Aprire partita iva come artigiano in campo informatico

pollocedrone

Aprire partita iva come artigiano in campo informatico

Ciao a tutti! Mi scuso anticipatamente per le castronerie che andrò quasi sicuramente a scrivere, ma sono ignorante in materia, ho letto il forum e ho trovato risposta a qualche domanda, vorrei averne certezza e capire meglio il meccanismo.

Avrei intenzione di aprire partita iva per iniziare un nuovo lavoro in ambito informatico. Andrei a riparare computer per una ditta che ha "corner" sparsi qua e la (negozi di vario genere affiliati a questa ditta che "prendono dentro" i computer non funzionanti o con qualche problema, contattano la ditta, la ditta contatta me e io vado a prendere il pc, lo porto a casa/in laboratorio, lo sistemo (si spera!), lo riporto al corner, emetto fattura senza iva (così mi è stato detto...è giusto?) verso la ditta, la ditta a sua volta emette fattura al cliente che ha portato il pc al corner (il corner a sua volta prende un 20% sul totale).

Il commercialista dal quale sono andato mi ha fatto questo quadro:

aprire partita iva da artigiano in campo informatico con regime contribuenti minimi (quindi fatturare massimo 30mila euro all'anno). costo apertura partita via: 150 euro
contributi ogni 3 mesi, attorno ai 750 euro (3000 euro all'anno, 250 euro al mese) se non supero i 14mila euro utili di fatturato
187 euro ogni 3 mesi per il commercialista che mi tiene la contabilità
alla fine dell'anno si paga un 20% sul mio utile

E' tutto corretto? Domande varie:

al punto 2 mi ha parlato di 14mila euro utili di fatturato: cioè utili = ricavi - costi? giusto? e se supero quei 14mila euro cosa succede? Non sono più 3000 euro l'anno di contributi ma quanto di più?

se supero i 30mila euro all'anno di fatturato cosa succede?

il 20% sul mio utile si paga alla fine di ogni anno nei modelli unici?

le varie spese che posso avere (auto/benzina per andare al corner, pedaggi autostradali, cellulare, connessione internet, ma anche cacciavite, pasta termica, corrente di casa, insomma tutto ciò che materialmente (e non ) uso per lavorare si possono dedurre in qualche modo? Cioè, in che modo? Vado "a credito" che poi posso scalare dal totale di quel 20% sul mio utile?

la questione dei 15mila euro di beni strumentali sui 3 anni cosa sarebbe? ciò che compro per lavorare non deve superare i 15mila euro ongi 3 anni? ma il 100% di ciò che compro? Tipo: compro un'auto per lavoro, ossia per andare ai corner mi serve un auto quindi la uso (anche) per lavoro: il prezzo di quell'auto rientra in quei 15mila euro?

Grazie a chi potrà/vorrà rispondermi!

emanuele.aho

Vediamo come darti una mano..
Farò quanto possibile si può fare in un forum.

Tutto quanto detto dal tuo commercialista è corretto.

I contributi INPS per l'anno 2011 sono pari a 2.917,84, fino a 14.552,00 di reddito, per i coadiuvanti/coadiutori di età superiore a 21 anni. Per gli importi superiori al minimale si paga il 20,00% fino a 43.042,00. Non vado oltre perchè in tal caso non si parlerebbe più di contribuenti minimi
I contributi, per quanto riguarda il versamento delle quattro rate dovute sul minimale, vanno pagati secondo le seguenti scadenze: 16 maggio, 16 agosto (salvo proroga di ferragosto :?), 16 novembre e 16 febbraio. Entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche vanno invece versati i contributi sulle eccedenze.
187? quale parcella trimestrale del professionista è ottimo. Parliamo di 62? al mese:o
Il 20% di saldo lo pagheresti solo se tutte le tue fatture attive fossero emesse a privati. Nel tuo caso appliccheresti la ritenuta d'acconto, quindi è molto probabile che andresti a credito d'imposta.
Per quanto riguarda le spese che la tua attività comporterebbe, sarà il tuo commercialista a stabilirne la deducibilità. In linea di principio sono deduibili tutte le spese dirette al conseguimento di componenti positivi di reddito. (la pasta termica penso proprio di si. Vedo difficile l'utilizzo della pasta termica per applicazioni differenti ai processori )
Spero di esserti stato d'aiuto.

pollocedrone

Ciao! Grazie per la risposta, mi hai chiarito alcune cose e mi sei stato di grande aiuto!

Riguardo il punto 1: 14552 euro di fatturato...si parla di fatturato lordo diciamo, o fatturato netto nel senso ricavi - spese? Nel senso: devo fare la somma di tutto quello che fatturo nell'anno, oppure devo fare la somma e togliere da questa somma le mie spese?

Il punto due tutto chiaro PS: se supero i 14mila euro, il 20% lo pago a rate trimestriali tenendo conto sempre di quelle scadenze?

Punto tre tutto ok (penso anche io sia onesto il commercialista)

Punto 4: mi è stato detto che io fatturo sempre alla ditta per la quale "lavoro", e mi è stato detto che fatturerò senza iva, cioè il mio lavoro è di 1000 euro, fatturo 1000 euro. Si tratta di fatture attive emesse a privati? La ritenuta d'acconto cosa sarebbe? Poi: quel 20% annuale (giusto?) lo pago sul mio utile (cioè ricavi - costi giusto?)

Punto 5: i costi che sostenso per l'esercizio del mio lavoro cosa vuol dire che sono "deducibili"? Vuol dire che, esempio, se spendo 10 euro per la pasta termica, questi dieci euro mi vengono scalati dal 20% annuo che devo pagare sul mio utile? E' così o mi sto incasinando le idee?

Grazie di nuovo

emanuele.aho

....aiuto...hai le idee un pò confuse. ora non posso rispondere a tutti i tuoi quesiti...non finirei più

pollocedrone

Lo sospettavo! Hai mica qualche link dove poterci capire qualcosa di più? Così non ti disturbo più di tanto

pollocedrone

Uppino! Qualcuno riesce a chiarirmi le idee? Grazie

studiopusceddu

Aggiungerei solo un aspetto, in quanto artigiano sei tenuto anche all'iscrizione all'Inail, ma visto il lavoro che andrai a svolgere il tasso è molto basso quindi stiamo parlando di piccoli importi.

pollocedrone

Salve, grazie della precisazione! Riuscirebbe anche a chiarire un attimo i miei dubbi dei messaggi sopra o a segnalarmi qualche link che tratti dell'argomento? Grazie mille!