• User

    Ciao Crik, quoto tutto quanto ha ben esposto il buon Fabio che è stato molto preciso, inoltre come lui ti suggerisco di cercare in altre discussioni in cui l'argomento è stato trattato con molta accuratezza.

    Se posso aggiungere al di là dell'esperienze altrui rivolgiti ad un commercialista anche perché appunto ci sono delle nuove normative entrate in vigore (l'ultima dal 1 di aprile per la comunicazione presso il comune del commercio elettronico) da prendere in considerazione e poi il parere di un esperto è sempre consigliato.


  • User Newbie

    Continuo a non trovare la risposta alla domanda sui COSTI. :bho:
    Non ci sono dei dropshipper che mi permettano di provare il dropshipping senza partita iva e senza pagare una "tassa" ogni periodo?
    Prima di fare il passo piu lungo della gamba volevo vedere come me la cavo...(intendo prima di pagare o fare una P.IVA)


  • User

    eheh Crik la questione non è sulla "possibilità" ma sulla "fattibilità".

    Ti spiego. Io come dropshipper posso farti lavorare senza pi MA

    1. Non puoi superare i 5000€ di fatturato per l'anno in corso (e inoltre se poi le cose ti vanno bene e vuoi aprire pi non potrai godere di regimi fiscali agevolati per le nuove iniziative proprio perché hai già lavorato - si dice in ritenuta d'acconto). quindi abbiamo già 2 problemi: uno presente e uno futuro.

    2. Non potendo tu fatturare sono io dropshipper a dover fatturare ai tuoi clienti e questa cosa crea ulteriori problemi: per prima cosa il cliente si fidelizza al venditore (quindi a me e non a te) e la prossima volta farà richiesta a me per ulteriori prodotti; secondo, il dropshipper (per quanto tale) evita accuratamente di lavorare nel canale B2C perché il suo pubblico di clienti (preferisco personalmente "partner" ma è per farti capire) sono i rivenditori e se fa questo favore a te lo può potenzialmente fare a chiunque sputtanandosi letteralmente con i suoi reali interlocutori (appunto i rivenditori autorizzati) oltre che accollarsi tutte le problematiche legate al mondo del consumatore che il dropshipper proprio per natura non vuole sostenere (o meglio diciamo che vuole ridurre perché in verità proprio per fare gli interessi dei rivenditori è costretto a trovare soluzioni ottimali per il consumatore a beneficio di tutti)

    3. I tempi per affiancarti sono alti e nonostante io possa credere in te c'è bisogno di un aiuto comune che io dropshipper quantifico in "apri partita iva, regolarizza la tua posizione e poi parliamo per l'approvvigiomento e logistica e formazione e merchandising etc etc".
      Non posso accollarmi del tempo prezioso perché a me quel tempo risulta un costo.

    4)Dal punto di vista fiscale è un disastro perché per ogni tua vendita io devo fare fattura a te e al cliente. ogni transazione quindi è doppia e oltre a impegnarmi il personale amministrazione mi costa di commercialista.

    Come si dice quindi ... "tutto è possibile, ma bisogna vedere se è fattibile" e in questo caso (almeno per quel che mi riguarda come figura di dropshipper) l'esito è negativo.

    Ascolta me: fatti un business plan, consulta un commercialista e fatti fare un preventivo (gratuito non vincolante - se vai da un giovane commercialista vedrai che si farà in 4 per risolverti le questioni), poi senti un programmatore amico (tutti ce l'hanno) e vedi quanto ti costa per sito e-commerce (se vuoi già farlo) anche se esistono diversi motori gratuiti, per trovare i prodotti e gestire le spedizioni ci pensa il dropshipper ma comunque si tratta di un'attività e per questa va strategicamente analizzata in tutti i suoi punti.

    Poi se vuoi parliamo di numeri:

    apertura pi, comunicazione al comune, registrazione presso cciaa circa 500€
    Dal punto di vista fiscale dipende dal regime che il commercialista ti consiglia. se è nuova puoi scegliere le nuove iniziative che se non ricordo male ti porta a non avere spese di commercialista perché non sei tenuto a tenere i registri contabili (anche se cmq una spesa per la consulenza la devi mettere a preventivo specie se non sai molto dell'argomento) poi hai inps (non meno di 2800€ l'anno), irpef (10% sull'utile se nn mi sbaglio), irap (3.9% sull'utile) etc... però sono cifre a caso perché magari a te questo regime non va bene perché per esempio è vincolato alla fatturazione di 30mila euro annui e se vuoi vendere motoscafi sfori con un paio di vendite.

    Tutti ti stiamo dicendo che l'idea te la puoi fare leggendo qui nel forum o nel web in generale però poi devi realizzare un buon piano finanziario tu col tuo commercialista e informandoti: costi - ricavi - entrate - uscite etc etc
    Come si dice: bisogna smazzarsi! 😄
    Spero di esserti stato utile
    Luca


  • User Newbie

    Il fatto è che io sono uno studente(faccio indirizzo Economico Aziendale), mi affiancherebbe una mia amica che è ragioniere(disoccupata) e ora fa Economia e Commercio all'Università.

    Non voglio che questo diventi un vero e proprio LAVORO per nessuno dei due... Vorrei però crearmi una piccola fonte di guadagno da "studenti" diciamo...

    Per fartela breve... Le mie disponibilità liquide attuali sono quasi pari a 0... Pensavo infatti PRIMA di provare il DropShipping, vedere se ce la faccio a partire, se tutto VA BENE passerei alla Partita IVA utilizzando i soldi precedentemente guadagnati...
    Non miro a guadagnare chissà quale cifra... Per me sarebbe MOLTO anche 500 ? al mese...


  • User

    mmm...per "arrotondare" in forma temporanea allora io se fossi in te valuterei altre attività perché qui hai a che fare con la vendita di prodotti e devi poter garantire (quale venditore) di poter gestire resi, rimborsi per diversità del bene venduto, vizi, non conformità del prodotto e in ogni caso devi vendere: per far questo devi spendere molto tempo nella promozione, nella fidelizzazione dei clienti acquisiti, nel gestire i rapporti col dropshipper che diventerà giornalmente il soggetto di riferimento per ogni transazione.

    Noi come realtà dropshipper abbiamo tra i nostri rivenditori sia soggetti full time che part-time però almeno i 500€ per apertura di partita iva, registro in camera di commercio, avvio d'attività ... li hanno versati e da lì impiegano tutte le ore libere per sviluppare il proprio business che permetta loro di arrotondare (alcuni superano) il guadagno da primo lavoro.

    Pensando così alla tua situazione potresti eventualmente (visto l'avvicinarsi dell'estate) trovarti un lavoro stagionale per reperire le fonti di finanziamento utili per iniziare quest'esperienza.
    Si tratta comunque di un'attività lavorativa in proprio e se non fai bene i tuoi conti potresti trovarti sorprese amare quindi fai bene i tuoi conti.
    Un lavoro in proprio deve prima di tutto piacerti... se pensi già che sia solo un modo per fare su qualche soldo lascia perdere. Questo è un consiglio da amico!

    Good luck my friend! 😉


  • User Newbie

    E se io volessi farlo da privato LEGALMENTE, come posso fare per rientrare nei limiti?

    Arcapel accetta anche i privati...


  • User Attivo

    @LFantin said:

    mmm...per "arrotondare" in forma temporanea allora io se fossi in te valuterei altre attività...

    Come non quotare questo messaggio. Sinceramente non vedo fattibile un'idea del genere purtroppo, per quanto sia da apprezzare, per il semplice motivo che prima di arrivare a guadagnare 500? al mese (cifra ipotetica), bisogna aver investito almeno cinque volte tanto, tra; Burocrazia, Sito Web, Pubblicità e via di questo passo. Questo per avere un sito con le carte in regola. Lanciare un'attività, che sia con o senza P.IVA e spendere praticamente niente, non è ipotizzabile. Tra l'altro non essendo lui un lavoratore, dovrà versare i contributi all'INPS, come hai già detto, altra spesa non proprio ridicola per uno studente. Vengono esonerati lavoratori dipendenti, in quanto i contributi sono già trattenuti in busta paga.

    Un'idea potrebbe essere quella di cominciare a vendere su eBay, registrandosi come Venditori Professionali o pubblicando annunci occasionali, dipende da cosa si vuol vendere. Nel primo caso occorre comunque una Partita IVA, si risparmierà le spese del sito, della pubblicità e SEO in generale, ma non è garanzia di successo, senza contare che vi sono delle spese mensili da sostenere, circa 30? da donare ad eBay per il mantenimento del negozio virtuale.
    Saluti, Fabio.


  • User Attivo

    @crik91 said:

    E se io volessi farlo da privato LEGALMENTE, come posso fare per rientrare nei limiti?

    Arcapel accetta anche i privati...
    Quello del limite dei 5K euro è un mito. Non ci sono limiti ed un privato non può legalmente fare commercio ne sopra ne sotto 5000 euro. Ed è anche giusto così, aggiungo.

    Il fatto che non sia previsto il "periodo di prova" induce la gente a pianificare le attività a tavolino prima di partire che è presupposto necessario (ma non sufficiente) per creare un business profittevole.

    Qualsiasi forma di commercio, elettronico o meno, non si mette su per arrotondare. Per arrotondare si taglia il prato del vicino, si fanno lavoretti sporadici, non ci si improvvisa commercianti. Mia personalissima opinione naturalmente.


  • User

    @Tomcat said:

    [...]

    Non volevo scendere nel dettaglio ma hai perfettamente centrato quel che volevo dire io Tomcat.
    Anche Nicola è d'accordo e come credo tutti i commercianti.
    Buon lavoro a tutti e buona venerdì 🙂


  • User

    Buonasera, volevo aprire un sito internet di ecommerce per fare vendita con dropshipping, che ne dite di Aruba, è conveniente si gestisce bene...in passato ho cercato di vendere su Ebay (discreti risultati)..però poi si arriva al punto che nn diventa un lavoro occasionale e devi o aprire partita iva o levarti di mezzo (metaforicamente parlando). Un consiglio utile? da premettere che conosco molti siti che offrono tale servizio in particolar modo quelli cinesi con oggetti a basso costo (e affidabilissimi). Comunque che cosa mi consigliate?
    A proposito ho un blog con wordpress, lo posso trasformare in vendita online giacchè è un sito di semplice informazione tecnologica (non molto ricco di articoli in quanto mi sono fermato dal pubblicare altri articoli, però per avere un'idea....l'ho portato avanti)??
    Per l'appunto vorrei utilizzare già i marchi registrati .it e .com del sito blog stesso su Aruba ma nn me li dà disponibili, come posso fare? Posso mettere su Aruba già centinaia di articoli offline e poi quando a gennaio aprirò P.Iva lo pubblicherò? Chi mi da qualche consiglio?