• Super User

    Azienda minaccia querela per discussione su forum

    Ogni tanto capita che un'azienda scriva perchè si ritiene lesa da qualcosa scritto su un forum e quindi partono richieste di non citarla proprio o addirittura di cancellazione di intere discussioni perchè ben posizionate su google.

    Di principio, e da sempre, in qualità di amministratore vigilo con attenzione ed edito/cancello le discussione che, in qualche modo, sono contrarie alla legge ed al buon gusto anzi, addirittura, esistono delle linee guida nel regolamento del forum che le scoraggiano perchè non conformi alla linea editoriale.

    Quello che però è sempre garantito è il diritto di parlare delle proprie esperienze.
    Se un utente ha avuto dei problemi con una data azienda o un prodotto, seppure non sia invitato a parlarne, può indicarlo in maniera circostanziata e sempre con la possibilità, data all'azienda, di partecipare per portare il proprio punto di vista.

    Dopo questa doverosa premessa, entro nello specifico:

    2 anni fa, un utente ben identificabile con nome e cognome, ha portato la sua esperienza con un'azienda.
    Nello specifico i prodotti erano difettosi e/o si sono rovinati dopo un minimo utilizzo.

    Allora apre una discussione per segnalare la cosa e spiega il suo problema.
    Da parte mia, lo invito a contattare direttamente l'azienda ed invito la stessa a partecipare visto che era stata chiamata in causa e anche perchè, intanto, l'utente in questione comunica sul forum che qualcuno gli aveva segnalato la discussione.

    Nonostante questo, l'azienda non interviene ed intanto il problema dell'utente viene risolto.

    La discussione rimane sul forum e, dopo un anno, interviene un altro utente che riporta anche lui dei problemi.

    Pochi giorni fa mi scrive un responsabile commerciale di questa azienda, che peraltro nemmeno si firma per esteso, e mi chiede la cancellazione del thread dicendo che hanno risolto il problema con l'utente e che questo aveva aperto la discussione ancor prima di scrivere a loro.

    Io ribadisco, come peraltro espresso pubblicamente, il loro diritto di replica sul forum al fine di chiarire la situazione.
    Loro si rifiutano di intervenire e, anche nella seconda email che mi scrivono, minacciano di rivolgersi all'avvocato.

    Premesso che l'Italia è il paese delle querele fatte ad capocchiam, e che quindi la si fa anche solo perchè si può fare, quali basi legali può avere questa azienda?
    Su cosa può appellarsi visto che non esiste diffamazione ma la stessa azienda mi ha confermato per e-mail i problemi dell'utente, problemi che ha poi risolto, e che detto utente era facilmente identificabile visto che in firma ha tanto di nome e cognome (identificazione peraltro confermata dall'azienda) e ho dato fin da subito la possibilità di intervenire e farsi quindi anche pubblicità?

    Dov'è finito il diritto dei consumatori di parlare delle proprie esperienze e dove quello di un privato di offrire la possibilità di parlarne nel rispetto della corretta informazione e della legge?

    Le ripetute minacce di denuncia se non provvedo a cancellare la discussione, oltre che antipatiche, possono essere motivo di una mia denuncia/querela?

    Grazie.


  • Con le premesse evidenziate l'azienda in questione ha gli stessi diritti che potrebbe avere ... diciamo la Ford riguardo le lettere dei lettori di "Al volante" o "Quattroruote" nella sezione delle lamentelei.
    Secondo me nessuno.
    Solo nel caso il fatto denunciato fosse fasullo potrebbero lamentarsi.
    Naturalmente la querela possono farla, è un loro diritto, come pure sarà un loro dovere pagare le spese e i danni per "lite temeraria" quando perderanno la causa.


  • Super User

    Caro cugino roditore (vedi mio avatar) 😄 io la penso esattamente come te.

    Sono una persona estremamente disponibile e cerco sempre di venire incontro alle necessità altrui, ma quando mi si cerca di intimidire mi girano le sfere.

    Addirittura sono arrivati a minacciarmi per due volte di adire le vie legali ed alla mia reiterata proposta di dargli spazio per spiegare le proprie ragioni (è anche interesse loro) mi dicono che non succederà mai, in pratica non si abbassano ad intervenire su un forum che fa 7mila e passa utenti al giorno ma poi sbraitano quando cercando su google il loro nome, la discussione vien fuori al terzo posto subito dopo loro.

    Comunque, a scanso di equivoci, ho deciso di aprire questo thread per valutare, insieme a dei legali, cosa potrebbero mai inventarsi per una querela e se ci fossero gli estremi per giocare d'anticipo visto che mi stanno davvero infastidendo con quelle minacce ed intimidazioni.

    Grazie.


  • Se ho ben capito finora hanno usato le mail, tale metodo vale come i segnali di fumo in una giornata di vento (come diceva sempre il mio amico Toposeduto, Sachem della tribù zampenere quando fumavamo nella sua tenda).
    Un problema analogo era saltato fuori per una certa ditta venditrice (per modo di dire) di prodotti informatici col il nominativo clonato da una notissima azienda di videogiochi ormai estinta.
    Si era scatenato un putiferio su vari forum ed in particolare su quello dell'Adusbef con minacca di denuncie a tutti gli enti possibili (CC, polizia, aviazione, marina, WWF ecc...) anche da fantomatici studi legali ma alla fine nulla è poi effettivamente successo, anche perchè quanto contestato all'azienda in questione era tragicamente vero.
    A questo riguardo bisogna notare che la diffamazione esiste quando si dichiara cosa falsa non quando si mette in piazza una cosa vera che non ricade nella categoria della privacy.


  • User

    C'è poco da fare, l'Italia è il paese della querela gratuita (non serve manco una marca da bollo...), quindi chiunque può tranquillamente chiedere l'intervento dell'autorità giudiziaria, per valutare la sussistenza del reato e l'eventuale esercizio dell'azione penale.

    A differenza di Quattroruote, un forum non è una testata giornalistica, quindi non si applicano le disposizioni a tutela della stampa, ovvero si può procedere al sequestro e oscuramento del thread.


  • Super User

    Ciao a tutti,

    premetto che può sussistere diffamazione anche nel momento in cui si racconta un fatto vero, cioè la diffamazione può anche dipendere dalle modalità con le quali il fatto viene raccontato, esagerando, enfatizzando, insomma calcando troppo la mano....
    Comunque, sulla base del racconto sopra indicato, non mi pare sussistano gli estremi per una condanna per diffamazione. Lo stesso fatto che l'azienda insista con semplici mail invece di passare alle vie "di fatto", mi pare significativo.


  • Super User

    Grazie Bruno.

    Si, i termini non sono stati mai enfatizzati dall'utente.
    Quello che "non scende" all'azienda è che l'utente ha scritto prima sul forum e poi li ha contattati e che la discussione sia molto visibile su google.

    Sicuramente ha sbagliato, e gliel'ho fatto notare, ma ha semplicemente chiesto aiuto per capire se fossero "normali" i problemi incontrati, problemi confermati dall'azienda che poi ha provveduto alla sostituzione.

    Da parte mia, ho invitato l'utente a spiegare come ed in quanto tempo hanno risolto, cosa che ha fatto, ed ho inserito il tag [Risolto] nel titolo del thread (così vien fuori anche in serp).

    Credo di essermi comportato correttamente.


  • Super User

    Ciao Karapoto,

    credo anche io che la gestione della cosa sia corretta.


  • User

    Mi permetto di andare lievemente OT, ma neanche tanto, visto che si tratta di un paragone con l'argomento esposto.
    Sono andato a visitare il portale aziende punto it (di dada) e mi pare che il rischio di querele sia come quello di un forum, solo che su scala davvero enorme!
    In pratica questi raccolgono i dati di tutte le aziende (senza chiedere il consenso, ma tanto si trovano sulle Pagine Gialle o simili), poi qualsiasi utente può votare, commentare (senza moderazione) e come se non bastasse aggiungere foto, quindi l'azienda perde pure il controllo della propria immagine (uno sconosciuto, magari un concorrente, può inserire una foto orrenda).
    Non oso immaginare le beghe legali che possono scaturire da portali come questo.