• User

    La ringrazio; ma non potrei lavorare con ritenuta d'acconto? gli introiti legati ai banner sono una piccolissima parte, più che altro guadagno con gli articoli che mi vengono commissionati. Al limite potrei anche eliminare gli Adsense e far figurare il resto come prestazione occasionale?


  • Super User

    Intuisco perfettamente che l'obiettivo è quello di cercare di contenere le spese, io ho prospettato la soluzione per essere in regola con il fisco.
    Ciò che lei ipotizza, ossia il "lavorare" con ritenuta d'acconto, presuppone il carattere della occasionalità della prestazione, ossia la stessa non deve essere costantemente ritenuta del tempo.

    Per il fisco, purtroppo, l'esposizione di un banner quotidianamente su una pagina web non è considerabile una "prestazione"occasionale.

    Che poi tanti non abbiano partita iva per tale genere d'attività è un conto, ma è bene sapere che operano NON rispettando le attuali norme fiscali e previdenziali.


  • User Attivo

    Insomma, ho letto tutti i topic a rigaurdo, ma alla fine non si cava un ragno dal buco: uno che guadagna mille euro l'anno tra adsense e altre prestazioni come fa ad aprire partita iva e pagare 3000 euro l'anno??? Cosa va fatto? Esiste una risposta chiara ed esaustiva? 🙂


  • User Attivo

    Cosa vada fatto è già stato detto con competenza da studionicola. Che non ci sia la convenienza economica non muta i termini della questione. saluti


  • User Attivo

    Non penso sia questione di convenienza, ma di non senso! 🙂 Ma forse esistono delle estensioni particolari che permettono di rislvere il problema..


  • ModSenior

    Penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che sarebbe auspicabile che il legislatore introducesse una normativa più flessibile per permettere il regolare svolgimento di alcune attività commerciali minori in modo che il pagamento degli oneri previdenziali sia proporzionale ai guadagni effettivamente conseguiti.

    Tuttavia, e mi rivolgo sia a artemary sia a scheggia, provate a ribaltare la prospettiva.
    Perché voi non dovreste riuscire ad avviare un'attività commerciale in grado di coprire i costi fissi necessari?
    I circa 3.000 Euro (che comunque non si pagano subito e in anticipo) non rappresentano il grosso delle spese che un'attività deve sostenere. Ci sono altri costi di cui vi dovete preoccupare oltre ai "costi" per il mantenimento di voi stessi e della vostra famiglia.

    Provate a preparare un piccolo business plan, anche chiedendo consigli ed aiuti qui sul forum gt, questo non per spaventarvi per tutti i costi che vengono fuori ma per motivarvi a pianificare la realizzazione di un buon prodotto che sarà gradito dal mercato, organizzare una buona strategia di marketing per promuoverlo, preparare un'efficace piano di vendita in modo da coprire i costi e iniziare a guadagnare il prima possibile.

    Rimane il rischio, ma quello non si può togliere perché fa parte di fare impresa, infatti si chiama "rischio d'impresa".
    Spero di essere riuscito a motivarvi, perché nessun altro fine era implicito nelle mie parole.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Con la tua affermazione "I circa 3.000 Euro (che comunque non si pagano subito e in anticipo)" mi hai rincuorato! Significa forse che non è necessario dichiarare subito tutto, ma lo si puòfare dopo la fase di step up?


  • ModSenior

    Rincuorata per così poco? Sono ben contento, era lo scopo.

    L'Inps si paga in quattro rate trimestrali ma gli esperti sapranno essere più precisi di me indicando eventualmente i periodi in cui si devono versare le rate e le eccezioni (ad esempio se non erro se sei già dipendente a tempo indeterminato).
    Solo un paio di precisazioni però: non è un qualcosa che dichiari, fermo restando che tutti i redditi vanno dichiarati.
    L'importo di circa 3.000 Euro di cui stiamo parlando sono i contributi "minimi" per l'assistenza previdenziale che si pagano al di là del reddito dichiarato.
    Per completezza poi, se la tua attività come ci auguriamo tutti produce del reddito, devi sommare ulteriori contributi, quelli si calcolati in percentuale in base al reddito.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Eh no, nessun contratto a tempo indeterminato. Immaginavo fosse tutto riferito al regime dei minimi... forse la domanda che sto per fare può sembrare sciocca, ma sono convinta che se la fanno in tanti: dal momento in cui "inizio", con un forum o con un blog, quando dovrei iniziare a pensare di rivolgermi a qualcuno per regolamentare la mia situazione, dal momento in cui guadagno 2 cent al giorno grazie ad adsense o quando poi, (se) ne guadagno 20 euro?


  • ModSenior

    Purtroppo no, occorre essere in regola nel momento in cui si inizia l'attività e non al momento in cui si percepiscono i guadagni.

    Si può però aprire un sito o un blog senza esercitare nessun attività d'impresa, quindi niente sponsor, banner, pay per click, e/o altra forma di guadagno (neanche teorica e nemmeno sotto altre forme non monetarie), lavorarci su e far crescere le visite nel tempo in modo che si possa avere una buona massa critica per generare i guadagni necessari a coprire le spese minime necessarie.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Uhm però cosi dicendo tutti quelli che aprono blog con blogger ad esempio e mettono adsense evadono il fisco! Ahah fa ridere però...


  • User Attivo

    Ho letto che chi mette annunci adsense non deve pagare iva perchè ci pensa google, solo che sto riuscendo a trovare il link per segnalarvelo!


  • ModSenior