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diritto alle cure mediche
Un giudice tutelare dispone in un proprio decreto che la beneficiaria che gode dell'amministratore di sostegno non debba essere informata di cure alternativa da un figlio che va a fargli visita e che non puo' neppure proporre ricoveri alternativi di degenza rispetto a quelli domestici per la riabilitazione. Di questo il foglio non ne puo' parlare neppure con il proprio padre in presenza della madre. E' legittimo o viola principi costituzionali ? Cosa incorre il Giudice Tutelare se è palesemente iniqua tale disposizione ?
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Impossibile rispondere ad un quesito del genere senza aver letto e capito gli antefatti.
Se il Giudice ha emesso un simile provvedimento, ci devono essere indubbiamente ragioni da cautela che impongono il rispetto delle regole imposte.
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L'amministratore di sostegno senza motivazione valida si opponeva alle visite alla beneficiaria di un fratello. Questo fratello informava il Giudice Tutelare richiedendo che nelle visite alla priopria madre non fossero presenti nel domicilio altri familiari. In accoglimento alla richiesta il gIUDICE ha emanato un decreto che consentiva visite in tre giorni della settimana e condizionava queste visite impedendo che il figlio parlasse alla propria madre di cure riabilitative presso centri di alta specializzazione. Il tutto nasceva dal fatto che il figlio richiedeva l'istituto dell'amministratore di sostegno per la propria madre a seguito di divergenze familiari in merito alle cure riabilitative. Infatti tutti i figli erano daccordo fino al giorno prima delle dimissioni del ricovero presso un centro riabilitativo mentre il giorno successivo due figli senza informarne gli altri facevano dimettere la propria madre a casa propria. Tutto questo prima della nomina dell'amministraztore di sostegno.
Non esiste quindi una necessità reale che la madre non sappia di cure diverse poiche in una successiva perizia fatto dopo il decreto del G.T. lo stesso Giudice richiedeva di conoscere le condizioni di salute della beneficiaria e l'eventuale trasferimento in cliniche specializzate. Il perito RISPONDEVA che a parità di risultato era preferibile l'ambiente domestico rispetto ad un centro specializzato . ATTENZIONE a parità di risultato ma questo risultato si può sapere a posteriori magari quanto la malattia è degenerata. Per capirci la madre è stata colpita da ictus con perdita della parola, sappiamo che invece esistono centri di eccellenza con macchinari specifici LOKOMAT che avrebbero potuto risolvere in parte il problema, con queste macchine è stato curato BOSSI ! ma poi perchè non si deve sapere se esistono cure migliori ? La madre è viva e questo significa che poteva fruire di una quaklità di vita migliore.