• User

    Penso che si debba valutare caso per caso in base alla natura del committente. Se il committente è persona fisica, allora non vi è obbligo di operare ritenute a titolo di acconto...così come non vi è obbligo di addebitare l'IVA al 20% (che Lei comunque non potrebbe addebitare): Lei emetterebbe una fattura di €1.000,00 nuda e cruda sulla quale, nel Giugno dell'anno successivo, pagherà un'imposta sostitutiva del 20%.

    Se io fossi committente titolare di P.IVA, onestamente sceglierei il CASO C (non potendo scegliere il CASO B riservato alle sole persone fisiche)...e lo sceglierei anche se fossi io stesso contribuente minimo poichè quei €166,67 di IVA del CASO C mi confluirebbero a costo, per un costo complessivo deducibile di €1.000,00 (fatte salve le percentuali di detrazione in base alla tipologia di bene e/o servizio acquistato).

    Distinti saluti.


  • User

    Non mi è chiaro perchè un committente con P.IVA non potrebbe scegliere il caso B.


  • User

    Mi sono informato e sembra che funzioni così:

    Se viene emessa una fattura in regime ordinario:
    1000 + iva

    Se viene emessa una fattura nel regime dei minimi:
    1000
    Il committente non potrà scaricare l'iva ma non l'ha neanche pagata.

    Semplicissimo 🙂


  • User

    Altra cosa... anche se mettessi l'Iva il committente la scaricherebbe e non gli cambia niente però verso il privato mi sembra un bel vantaggio 🙂

    Aspetto smentite o conferme.

    Ciao


  • User Attivo

    Io, come ditta individuale regime dei minimi, ho sempre applicato il caso B anche in caso di ditte come committenti...sicuri che non sia giusto?


  • User

    Da quello che so io, o meglio da quello che sa il mio commercialista, per noi vale solo il caso B.
    Quindi direi che hai sempre fatturato correttamente


  • User Attivo

    ho un quesito anch'io...

    vendo prodotti elettronici, cellullari e altro

    facciamo un esempio

    prodotto xxx prezzo 220 euro

    (regime dei minimi quindi senza iva)

    Fattura emessa al cliente importo totale 220 euro.

    Il cliente risparmia piu acquistando da me il prodotto a 220 euro o acquistandolo altrove con altro regime
    esempio

    190euro+iva= 228

    Nel regime dei minimi iva non si scarica, ma scaricano intero costo.
    il cliente è svantaggiato in questo modo?


  • User

    @Grab said:

    Non mi è chiaro perchè un committente con P.IVA non potrebbe scegliere il caso B.

    Non è possibile per due semplicissimi motivi:

    1.l'art.25, c.1, DPR 600/1973 sancisce esplicitamente che i soggetti indicati nel comma 1 dell'art. 23 dello stesso decreto (tra cui rientrano anche le aziende, gli artisti ed i professionisti), che corrispondono compensi per prestazioni di lavoro autonomo, debbano operare all'atto del pagamento una ritenuta del 20% a titolo di acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta dai percipienti.
    2.diversamente da quanto accade per il REGIME DELLE NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE (ex art.13 e 14 L.388/2000), nella Legge 24 dicembre 2007, n. 244 istitutiva del regime dei minimi, non vi è espressa esclusione dall'applicazione della ritenuta d'acconto.

    Da quanto appena esposto, si deduce facilmente che nel REGIME DEI MINIMI il commissionario non subisce ritenute a titolo di acconto solo quando il suo committente non è un sostituto di imposta (come accade, dunque, per i privati cittadini)!

    Buona giornata!


  • User

    Quindi ritenuta d'acconto verso una web agency che commissiona un lavoro per poi rivenderlo e prezzo "secco" verso un privato?


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    anche io sono nei regimi dei minimi e sono ditta individuale.
    Il mio commercialista mi ha detto che non devo assolutamente effettuare la ritenuta d'acconto per nessuno dal momento che sono impresa e non libero professionista.
    Ritorniamo al discorso dell'IVA che il committente non può scaricare.

    Ho effetuato una fornitura di un PC e diverse apparecchiature di rete presso lo studio di un commercialista (non il mio...).
    Alla consegna della fattura lui mi ha fatto un pò di storie circa la sua impossibilità di scaricare l'IVA.
    Nonostante io gli avessi fatto presente che sulla fattura non c'è IVA e quindi se ci fosse stata il netto a pagare della fattura sarebbe stato + 20% lui mi ha detto che non è così perchè quando io acquisto, acquisto IVA compresa, fatturo il prezzo comprensivo di IVA perchè non posso scaricarmela dal momento che sono nei regimi dei minimi ma non la può scaricare nemmeno lui, quindi ci perdo sia io che lui.
    Mi ha proposto di far fatturare i componenti direttamente a lui dal mio fornitore ed il lavoro di manodopera glielo fatturo io, andandoci a perdere solo l'IVA sul mio lavoro.
    Non mi sembra molto bello questo perchè essendo io un commerciante come voi tutti, è normale andare ad effettuare un ricarico (anche minimo) sui componenti, cosa non possibile se facessi fatturare i componenti direttamente ai miei committenti, e poi cosa dovrei fare, chiedere le intestazioni dei miei committenti per poter far emettere fattura dai miei fornitori direttamente a loro?!?! NAAA
    Questa, dopo una ventina di fatture ad enti pubblici e possessori di partita IVA, è la prima su cui ricevo "lamentele" e la mia preoccupazione è che in futuro potrei riceverne altre di committenti che si troveranno nell'impossibilità di scaricare IVA.
    Tra l'altro un'altra mia preoccupazione è quella che i committenti che hanno ricevuto già le mie precedenti fatture non mi abbiano fatto storie perchè non si sono ancora resi conto di non poter scaricare IVA!
    Per favore toglietemi questi dubbi atroci perchè in futuro a questo punto potrei non ricevere più richieste da parte di nessun committente visto che non potrebbero scaricarsi l'IVA!:bho:
    Grazie.


  • User Attivo

    Innanzitutto è corretto emettere fattura senza ritenuta d'acconto in caso di impresa e non di lavoratore autonomo, distinzione che non era emersa nella discussione.

    Per quanto riguarda la questione dei minimi dalle cui fatture non si può scaricare l'Iva, mi sembra un timore un pò eccessivo.
    Sicuramente il cliente-commercialista, che per mestiere sa il fatto suo, ha avuto convenienza ad importi un simile comportamente fiscale (ovviamente elusivo).
    Considera però il rovescio della medaglia, e cioè che in caso di uscita dal regime dei minimi sulla fattura del lavoro al commercialista avresti dovuto applicare il 20% di Iva anche nel caso in cui fosse stato un cliente privato che non può scaricarsi l'Iva. Quindi probabilmente la piccola "sconvenienza" che si ha in caso di cliente con partita Iva si compensa con la convenienza per il cliente privato.