• User Newbie

    eredita'

    Salve a tutti.
    circa dieci anni fa i miei genitori si sono divisi. Ora, mio padre ha deciso di risposarsi. Premettendo che ognuno ha diritto di vivere e condividere con chi si vuole la propria vita, a volte pero' si viene un po' "accecati" da varie situazioni. Io e mia sorella, unici figli naturali, ci siamo accorti della scarsa "moralita' " di questa donna. A questo punto e' stato chiesto a nostro padre di intestarci la casa e i terreni ottenuti a sua volta da una donazione del padre, quindi possedimenti di famiglia, naturalmente mantenendo l'usufrutto di tutto il capitale a vita. Spinto dalla compagna si e' giunti a una secca risposta negativa. Volevo chiedere: e' possibile richiedere la propria parte di eredita spettante di diritto prima del prossimo matrimonio? oppure, ci si puo' tutelare in qualche modo?
    vi ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
    Chris


  • User Newbie

    Mi sembra di aver capito che da parte di suo padre non vi sia la volontà di addivenire ad un accordo stragiudiziale, è esatto?


  • User Newbie

    A quanto pare per il momento e' cosi'. Per questo sto' cercando, per quanto sia possibile, trovare qualche suggerimento sul come comportarmi prima di rivolgermi, forse inutilmente, da un legale.


  • User Newbie

    Per divisi cosa intende? separati o divorziati?

    Consideri che il ns. ordinamento, in materia di successioni, prevede la cd. quota legittima (quella parte dell’eredità che deve andare comunque ai parenti anche contro la volontà del de cuius) e la quota disponibile (la parte di eredità che il testatore può lasciare a chiunque).

    Tornando alla situazione dei suoi genitori ex art. 548 c.c. si riconosce al coniuge separato, a cui non è stata addebitata la separazione, gli stessi diritti successori del coniuge non separato.

    Quanto detto serve per farle comprendere che se suo padre non pone in essere condotte immorali (se cosi possiamo definirle) non avreste difficoltà a far valere i vs diritti.

    Purtroppo non penso si possa agire ex ante e a priori, impedire a suo padre di concludere dei contratti di compravendita con terzi. Ovviamente vi consiglio di porre particolare attenzione ai beni che sono in suo possesso ed eventualmente agire per dimostrarne l'illegittimità. Nel pratico, se suo padre "vende" alla compagna una proprietà è bene che vi accertiate subito che non si tratti in realtà di una mera donazione (anche se in questo caso potreste comunque agire con la riduzione della donazione ex art. 555 c.c.) o ancora che non venga conclusa ad un prezzo fuori mercato.

    Spero di essere stato chiaro, l'argomento non è semplice come si potrebbe immaginare.


  • User Newbie

    la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.La risposta alla sua domanda e' divorziati, infatti la situazione riguarda noi figli. Mi rendo conto che il caso sottoposto non sia semplice comunque i suoi chiarimenti mi hanno riordinato un po' le idee. la ringrazio si nuovo.