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Fatturazione spazi pubblicitari
Salve a tutti.
Ho un portale internet sulla mia città che raccoglie le pagine di ogni attività commerciale presente nella città, a prescindere se il proprietario decide di acquistarla.
Premetto che sono uno studente e di qui al massimo 1 anno aprirò la partita iva. Questo sito mi serve solo per mantenermi un po' finché non mi laureo.
Andando in giro, mi capita che qualcuno (anche amici proprietari di locali) mi chiedono di acquistare la pagina che parla della loro attività sul mio sito, però mi chiedono la fattura (giustamente). Non potendo aprire la partita iva, ho pensato di far figurare che io ho realizzato per loro la pagina ("creazione pagina web e successive modifiche") fornendo anche la possibilità di modificarla gratuitamente durante tutto l'anno (lo farei io). Alla scadenza dell'anno, vorrei che queste persone pagassero nuovamente la cifra, quantomeno a titolo di "pacchetto interventi di modifica per l'anno".
Preciso che il volume di affari è minimo: si parla di massimo 15 ditte piccole.
Secondo voi come posso regolarizzare il tutto, senza incorrere in problemi di "attività professionale" (che necessariamente richiede la partita iva)?Grazie a tutti coloro che rispoderanno.
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Salve,
deve scindere le 2 problematiche.
Per quanto riguarda il rapporto tra lei e i possibili utenti del suo portale questo può essere formalizzato attraverso una scrittura privata ovvero un accordo scritto con cui lei si impegna a dare un determinato servizio per un certo periodo di tempo ad un determinato prezzo e l'altra parte a versarLe il prezzo per questo servizio.
In tal modo il rapporto tra Lei ed il cliente è formalizzato e non è necessaria a tal fine la partita iva.La partita iva viceversa diventa necessaria per i suoi doveri fiscali verso l'erario.
Ma questa è una questione tra lei e lo stato che non produce effetti rispetto al suo cliente al quale, ovviamente, in assenza di partita iva non potrà chiedere il versamento dell'IVa.La seconda questione può essere facilmente risolta o attraverso un semplice ricevuta fiscale per prestazione occasionale (che non richiede il versamento dell'IVA) o attraverso altri mezzi che qualsiasi ragioniere potrebbe indicarLe.
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Quindi se non ho capito male posso semplicemente fare una scrittura privata in cui io mi impegno a fare tutte le modifiche alla pagina del mio cliente, pagando un prezzo che ha valore per un anno.
Inoltre la partita iva non è necessaria in quanto basta che io faccia una prestazione occasionale.
Il mio commercialista però mi ha detto che l'attività pubblicitaria è da considerarsi attività d'impresa e quindi necessariamente devo avere una partita iva, per non andare incontro a problemi.
Che puoi dirmi di questa cosa? Vorrei solo stare tranquillo.
Grazie
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per quanto attiene la questione della partita iva ovviamente per ragioni di competenza professionale Le suggerisco di seguire sempre quanto consigliatoLe dal Suo commercialista.
Dal punto di vista legale l'ordinamento permette di non versare l'IVA per tutte quelle prestazioni professionali "occasionali".
Ovviamente si può discutere sul concetto di "occasionale".
Nel Suo caso La gestione di un sito web che comunque Le fa guadagnare dei soldi difficilmente può essere considerata un?attività amatoriale. Tanto meno può essere considerata un?attività occasionale, proprio perchè un sito si sviluppa, cresce, "guadagna" giorno dopo giorno per mesi/anni. Quindi, dal momento che un soggetto si organizza per **fare impresa **(ottenere dei soldi in cambio del Suo lavoro), diventa indispensabile l?apertura della partita iva indipendentemente dagli importi che guadagni. Anche il "famoso" limite dei 5.000 euro viene spesso usato in modo improprio. Se guadagni più di 5.000 euro in un anno devi certamente avere la partita iva, ma anche se ne guadagni di meno facendo un lavoro non occasionale devi averla.Dunque, è probabile che il Suo commercialista faccia riferimento a questa concezioni di attività imprenditoriale.
Ovviamente, Lei comprenderà tutte le attività effettuate on line soffrono di una grave inadeguatezza del nostro sistema normativo che non si è evoluto di pari passo...e quindi molto spesso è tutto troppo "interpretabile".Confermo, comunque, quanto Le ho detto in precedenza ovvero che la formalizzazione del rapporto con il cliente può avvenire mediante una scrittura privata molto semplice mentre l'apertura della partita iva riguarda aspetti meramente fiscali che non agiscono sul suo rapporto con il cliente.
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L'attività che si propone di fare, come giustamente suggeritole dal suo commercialista, non può essere inquadrata come occasionale. Da qui deriva la necessità di aprire la partita iva con tutte le conseguenze che le saranno state prospettate. Saluti
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Vi ringrazio entrambi, Avv. Luciano e Studio Commercialista.
Vorrei sapere però, visto che l'attività che svolgerò sarà nuova, e quindi soggetta a notevoli rischi, se il settore di lavoro può essere assoggettato al regime dei minimi. Ho visto col mio commercialista che la forma di partita iva più conveniente sarebbe questa, ma so essere adatta solo per attività professionali e non imprenditoriali. Potete dirmi qualcosa in merito?
Grazie
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Il regime dei minimi non può essere adottato per una società ma è utilizzabile sia per le ditte individuali sia per i professionisti, quindi la risposta è positiva. Andrebbe confrontato nel caso concreto con il regime cd. del forfettino per vedere quale sia più convenienete. Saluti
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Si ma infatti io vorrei aprire ditta individuale, a mio nome.
Può spiegarmi brevemente le differenze tra regime dei minimi e regime del forfettino?
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Entrambi sono seggetti ad un imposta sostitutiva dell'irpef, i mnimi al 20% mentre il forfettino al 10. quest'ultimo però non esime dal versare l'irap e si è soggetti ai famigerati studi di settore. inoltre il forfettino può essere adottato solo per i primi tre anni di attività e si apre una posizione iva mentre per i minimi no, quindi nelle fatture sull'importo del bene/servizio nei minimi non si applica l'iva e quella pagata sugli acquisti diventa un costo. Sul forum troverà tonnellate di informazion a proposito per approfondire la conoscenza dei due regimi. Se avrà ancora dei dubbi mi contatti pure. Saluti
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La ringrazio, è stato gentile.
Parlerò col mio commercialista e deciderò il da farsi, anche se credo che il più conveniente, nel mio caso, sia il regime dei minimi.
A presto.