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- s.o.s......co.co.pro o partita iva???
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s.o.s......co.co.pro o partita iva???
Salve a tutti: vi spiego brevemente la mia situazione..ho già preso contatti con il commercialista, ma volevo farmi prima una mia idea dato che sono ignorantissima in materia!!!!!!!!!!!
Mi è stato offerto di collaborare con una cooperativa che gestisce servizi pedagogici con due possibili ipotesi di contratto:
1.co.co.pro
2. libera professione (la mia è una professione senza cassa, quindi va in gestione separata)
Partirei con un compenso annuale di circa 15.000 euro lordi, anche se in corso d?anno la cooperativa potrebbe decidere di affidarmi ulteriori incarichi e quindi il fatturato aumenterebbe (oltre alla possibilità di esercitare la libera professione di consulente con privati ? ma è ancora una cosa moltoooooooooo ipotetica). Quindi in questo senso il co.co.pro sarebbe fortemente limitante avendo un monte ore/compenso predefinito ? si potrebbe aggirare il problema con una notula, ma sempre nei limiti dei 5000 euro.
In verità con il co.co.pro il problema si porrebbe già da subito, perché il monte ore settembre-dicembre 2010 sarà diverso da quello gennaio-giugno 2011?quindi dovrebbero farmi due contratti uno fino a dicembre e uno successivo.
Ora vorrei capire quanto guadagnerei al netto se decidessi di fare il co.co.pro o invece se decidessi di aprire partita iva (considerando che a parte le spese telefoniche e del carburante non avrò un gran che da scalare)
?e(vi prego resistete!!! Lo so che sono un po? prolissa) soprattutto quale partita iva potrebbe essere più conveniente :
1.ordinaria (ho 3 bimbi al momento a carico di mio marito al 100% ? converrebbe metterli a carico mio???mio marito da dipendente oltre agli sgravi percepisce anche gli assegni)
2.regime dei minimi
3. regime agevolato per le nuove iniziative economiche (considerando che se l'aprissi adesso mi sarei bruciata un anno!..quindi sarebbe meglio aspettare gennaio 2011)Vorrei provare a fare qualche simulazione seppur grossolana ? come faccio???
Grazieeeeeeeeeee!
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Regime dei minimi, anche per la possibilità di dedurre dal reddito i contributi Inps, cosa che non è possibile nel regime delle nuove iniziative. Considera una tassazione di circa il 40% tra imposte e inps (la gestione separata ha una aliquota contributiva del 26,72%).
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Fino a 30.000 euro di fatturato, sicuramente i minimi.
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Quoto Lulu.
Al regime ordinario non ci pensare nemmeno! se (come immagino) non hai dipendenti e ricavi superiori a 30000 euro l'anno e non hai intenzione di acquistare cespiti per un valore superiore a 15000 euro il regime dei minimi è quello che ci vuole:
contabilità inesistente;
no dichiarazione iva;
no dichiarazione irap;
prospetto supersemplificato per la dichiarazione dei redditi e applicazione di imposta sotitutiva del 20% sul reddito netto.
Ciao!:)