• User

    Grazie infinite avvocato 😄
    Ora mi è tutto più chiaro.


  • User Newbie

    Salve, mi chiedo se la registrazione di un dominio che in genere si fa su Aruba.it o su Register.it è paragonabile alla registrazione di un marchio. Inoltre, a vostro parere, è opportuno registrare un dominio oltre che sui siti sopra citati anche attraverso le procedure simili a quelle adottate per la registrazione di un marchio? Mi sapete dare un parere? Grazie mille Paolo


  • User Attivo

    Un dominio e un marchio sono due cose fondamentalmente diverse.
    Quando acquisti un dominio puoi farlo se questo è disponibile, ma prescinde dalla registrazione del marchio.
    Nel nostro paese chi è titolare dei diritti di marchio può fare richiesta di riassegnazione di un dominio che sfrutti palesemente quel marchio, se questo è stato registrato prima del dominio.

    Per farti un esempio, se nel 2009 è stato registrato il marchio "x", attivo nel commercio di scarpe, io nel 2010 posso acquistare il dominio scarpex.it, se questo è disponibile, ma volendo la società x può fare "ricorso" e scarpex.it può essere riassegnato a loro. Ovviamente se sei un rivenditore delle scarpe x, la società non ha alcun interesse a rilevare il dominio (e non so neanche se può farlo, ma credo di si).

    La situazione è un po' più complicata di così, ma ho cercato di semplificare, comunque in rete ci sono molti approfondimenti sul tema.

    In pratica, se tu sei titolare del marchio, per toglierti ogni problema basta che acquisti il dominio e stai attento a non farlo scadere. Se poi per qualche motivo dovesse scadere e qualcuno lo acquista puoi sempre avviare le procedure per riprenderti il dominio, laddove ci siano gli estremi.

    Fintanto che paghi la registrazione del dominio e viene riconfermato (per i .it c'è un vero e proprio registro, gestito dal cern), questo è registrato a tuo nome e nessuno può rubartelo.


  • Super User

    Aggiungo che la regostrazione di un marchio, a differenza del dominio, è decisamente molto costosa. 😉


  • User Attivo

    @bsaett said:

    Aggiungo che la regostrazione di un marchio, a differenza del dominio, è decisamente molto costosa. 😉

    e lunga... 🙂


  • User

    Salve, ricollegandomi alla domanda iniziale, volevo chiedervi un'informazione: se si invia a se stessi una e-mail certificata con in allegato un archivio contenente una copia del sorgente completo del sito (quindi con immagini e view) questa e-mail può valere come prova di paternità dei contenuti del sito? Qualcuno l'ha mai fatto?

    Grazie
    Samira


  • User Attivo

    Ciao Samira,

    questa domanda era venuta anche a me.
    Ti direi di sì, che l'email certificata è valida; in altre sedi ho partecipato a una discussione su come tutelare una qualunque opera d'ingegno (esempio più semplice, un libro o una canzone).

    Per determinare l'appartenenza dell'opera si suggeriva, in alternativa al depositarlo preso la SIAE, di inviare a sé stessi una raccomandata sigillata contenente una copia dell'opera.

    Se si fosse determinata la necessità di provare la paternità dell'opera sarebbe bastato dissigillare il plico nella sede apposita.

    Secondo questo principio ti direi che la tua idea della posta certificata (che ha identico valore della raccomandata, se inviata ad un altro indirizzo di posta certificata) è valida allo stesso modo.

    Vorrei precisare però che non sono un legale e che questa è una mia interpretazione, se è una questione davvero importante ti suggerirei di chiedere a un avvocato o aspettare che ti risponda qui 🙂


  • User

    Ciao, intanto grazie per avermi risposto.

    Riguardo l'idea del plico da spedire, io mi chiedo: ma se poi sono costretta ad aprirlo in una certa circostanza, poi come lo sfrutto nel futuro? :mmm:

    Andare ogni tanto al comune a protocollare tutto nemmeno mi sembra comodo.

    Quindi per ora mi sono autoconvinta e ti confermo che sto andando avanti spedendo e-mail a me stessa; a mio avviso è la soluzione più semplice... e sicuramente certificata.

    Buon lavoro,
    Samira


  • User Attivo

    @Samira75 said:

    Riguardo l'idea del plico da spedire, io mi chiedo: ma se poi sono costretta ad aprirlo in una certa circostanza, poi come lo sfrutto nel futuro? :mmm:

    Ci avevo pensato anch'io...

    Il fatto è che se dovessi aprirlo per comprovare la paternità di qualcosa lo faresti davanti a un notaio, e a quel punto sarebbero gli atti da lui stipulati in seguito a questa azione a sostituire il pacco timbrato dalle poste.

    Di certo comunque una raccomandata elettronica, per quanto possibile, è più semplice e rapida 🙂


  • User

    Il mio sito web ospitato in un dominio .com a me registrato, è stato copiato in questi giorni e non avevo mai provveduto ad inviarmi raccomandate od email della sorgente perchè ero alle prime armi e ignoravo il rischio del furto dei contenuti (pensavo che la semplice dicitura di copyright in calce in fondo ad ogni pagina e la licenza creative commons fossero sufficenti a tenere lontani eventuali ladri... :x).
    Posso inviarmi ora la raccomandata anche se il contenuto è gia' stato copiato nei giorni scorsi da un blogger che ha fatto copia e incolla di tutti i miei testi e della struttura? Possiedo diversi file di back up del mio sito web, e varie copie prova salvate con grafiche diverse, risalenti a diversi mesi fa', i back up sono stati fatti con il programma website x5 per la creazione dei siti web, le date riportate nei file potrebbero avere valenza giuridica o fa' fede la data della raccomandata?
    E in ogni caso, se sono costretta a denunciare il truffatore e oggi stesso mi invio la raccomandata con la prova, se lui non fa' la stessa cosa o la fa' dopo di me, ho speranze di vedermi attribuita la titolarita' dei contenuti? Cioè posso tutelarmi semplicemente inviandomi subito una raccomandata o l'email certificata nella speranza che non lo faccia lui prima di me?


  • Super User

    Ciao Sonyetta,

    ci sono moltissimi modi per provare la paternità di un opera originale. Nel caso decidessi di citare in giudizio coloro che ti hanno copiato il sito (verifica prima con un legale se ci sono gli estremi), potrebbero valere come prova i log dell'hosting, dove risulta da quanto hai quel sito online.