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Concorrente che compra il .com usando il mio nome commerciale
Un saluto ai moderatori shapur e bsaett.
La mia situazione si riassume cosi:- dal 2004 circa ho un sito .it con un nome costituito da tre parole
- nel 2005/2006 costituiamo una srl che come nome ha quello del dominio
- questo nome essendo costituito da tre parole molto comuni, è simile ha molti nomi di siti di concorrenti
- questo sito negli anni guadagna il primo posto in GG per molte tra le keyword più importanti e diventa un riferimento nel suo territorio
Un mio concorrente, titolare di un sito anch'esso di riferimento nel campo, ha un dominio costituito da due di quelle tre parole che costituiscono la mia società e il mio dominio; questo mio concorrente possiede questo sito dal 2002.
Oggi scopro che questo concorrente ha "fatto" un sito con il nome del mio dominio e naturalmente anche della mia società ma in .com; per renderla ancora più sporca ha intitolato il sito con queste tre parole e ha copiato anche il mio modo di scriverlo usando il maiuscoletto per le tre parole in questione.Faccio un esempio fittizio per rendere ragione di quanto detto:
io ho il sito milanoconcessionarieauto.it e la mia società si chiama allo stesso modo; il mio concorrente aveva concessionarieauto.it; il mio concorrente compra milanoconcessionarieauto.com lo mette in title e copia il mio modo di scriverlo.
Tenete presente che l'esempio non rende ragione della realtà; il mio nome a dominio viene realmente cercato perchè è ormai un marchio, e mi porta migliaia di accessi l'anno; questo è vero anche per il mio concorrente; quello che è indecoroso è che la manovra viene fatta nella speranza che chi cerca il mio nome di azienda su un motore "caschi" nel suo nuovo sito.
E' aggiungo una aggravante: questo mio concorrente ha l'azienda a 500 metri dalla mia azienda.
Credo che il problema sia ricorrente e mi auguro che se ne sia già parlato anche se io non ho trovato nulla di simile nel forum.
Considerate il paradosso se oggi cerchiamo in serp il nome della mia azienda troviamo in ordine- la mia azienda (tre parole)
- il mio concorrente col suo vecchio sito
- il mio concorrente col nuovo "indecoroso" sito col mio nome sia nell'url che nel title del sito che in h1 copiato spudoratamente anche nella formattazione.
Cioè in pratica la mia azienda che non mette nel title del sito il nome stesso della'azienda sembra "tarocca" del sito del mio concorrente.
Come ci si tutela da simili azioni
Vi ringrazio per tutto quello che potrete fare per sviluppare il discorso
Vi auguro buon lavoro
Luca3
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Credo ci sia poco da fare, ognuno è libero di chiamare il proprio dominio come vuole, non c'è l'esclusiva. E' per questo che gli hosting ti consigliano sempre di comprare altre estensioni, almeno le più comuni.
Poi può darsi mi sbaglio...
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Per il vecchio sito del tuo concorrente è lui ad avere la precedenza.
Da un certo punto di vista ti sei dato la risposta te stesso quando dici "quasi un marchio". Se tu registravi a suo tempo come marchio il tuo "quasi marchio" avresti potuto fare qualcosa.
Dopo dobbiamo ricordare che un sito internet è costituito da due parti fondamentali: nome-dominio + dominio. Quindi pippo.it e pippo.com sono due nomi completamente diversi perché sono due "parole" diverse prese nel suo insieme.
Quindi concessionarioautomilano.it e concessionarioautomilano.com sono diversi.
Riprendendo quello detto di Javier80 tu dovevi a suo tempo acquistare i domini con .com, . org, .eu ecc se volevi che in futuro nessuno potesse registrare un dominio simile.Immagina il codice fiscale (casuale non riferito a persone) zsavfr12e543X zsavfr12e543**Y **sono simili ma diversi per l'ultimo carattere quindi completamente "diversi", stessa cosa per il dominio.
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Vi ringrazio molto del vostro contributo.
Rispondo ad entrambi.
@Javier80 said:Credo ci sia poco da fare, ognuno è libero di chiamare il proprio dominio come vuole, non c'è l'esclusiva. E' per questo che gli hosting ti consigliano sempre di comprare altre estensioni, almeno le più comuni.
Io credo che la questione sia un pò più complessa a livello di diritto; il mio concorrente
- ha acquistato un sito che si chiama come il mio a livello di dominio di 2° livello
- è anche il nome della mia srl;
- ha messo in title il mio nome commerciale, in
- in h1 in bella mostra in home page lo stesso mio nome commerciale utilizzando accortezze grafiche (maiuscolettto spaziatura tra le parole e altro artifici) identiche alle mie
- fa la mia stessa attività ed ha la sua sede a 500 metri scarsi dalla mia.
Secondo me la vicenda va oltre il solo dominio.
Per quel che riguarda gli hosting è vero lo consigliano sempre; naturalmente tu sai meglio di me che non lo fanno per tutelarti ma per vendere domini, e noi purtroppo dovremmo fare quello che io non ho fatto.
@glucaweb said:
Per il vecchio sito del tuo concorrente è lui ad avere la precedenza.
E' chiaro ma non è questo il punto; a me non interessa il suo vecchio sito i due nomi (il mio e il suo dominio) sono in questo caso distinti.[/quote]@glucaweb said:
Da un certo punto di vista ti sei dato la risposta te stesso quando dici "quasi un marchio". Se tu registravi a suo tempo come marchio il tuo "quasi marchio" avresti potuto fare qualcosa.
Anche qui il punto non è questo, sicuramente il mio discorso non deve essere stato molto chiaro; io non mi riferisco al mio sito e al primo sito del mio concorrente quelli non si chiamano allo stesso modo@glucaweb said:
Dopo dobbiamo ricordare che un sito internet è costituito da due parti fondamentali: nome-dominio + dominio. Quindi pippo.it e pippo.com sono due nomi completamente diversi perché sono due "parole" diverse prese nel suo insieme.
Quindi concessionarioautomilano.it e concessionarioautomilano.com sono diversi.
Riprendendo quello detto di Javier80 tu dovevi a suo tempo acquistare i domini con .com, . org, .eu ecc se volevi che in futuro nessuno potesse registrare un dominio simile.
Verissimo, ma adesso bisogna, se riesco, riuscire a rimediare, e credo che qualche presupposto ci possa essere.Credo che sia utile che io riassuma il mio primo post per renderlo più chiaro.
Concludo ringraziandovi ancora
Buonanotte.
Luca3
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Ciao a tutti,
premetto che non sono un esperto di marchi, per cui invito vivamente a contattare un legale specializzato nella materia.
Comunque, partendo dal presupposto che un nome a dominio è anche il segno distintivo di una impresa commerciale, e che l'uso illegittimo di tale segno distintivo può ingenerare confusione nella clientela, così provocando un rischio di associazione tra i due segni distintivi, la legge sui marchi prevede la possibilità di ricorrere al giudice per evitare tale tipo di "confusione".L?articolo 22 (Unitarietà dei segni distintivi) del codice della proprietà industriale prevede, infatti, che:
- È vietato adottare come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale un segno uguale o simile all?altrui marchio se, a causa dell?identità o dell?affinità tra l?attività di impresa dei titolari di quei segni ed i prodotti o servizi per i quali il marchio è adottato, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni.
- Il divieto di cui al comma 1 si estende all?adozione come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale di un segno uguale o simile ad un marchio registrato per prodotti o servizi anche non affini, che goda nello Stato di rinomanza se l?uso del segno senza giusto motivo consente di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla rinomanza del marchio o reca pregiudizio agli stessi.
Quindi, l?uso confusorio non è tollerato purché in tale uso confusorio vi sia una violazione della correttezza professionale tale da danneggiare l?altrui azienda.
Ora, tutto ciò premesso si tratta di verificare se esistono gli estremi per un ricorso all'autorità giudiziaria e per una tutela del nome a dominio quale segno distintivo di una attività commerciale. Direi che occorre un esperto della materia.
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@bsaett said:
Comunque, partendo dal presupposto che un nome a dominio è anche il segno distintivo di una impresa commerciale, e che l'uso illegittimo di tale segno distintivo può ingenerare confusione nella clientela, così provocando un rischio di associazione tra i due segni distintivi, la legge sui marchi prevede la possibilità di ricorrere al giudice per evitare tale tipo di "confusione".
Io parlo da esperto informatico, quindi non da uomo di legge, prendo parte del tuo discorso "nome a dominio" se tu indenti pippo.com, ti posso assicurare che un pippo.com e un pippo.it sono diversi. E' come dire autoRe e autoRegina sono due concessionarie completamente diverse. quindi stessa cosa per auto.it e auto.com, tanto è vero che quando tu registri un dominio lo stesso provider ti avvisa ti acquistare anche le altre estensioni (.it, .eu, .com ecc).
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Ringrazio Glucaweb per l'utilissima precisazione tecnica. Teniamo conto anche questo aspetto nella valutazione della vicenda.