• Bannato User

    Fare gli articolisti... come comportarsi fiscalmente parlando?

    Salve! In attesa di parlare con il commercialista, sperando che conosca bene l'argomento, vorrei chiedervi se sapete come ci si deve comportare fiscalmente parlando, lavorando come articolisti alle dipendenze di qualcuno. Tenete conto che non ho alcun reddito. Voglio cercare di guadagnare qualche soldino per aiutare la mia famiglia... Inizialmente le entrate saranno minime, ma spero che col tempo possano aumentare. E immagino che il fisco non se ne stia semplicemente a guardare me che incasso soldi... Quindi cosa dovrei fare? Alla partita iva non ci vorrei arrivare, altrimenti a quel punto aprirei direttamente un mio blog... ma non penso di poter incassare così tanto da poter coprire quelle spese esorbitanti, e non avendo altri redditi... Anche il discorso del tesserino da pubblicista mi sembra un po' troppo complicato... Come mi consigliate di comportarmi? ^__^ Si tratterebbe di prestazione occasionale? E se sì, come dovrebbe funzionare esattamente?


  • User Attivo

    Salve raggiodiluna, puoi iniziare a lavorare a titolo di collaboratore occasionale, senza aprire partita iva ed emettendo ricevute fiscali. Se poi vedi che l'attività va bene, e te lo auguro, allora penserai ad aprire la partita iva scegliendo il regime fiscale più adeguato al tipo di attività.


  • Bannato User

    Ciao! Ti ringrazio per la risposta. ^__^ Sapresti chiarirmi un po' il concetto delle ricevute fiscali? Il limite è quello dei 5.000 euro? E quante collaborazioni sono ammesse con la stessa persona? Vorrei capire un po' di più... C'è molta confusione su questo argomento.


  • User Attivo

    Per collaborazioni occasionali si intendono:

    • rapporti di lavoro con data inferiore ai 30 giorni lavorativi con lo stesso committente nel corso di un anno solare;
    • compenso complessivo non superiore agli € 5.000,00 per lo stesso committente.

  • Bannato User

    Sì questo lo so, ma mi servirebbe qualche informazione più specifica... ^^ Vorrei capire esattamente come comportarmi... Dovrei compilare queste ricevute? Ogni quanto tempo dovrei farmi pagare dallo stesso committente per essere in regola? Ecco, intendo approfondimenti di questo genere... ^^ Purtroppo al momento non ho un commercialista a cui rivolgermi, e mi serve una mano per capire come agire nel migliore dei modi...


  • User Attivo

    Partendo dal presupposto che tu voglia poter fare questo lavoro in futuro ti consiglio di partire con ricevute o contratto di collaborazione e poi una volta raggiunta una certa soglia di reddito nonchè la soglia minima in termini di tempo e di articoli iscriverti nell'albo dei pubblicisti e aprire la partita IVA.
    E' inutile partire a priori con la partita iva senza avere le idee chiare su reddito e sul tipo di proposte che effettuerà il committente.


  • User Attivo

    Salve raggiodiluna
    non c'è un periodo specifico per emettere ricevute ed essere in regola. Puoi emettere anche una ricevuta per ogni lavoro svolto purché nell'anno solare non lavori per piu' di 30 giorni nel corso di un anno solare. La cosa migliore è emettere ricevute per una serie di articoli.


  • Bannato User

    @ClaudioL said:

    Partendo dal presupposto che tu voglia poter fare questo lavoro in futuro ti consiglio di partire con ricevute o contratto di collaborazione e poi una volta raggiunta una certa soglia di reddito nonchè la soglia minima in termini di tempo e di articoli iscriverti nell'albo dei pubblicisti e aprire la partita IVA.
    E' inutile partire a priori con la partita iva senza avere le idee chiare su reddito e sul tipo di proposte che effettuerà il committente.

    Ciao Claudio! Il contratto di collaborazione come funziona? E con le ricevute come mi devo comportare? Devo compilarle io... e poi l'originale? Lo devo dare a chi mi paga o tenerlo io? Non riesco a capire questa cosa perché nessuno lo spiega chiaramente. Riguardo all'albo dei pubblicisti, da un lato mi piacerebbe però da quello che ho letto credo che nella mia regione siano cambiati dei regolamenti, e la sede si trova a Palermo, per cui non potrei andare fino a là... Sul discorso della partita iva concordo. Da quello che sento, le mie entrate attualmente non supereranno i 5.000 euro e forse nemmeno si avvicineranno a questa cifra 😄 😄 😄 Le offerte ahimè sono molto basse, e si da la precedenza a chi offre meno. Però una persona che non ha altri redditi non può fare le gare al ribasso... 🙂 Spero di trovare qualcosa di serio e duraturo, con un ottimo compenso. ^__^


  • Bannato User

    @Siantona said:

    Salve raggiodiluna
    non c'è un periodo specifico per emettere ricevute ed essere in regola. Puoi emettere anche una ricevuta per ogni lavoro svolto purché nell'anno solare non lavori per piu' di 30 giorni nel corso di un anno solare. La cosa migliore è emettere ricevute per una serie di articoli.

    A chi dovrei dare l'originale della ricevuta per prestazione occasionale? Se dovessi tenerla io andrebbe bene, ma se dovessi spedirla come dovrei fare? Via posta? Non credo che una copia inviata via internet sia la stessa cosa... Ma inviare ogni volta via posta avrebbe un costo. 😞 Già gli incassi sono bassissimi, da quello che leggo... Riguardo al limite dei 30 giorni, invece, sarei in regola se emettessi una ricevuta al mese per 12 mesi (1 anno) alla stessa persona? E se volessi farlo settimanalmente quante ne dovrei fare al massimo? Non riesco a capire...


  • User Attivo

    Salbe Raggiodiluna
    le ricevute vanno emesse in duplice copia. L'originale va consegnato al committente e la copia la conservi tu. Se non hai modo di vedere queste persone, devi spedirgliela per posta (anche prioritaria),magari la puoi anticipare via mail o fax. La pec non ha ancora valore legale nella corrispondenza tra privati.
    Se sono 30 giorni lavorativi ed ogni ricevuta identifica un diverso lavoro che svolgi in una giornata, non puoi emettere più di 30 ricevute.