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Da consulente tecnico a commerciante
Ciao a tutti, il mio quesito è il seguente. Lavoro da anni come consulente (progettazione meccanica) in P.IVA e sono iscritto alla Gestione Separata. Ho la possibilità di intraprednere una attività commerciale (che sarebbe secondaria, pari a circa il 30% del fatturato) ma non so come comportarmi a livello fiscale e sopratutto previdenziale.
Nel caso in cui cambiassi il codice attività in commerciale non sarei più incluso nella Gestione Separata e non sono sicuro che i due fondi (l'attuale e il futuro) siano "sommabili". Oltretutto non saprei che codice attività scegliere, visto che continuerei anche a fare il tecnico.
Ho ipotizzato anche di aprire una SRL a socio unico con i codici attività adeguati, fatturandolgi il mio lavoro come consulente, ma ho paura dei costi di gestione (a proposito: avete un'idea di quanto costerebbe avviare una società di questo tipo? Capitale sociale a aprte intendo).
Grazie a tutti per l'aiuto (eventuali altri ipotesi sono gradite!).
Matteo
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Sono ancora in alto mare...
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Salve Matteo. Aprire una S.r.l. non è una passegiata. Solo di Notaio si pagano almeno 2.500 euro e anche i costi di gestione e del Commercialista lievitano in conseguenza del maggiore impegno necessario. Se is tratta di una seconda attività ci pensi bene prima. Saluti
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@StudioCommercialista said:
Salve Matteo. Aprire una S.r.l. non è una passegiata. Solo di Notaio si pagano almeno 2.500 euro e anche i costi di gestione e del Commercialista lievitano in conseguenza del maggiore impegno necessario. Se is tratta di una seconda attività ci pensi bene prima. Saluti
Grazie per la risposta (mi scuso se l'avevo ignorata ma l'email di avviso deve essersi persa).
Nel frattempo ho avuto modo di constatare che i costi sono alti e non giustificati per una attività secondaria.
Provo a riformulare il problema, può darsi che esistano soluzioni migliori della SRL a cui non ho pensato.
Attualmente lavoro come consulente tecnico (servizi di ingegneria integrata, gestione separata) e vorrei affiancare una seconda attività di carattere commerciale (software) che potrebbe "incidere" sul fatturato da 10.000€/anno a 15000€/anno (almeno nella fase di avvio, in seguito potrebbe crescere fino a circa il 30% del fatturato). Come mi devo comportare? In teoria dovrei attivare un secondo codice attività con relativo obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio e (sopratutto) un regime INPS basato su minimali (e qui, sopratutto per i primi anni, sorge il problema). L'alternativa era la SRL (in cui i costi sarebbero solo il "magazzino" e le entrate solo i proventi della rivendita), ma probabilmente sarebbe una scelta sovradimensionata. Quali alternative potrei avere? Grazie per i suggerimenti!