ha quantificato il danno. Il danneggiato non ha accettato la proposta di risarcimento. Successivamente mi ha fatto pervenire, da suo legale, una richiesta danni e il risarcimento entro 20 gg. Provvedero' a chiedere documentazione all'assicurazione del "tentato" risarcimento (rifiutato) e lo faro' pervenire al legale che mi scrive. Non conosco, poi, le successive procedure. Potrei avere un Vs cortese consiglio per eventuali casi analoghi. Grazie


  • User

    Buongiorno.
    nel caso in cui il danneggiato e la compagnia non dovessero trovare una soluzione transattiva, il danneggiato potrebbe rivolgersi a Lei e chiederLe il risarcimento dei danni. In ogni caso Lei avrebbe diritto ad essere manlevato (garantito) dalla ditta appaltatrice (e, di conseguenza, dalla compagnia di assicurazioni).
    Per ora Le consiglio semplicemente di tenere monitorata la situazione. In caso di richiesta diretta a Lei, si dovrà rivolgere ad un legale.
    Cordiali saluti


  • User Newbie

    Grazie. Esiste gia' una richiesta "diretta". Il legale del "danneggiato" mi ha gia' mandato lettera intimandomi il risarcimento del danno a favore del suo cliente, entro 20 gg. Non fa nessuna menzione all'eventuale proposta dell'assicurazione. Non ho altra scelta che rivolgermi, a mia volta, ad un legale ?


  • User

    Non è al momento necessario, ma è preferibile.


  • User Newbie

    @avvocatomilanocentro said:

    Non è al momento necessario, ma è preferibile.

    Perche' non e' al momento necessario? Trascorsi 20 gg. (dal 31/03/ca) il legale del "danneggiato" cita: "..saro' costretto all'esercizio dell'azione giudiziaria tesa al recupero del predetto risarcimento con notevole aggravio di spese a Vs. carico"....

    In qualche maniera dovro' rispondere entro questo limite di tempo ?
    In caso contrario come e' la procedura ?

    Grazie


  • User

    Non è necessario perché sino al giudizio non sei obbligato a nominare un legale. E' preferibile perché è opportuno stabilire da subito con il proprio avvocato la strategia.
    Non sei costretto a riscontrare la comunicazione, ma - visto che non hai una responsabilità diretta - conviene farlo.
    La procedura dipende dalla scelta dell'avvocato di controparte: potrebbe instaurare un c.d. ATP (accertamento tecnico preventivo): non è un vero giudizio, si tratta di un mezzo di acquisizione della prova (viene nominato un Consulente d'Ufficio che stabilisce a quanto ammontano i danni e a chi sono imputabili). Normalmente, chiusa questa fase, le compegnie risarciscono al danneggiato quanto emerge dalla relazione del consulente (quindi si evita il giudizio).
    In alternativa, l'avvocato del danneggiato potrebbe avviare un giudizio risarcitorio, ma prima esperirà un tentativo di mediazione (sulla cui efficacia nutro molti dubbi). Trascorsi 4 mesi, potrà procedere alla citazione in giudizio vera e propria.
    Spero di essere stato chiaro. Si tratta di questioni tecniche di una certa complessità.
    Cari saluti


  • User Newbie

    La danneggiata, alla fine, chiede "solo" 700 euro. La ditta che ha eseguito i lavori non risponde ai miei solleciti di intervento. Con lettera raccomandata ho "intimato" il risarcimento. Nessuna risposta. Non sembra neanche vero che l'assicurazione sia intervenuta (tutte bugie) Ho la certezza che la ditta non aveva assicurazione. Non ne tempo ne voglia di intraprendere cause con una ditta (forse) fantasma. Forse la chiudero' risarcendo il danno. Non so quanto sia conveniente ma almeno piu' sbrigativa e con meno seccature.