• User Newbie

    Querela per lesioni colpose

    Nel mese di marzo ho avuto un incidente d'auto con danni limitatissimi (piccola abbrasione al paraurti).
    Come, spesso, succede in questi incidenti entrambi sostenevamo di avere "ragione" e pertanto non abbiamo sottoscritto il CID, preciso che all'incidente hanno assistito alcuni passanti a cui ho chiesto eventuale testimonianza dell'accaduto, dopodichè mi sono allontanato.
    Visto l'esiguo danno alla mia vettura non ho immediatamente denunciato l'accaduto all'assicurazione.
    Dopo qualche giorno mi arriva, attraverso la mia assicurazione, comunicazione di una richiesta di risarcimento danni da altra compagnia di assicurazione.
    A questo punto ho presentato la mia denuncia di sinistro specificando i fatti e presentando i nominativi con residenze di due testimoni ed una dichiarazione testimoniale di un altro testimone.
    Dopo qualche giorno dalla perizia del danno mi arriva un assegno della mia assicurazione come risarcimenmto completo del danno (300 euro).
    Pensavo che tutto fosse risolto, invece dopo circa due mese mi arriva una convocazione telefonica dal Commissariato di P.S. polizia per l'elezione di domicilio in quanto l'altro conducente aveva presentato querela per lesioni colpose (art. 590 CP).
    Durante l'interogatorio al Commissariato di PS mi sono riservato la nomina di un difensore ed ho richiesto una copia o la lettura della querela ma mi è stata negata perchè, come riferito dall'agente, la richiesta deve essere formulata alla Procura della Repubblica.
    A questo punto devo rivolgerVi alcune domande:
    Dopo quanto tempo posso richiedere una copia della querela?
    Posso fare a mia volta una contro querela, e quanto tempo ho a disposizione?
    Se posso fare una contro querela quale motivazione mi consigliate?
    Secondo la Vostra esperienza a cosa vado incontro?

    Sono preoccupato pur sapendo di non avere fatto nulla perciò Vi prego di darmi dei suggerimenti.

    Grazie


  • User Newbie

    Non mi date troppi consigli altrimenti mi confondo.
    Grazie


  • User Newbie

    Dato che mi è successa la stessa cosa rinnovo questo post....
    qualcuno sa rispondere?
    Le mie perplessità sono le seguenti:
    L'articolo 590 cp dice "Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito....." come posso avere colpa penale se l'assicurazione (parte civile) mi ha dato ragione??
    La controparte mi ha mandato copia della querela e del referto medico... ma è corretto? (meglio per me, ma ho letto che dovrebbero essere secretati per le indagini e da richiedere alla procura)


  • Super User

    ciao lupogrig, ti dice bene che ci sono io!

    Ahahhaha ti hanno mandato per posta la querela, se io fossi in te metterei giù due righe al magistrato perché ... SI, una volta proposta querela le indagini sono segretate in base all'entità della disputa ed è il PM a deciderlo.
    Quindi spedirti per posta querela e referto medico risulterà una violazione imputabile al querelante ed un vizio che potrebbe scoprire il querelante a conseguenze, visto che mostrare una querela, magari per ottenere subito i soldi è una minaccia di portare a conseguenze ulteriori il fatto, finalizzata all'estorsione.

    Detto questo ti dico che l'utente in precedenza ha sbagliato TUTTO.
    Primo l'incidente va denunciato subito.
    Secondo bisogna fare le foto e filmati, i testimoni spesso si danno alla macchia o non ricordano.
    Terzo quando un comando di polizia vi chiama per l'elezione a domicilio voi dovete dire solo due cose, dove dociliate e che volete essere sentiti direttamente dal PM, e non da loro. Quando e se il PM vorrà sentirvi, avrete sia un interrogatorio con la giusta tutela legale, sia l'entità del procedimento che scaturirà palese dalle sue domande. Se il pm non vi convocherà mai, la querela perde di valore, insieme alle pretese, visto che il pm prima di convocarvi un minimo di indagini le deve fare.


  • User Newbie

    grazie per la risposta lokken

    io non ho mai fatto incidenti in 20 anni di patente.. e pensavo forse ingenuamente che le assicurazioni mettessero la parola fine alle dispute sugli incidenti.. una volta stabilito di chi fosse la responsabilita...sbagliando
    comunque il caso dell'utente precedente è quasi identico al mio... anche a me hanno pagato
    mi consigli di mettere giu due righe al magistrato... ma io non ho idea di chi sia questo magistrato a cui scrivere... la querela che mi hanno spedito è indirizzata alla procura della repubblica e vi è impresso il timbro del commissariato dove è stata presentata..
    e non ho nemmeno idea di cosa scrivere...
    nella querela c'è scritto che non c'erano testimoni, che chiede la mia condanna alla pena di legge, che si oppone al decreto di condanna riservandosi la costituzione di parte civile per il risarcimento del danno subito.


  • Super User

    Due righe al magistrato significa principalmente 2 cose:

    1 opti per l'esposto, lo consegni a Polizia o Carabinieri, dovrai scrivere io lupo, nato a .... residente in ... ecc... espongo quanto segue, il giorno tot mi è giunta una lettera recante la suddetta querela ecc.... in virtù del fatto che dal momento di proposizione la querela deve risultare ai soli atti del tribunale adito e non essere trasmessa, metto questi fatti alla conoscenza della s.i.v. Suddetto fatto potrebbe costituire reato perchè mi ha intimidito ..ecc...

    2 fai una vera e propria querela, con istanza di punizione sul fatto.

    Qui è un reato punito d'ufficio che solo in modo secondario danneggia la tua persona (se ti ha intimidito o messo in condizione di non dormire la notte), quindi male che va l'esposto può mettere la forza pubblica a conoscenza del fatto e magari un domani lo potrai tirare fuori.

    Lui ha chiesto nei tuoi confronti la condanna, quindi se fossi in te un minimo di tutela legale la prenderei, visto che è un atto intimidatorio.
    Senza testimoni né prove sarà al 90% archiviato, quindi se te la giochi bene potresti far condannare il querelante per calunnia e diffamazione ed ottenere persino risarcimento.

    Sempre ammesso che sia un documento VERO, se è un falso scattano anche altre pene.


  • User Newbie

    @Lokken said:

    ciao lupogrig, ti dice bene che ci sono io!
    Detto questo ti dico che l'utente in precedenza ha sbagliato TUTTO.
    Primo l'incidente va denunciato subito.
    Secondo bisogna fare le foto e filmati, i testimoni spesso si danno alla macchia o non ricordano.
    Terzo quando un comando di polizia vi chiama per l'elezione a domicilio voi dovete dire solo due cose, dove dociliate e che volete essere sentiti direttamente dal PM, e non da loro. Quando e se il PM vorrà sentirvi, avrete sia un interrogatorio con la giusta tutela legale, sia l'entità del procedimento che scaturirà palese dalle sue domande. Se il pm non vi convocherà mai, la querela perde di valore, insieme alle pretese, visto che il pm prima di convocarvi un minimo di indagini le deve fare.

    Finalmente dopo quattro anni qualcuno risponde, detto questo, non penso di aver sbagliato tutto, io non ho denunciato subito l'incidente perchè i danni erano irrisori, cumunque l'assicurazione mi ha dato ragione e mi ha risarcito il piccolo danno.
    Ovviamente avevo fatto le foto e quando sono stato convocato dal comando di polizia ho domiciliato prima al mio indirizzo poi ho nominato l'avvocato.
    Nonostante ciò per l'omissione di soccorso non sono mai stato sentito dal PM, anzi ho ricevuto 07/07/2011 un decreto di condanna con la seguente motivazione "........non essendo allo stato le dichiarazioni allegate alla memoria difensiva - acquisita senza le formalità ex art. 391 bis e ss cpp - giuridacamente applicabibili....".
    Ovviamente ho proposto opposizione al decreto entro i termini ho sostituito l'avvocato(!) ed ad oggi non ho avuto altra notizia.
    Il giorno 30/03/2011 mi viene notificata una citazione a giudizio dalla procura per il reato art. 590 c.p. davanti al giudice di pace.
    La prima udienza del 02/05/2011 e stata rinviata per mancanza della controparte, la seconda 17/04/2013 e nuovamente rinviata a febbraio 2015 per mancanza della controparte, ora sono in attesa della terza a febbraio 2015.
    Il giorno 29/02/2012 mi viene notificato un atto di citazione (notificato anche alla mia assicurazione Allianz che non si è costituita) davanti al Giudice di Pace per risarcimento danni.
    Dopo numerose udienze la controparte ed il suo avvocato non si sono mai presentati e il suo avvocato non ha indicato testimoni di parte, nelle varie udienza il Giudice di Pace ha ascoltato due dei mie cinque testimoni tra cui un medico.
    L'ultima udienza 15/10/2014 si è chiusa con la presentazione, da parte del mio avvocato, delle memorie ed non essendoci la controparte il Giudice di Pace chiude il processo e sono in attesa della sentenza.
    Questa è la mia storia giudiziaria!! E poi ci domandiamo il perchè della lentezza della Magistratura.
    A voi i commenti.
    Grazie


  • User Newbie

    grazie lokken

    oggi sono andato all'assicurazione a chiedere... si sono fatti copia della querela e del certificato medico e mi hanno detto che ci pensano loro, o meglio il loro legale...e che tutto sarebbe stato a spese loro.. ma si occupano anche del penale?? secondo te è la mossa giusta?


  • Super User

    permax i tuoi problemi secondari in effetti dicono esattamente il contrario.

    Tutte queste rogne ti sono giunte soltanto per l'omessa denuncia.

    Sarebbe bastata 1 raccomandata al tribunale ed oggi il pm non avrebbe osato iniziare un procedimento che verrà invalidato e successivamente verrai prosciolto. Così facendo hai dato adito ad errori. E l'avvoato vorrà essere pagato.

    Lupo, l'assicurazione fa la sua parte, sai come si dice, se ti mandano una minaccia 2 righe al pm scongiurano eventuali problemi, perché in quel caso: cioè querela e contro querela, ci si trova dinnanzi alla parola di due "incensurati" e non si può procedere.


  • User Newbie

    Cioè, se ho capito bene, alla querela dovevo subito fare una contro-querela? o sbaglio.
    Questo lo doveva proporre il mio avvocato, o anche qui sbaglio?
    Comunque grazie.


  • Super User

    Sinceramente l'avvocato propone quello che ritiene opportuno, il che non è detto sia quello che è meglio fare.

    Ovviamente il tuo avvocato ha ottenuto quello che per lui è meglio: la causa.

    Una denuncia in questo caso, riportante i danni subiti e tutto quello accaduto durante l'incidente avrebbe reso vano l'operato del querelante. Come avrà pensato il procuratore, la mancanza di contraddittorio poneva il querelante in "vantaggio". Quindi ha proceduto secondo le cause omissive .. ecc.. poi vanno provate "in tribunale".
    Di suo non trova più il querelante, il che non lo legittimerà a non procedere, ma questo pm ha incentrato l'accusa sulla parola del querelante. Qui si sta giocando di incompetenze ed altarini.

    Non capisco perchè caricarsi di tutti questi problemi quando bastava una semplice dichiarazione al pm dove gli si ricorda che il querelante sta calunniando e diffamando con evidenza ed in caso di procedimento si richiederà la pena d'ufficio come da codice prevista.


  • User Newbie

    Grazie per le risposte, ma una ultima domanda:
    Ad oggi (4 anni dall'incidente) con i procedimenti in corso, cosa mi consiglia di fare?
    Aspettare le sentenze e dopo querelare per calunia, oppure.........(non lo so).


  • Super User

    Potrebbe durare molto il procedimento, sopratutto quando è fuori tempo ed il querelante non si trova.

    Ora come ora non è bene mischiare i pareri giuridici, sopratutto perchè la querela per calunnia la si può inoltrare entro 3 mesi, dopo 4 anni è bella che sfumata.

    Ora se il procedimento durerà meno di 7 anni alla fine del processo si potrà inoltrare la richiesta di punizione, con i relativi problemi di prescrizione, visto che la calunnia è avvenuta anni fa e che il processo probabilmente dovrà essere rifatto LOL
    Perchè il pm deve trovare in modo obbligatorio il querelante il quale potrebbe aver cambiato residenza, visto che il procedimento è fuori tempo massimo e no ha onere di comunicare nulla al pm. Dopo 3 anni ci sarebbe dovuta essere la sentenza di primo grado, tetto massimo "per legge". Il punto è proprio questo; i tempi, nei 7 anni, tempo della prescrizione non si arriverà al 3o grado.

    Invece con un procedimento in parallelo , se non si presentava, vedevi come la Polizia giudiziaria rincorreva il querelante e lo avrebbero trascinato in tribunale con la forza.