• User Newbie

    La Banca chiede di aggiornare i miei dati sensibili

    Di recente una banca, tramite il mio socio di maggioranza, si è messa in contatto con me per poter aggiornare i miei dati anagrafici e sensibili, dati che non ha mai avuto il permesso di trattare.
    La richiesta prevede anche un mio accesso presso l'istituto per firmare la liberatoria sulla privacy.
    La questione riguarda un finanziamento societario acceso nel 2006 che ho sottoscritto assieme al presidente del consiglio di amministrazione di allora.
    Nel 2009, a causa della crisi, mi dimetto dal consiglio di amministrazione e cambio lavoro.
    Le dimissioni vengono accettate di buon grado ma sono obbligato a restare socio in quanto nessuno è interessato ad acquistare la mie quote.
    Con l'occasione mi faccio consegnare tutta la documentazione relativa al finanziamento del 2006 e scopro di essere fideiussore "omnibus" per un valore di 500.000,00 Euro a fronte di un prestito 105.000,00 Euro che "dovrebbe" essere estinto nel 2013.

    Quali sono i miei obblighi nei confronti di chi non ha avuto autorizzazione a trattare i miei dati sensibili ?
    Cosa succede se mi rifiuto di rilasciare la liberatoria ?
    Ci sono gli estremi per dichiarare non valido il documento del 2006 ?

    Grazie per l'attenzione.
    Franco Padova


  • User

    @Franco_Padova said:

    Quali sono i miei obblighi nei confronti di chi non ha avuto autorizzazione a trattare i miei dati sensibili ?
    NESSUNO.
    [/QUOTE]
    Cosa succede se mi rifiuto di rilasciare la liberatoria ?[/QUOTE]
    La banca è legittimata a richiederti la restituzione immediata del fido.
    [/QUOTE]
    Ci sono gli estremi per dichiarare non valido il documento del 2006 ?
    [/QUOTE]
    No.
    Si tratta di una semplice richiesta di aggiornamento dati, senza la quale la tua posizione non può essere elaboratta dal personale preposto, ergo tu rischi di non esistere più per la banca e quindi di vedere decaduti i titoli per cui ti è stato concesso un fido.
    Consiglio: vatti ad informare di Corsa.
    Ciao.


  • User Newbie

    Zwack ti ringrazio molto per le precise risposte.

    Nell'ipotesi che mi rifiutassi di dare il consenso al trattamento, per la banca io non dovrei "più esistere" e quindi ... verrebbe annullato il finanziamento ... e quindi chiesto il rientro per la parte residua del prestito.

    La richiesta di rientro verrebbe fatta in primo luogo alla società ?
    e successivamente, in caso di morosità della prima, direttamente ai fideiussori me compreso ?

    Esiste la possibilità auspicata di non risultare fideiussore con i miei beni personali e pertanto riuscire a liberarmi dal "ricatto" (per via della fideiussione) a cui sono sottoposto dai soci ?
    I quali, nel frattempo, hanno deliberato un aumento di capitale con l'obiettivo di farmi fuori.

    O devo in ogni caso correre in banca ?

    Grazie per l'attenzione.

    Alberto.


  • User

    Ciao, trattandosi di una fidejussione omnibus, normalmente in "prima chiamata" viene interpellata la società e subito dopo (in caso di inadempienza di questa) i fidejussori che rispondono con Beni e/o mezzi propri alle richieste della banca ed in misura paritaria (non proporzionale alle quote detenute). Quindi se il debito è 10 ed i garanti 4, ognuno di essi risponderà in PROPRIO di 2,5 alla banca sino a sua totale concorrenza, che è un modo elegante di dire che se uno dei quattro muore o non ha mezzi e/o beni visibili, spetta agli tre provvedere al saldo della sua quota e così via.
    Chiedi ai tuoi soci come intendono (e se intendono farlo) liberarti da questo obbligo, tenendo conto che una semplice liberatoria da parte loro non ha valore nei confronti della banca.
    ciao.