- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Leggi per le Professioni Web
- Adempimenti legali sito con galleria prodotti
-
Sicuramente non è un e-commerce.
Penso che devi mettere ragione sociale, recapiti telefonici, fax e indirizzo e R.I. PT, C.F./P.IVA, RAEE e capitali versati, email.
Copia un sito come quello che devi fare o chiami un legale.
-
Mi vengono in mente 3 problemi, ma potrebbero essercene altri in relazione al contenuto che tu pubblichi:
- dati obbligatori in home page
- trattamento dati personali
- considerazioni legali nel caso ci sia un blog
Sposto la tua domanda in un'altra sezione dove eventualmente esperti in materia legale del web possono darti qualche consiglio a riguardo.
Valerio Notarfrancesco
-
Grazie mille fabio19tdi e vnotarfrancesco per le vostre risposte!
Riguardo al trattamento dei dati personali, avevo pensato di inserire i relativi riferimenti direttamente nel modulo dei contatti (come faccio di solito), mentre la ragione sociale, l'indirizzo della sede legale (come da iscrizione alla camera di commercio) i vari recapiti e la partita IVA li inserisco sempre come pié di pagina in ogni pagina del sito e così penso di fare anche adesso, è corretto?
Non ci sarà nessun blog all'interno del sito, invece mi chiedevo se, trattandosi di una ditta individuale, occorrerà anche indicare i capitali versati. Credo di no, qualcuno potrebbe darmi delle conferme? Grazie ancora!
-
Ciao Gaetanoc,
ti confermo che nel tuo caso non si tratta di un ecommerce, quindi non hai obblighi di comunicazioni al Comune, ma essendo comunque il sito legato ad un'attività permangono gli obblighi di indicare i dati dell'attività sul sito (partita Iva ecc...).
Allo stato non mi risulta alcun obbligo di indicare i capitali versati.
Trattandosi di ditta individuale si ritiene necessario che il nome dell'intestatario risulti ben visibile (preferibile inserire tutti i dati fiscali, come da fattura). Un commercialista può dare maggiori chiarimenti in proposito.
-
Scusate l'intromissione: ma invece un sito di annunci con pagamento opzionale, tipo Subito.it o Kijiji.it, è da ritenersi un ecommerce?
In realtà, un sito del genere non vende direttamente i prodotti, ma solo uno spazio pubblicitario. E' ecommerce?
Grazie!
-
Ecommerce è vendita di beni e servizi per via elettronica, non solo vendita di beni.
-
Ho letto con interesse questa discussione perché alla ricerca di una risposta su un caso analogo a quello posto dall'autore del topic.
In un articolo dell'avvocato Saetta sul suo sito, dal titolo "Aspetti giuridici dell'e-commerce", avevo letto che nell'ecommerce, "si devono rispettare specifici vincoli giuridici...Altre norme in materia sono poste dal decreto legislativo 1 marzo 1998, n. 114 Decreto Bersani recante la riforma della disciplina del commercio, il quale all’articolo 18 prevede la “vendita per corrispondenza, televisione o altri sistemi di comunicazione”, così comprendendo tutte le ipotesi di vendita al dettaglio attraverso un sito internet o, in generale, le vendite a distanza".
Ne deduco che la vendita "Vendita per corrispondenza, televisione o altri sistemi di comunicazione" regolata dall'art. 18 del decreto Bersani sia una tipologia di e-commerce che prevede "comunicazione al Comune".
In questo topic le risposte sono relative ad un sito "vetrina", senza vendita online, ma nel caso che al proprietario del sito così realizzato giungano comunque delle richieste via telefono o con e-mail per acquistare i prodotti presenti sul sito cosa deve fare?
Può concludere il contratto con scambio di mail e spedire i prodotti richiesti dal consumatore, o non può farlo se non ha fatto gli adempimenti amministrativi di variazione (Comune, CCIA, Agenzia Entrate) con aggiunta dell'attività online?
Se per legge non può accettare e soddisfare proposte di acquisto, e vuole poterlo fare, pur essendo solo un sito "vetrina" senza carrello e senza transazione online, deve presentare variazione comunicando ed aggiungendo attività di e-commerce o di "vendita per corrispondenza"?
-
Ecommerce è però anche la vendita via email.
-
Bsaett, grazie per la risposta, però la sua risposta non scioglie i miei dubbi sui comportamenti che si possono adottare. Riepilogo: è stato detto a Gaetanoc che il suo sito "vetrina", senza carrello e senza vendita online, non è e-commerce e non richiede adempimenti ulteriori con il Comune.
Gaetanoc però sul suo sito inserisce foto dei prodotti e relativi prezzi, ed è logico che sia per venderli, anche se non con il classico "carrello" online. Ipotizziamo anche che sul suo sito non faccia nessun riferimento alla vendita e non pubblichi neppure condizioni di vendita, perché non vuole vendere sul sito.
Una delle mie domande si potrebbe riproporre così:- Se un navigatore è interessato ad un prodotto esposto nel sito/vetrina di Gaetanoc e gli manda una mail dove chiede di poterlo acquistare, cosa può fare Gaetanoc? Può intraprendere la trattativa e la vendita oppure deve rispondere all'utente "Scusi ma non posso venderle il prodotto perché non ho fatto comunicazione di e-comerce al Comune"?
- Nella precedente risposta di Bsaett è contemplato il caso su esposto oppure si riferisce a proposte fatte dal venditore via mail o newsletter?
- Se, invece, un utente contatta Gaetanoc attraverso il telefono e la trattativa/vendita si conclude al telefono è sempre e-commerce e sarebbe sempre necessario, presumendo possa realizzarsi questa evenienza, fare comunicazione al Comune?
In pratica, un sito "vetrina" deve sempre rifiutare le proposte di acquisto da parte di un eventuale utente?
Per non essere costretti a farlo, fossero anche poche vendite occasionali, non resterebbe che fare la comunicazione di e-commerce al Comune, diciamo in via preventiva, non perché si vuole vendere online, ma perché potrebbe capitare?
In questo caso credo che la quasi totalità dei siti "vetrina" di prodotti e servizi dovrebbero fare comunicazione al Comune, perché alla fine lo scopo, presentando i propri beni, è quello di venderli e non respingere eventuali richieste d'acquisto volontariamente inoltrate da un utente via mail o telefono.
-
Ciao Auster,
purtroppo non posso dare alcuna risposta, perchè è ad interpretazione, che ovviamente non spetta a me. Come consiglio orientativo posso dire che una situazione del genere potrebbe essere ritenuta un escamotage per saltare gli adempimenti ecommerce. Voglio dire, se io faccio un sito vetrina (cioè non vendo online), poi non posso ricevere le mail dal sito vetrina e vendere lo stesso. Alla fine la vendita avviene sempre tramite il sito, cosa cambia da un ecommerce?
A scanso di equivoci precisiamo che ecommerce non è solo la vendita tramite click sul sito, ma genericamente anche la vendita per via telematica.
-
Salve a tutti!:)
Per dovere di "cronaca", vi informo che alla fine non sono stati pubblicati i prezzi in quel sito che mi fu commissionato e che menzionavo in questo topic, ma è stata inserita solo la galleria dei prodotti con le foto, senza importi.
Parliamo di e-commerce (o commercio elettronico) quando appunto la vendita avviene online, per via telematica, nel senso che l'ordine passa e viene concluso via internet, il pagamento si fa generalmente online, le fatture vengono recapitate in formato digitale via e-mail, ecc.
Se una ditta espone sul suo sito i prezzi dei suoi prodotti e non mette alcun "carrello della spesa", l'eventuale ordine d'acquisto non potrà avvenire online, le fatture non saranno in formato digitale, ma si seguirà il percorso tradizionale dell'ordine via fax o via email, e una volta accettato l'ordine si procederà all'invio della merce.
Fin qui uno potrebbe ipotizzare di essere in regola con la legge.
Ma in realtà una vendita di questo tipo si configura lo stesso come "vendita per corrispondenza" ed è soggetta a degli adempimenti fiscali specifici, come nell'e-commerce. Questa fu la ragione per cui non si inserirono i prezzi in quel sito.