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    nuovi Soci in Srl

    Buonasera a tutti,
    vorrei sottoporre un quesito che mi assilla da diverse settimane :

    Mi occupo di informatica da diversi anni presso una Srl, il mio titolare ha proposto a me ed un mio collega di entrare nella sua società cedendo a ciuscuno il 10% a titolo di riconoscimento fedeltà/operato etcetcetc..
    Tale società verrebbe a configurarsi come :
    Titolare 80%, io 10%, collega 10% + altri 4 dipendenti per un totale di 7 persone.

    Verremmo inquadrati come amministratori tutti e 3 (dunque con CDA) con tutti e 3 compenso da amministratore. Compenso fisso mensile + eventuali dividendi a fine anno.

    Ci chiediamo, al di là di sgravi fiscali retributivi,diarie,etcetc.. quale può essere il vantaggio ammesso che ci sia ? (tralasciando la parte morale del essere imprenditore e più motivante etcetc..)

    Avremmo alcuni timori e/o perplessità per esempio :

    • acquisendo quote sicuramente acquisiamo anche rischi, per esempio se la soc. và male ne rispondiamo per il nostro 10% ? oppure ne risponde sempre e solo l'Amministratore Delegato cioè Titolare ?
    • se per esempio (toccando ferro) un dipendente si fà male in maniera grave (in mansioni non coperte da INPS) noi ne rispondiamo ? sia civilmente che legalmente ?
    • è giusto dire in un caso come questo, messe assieme le quote mie (10%) e del collega (10%) comunque non avremo MAI potere decisionale su NULLA ?
    • ci è stato proposto un compenso pari all'attuale come dipendenti, fisso mensile+equivalente trecidesima+ eventuali dividendi a fine anno e di lasciare il TFM (per il dipendente TFR) in Azienda invece che averlo in busta tutti i mesi, è buona cosa ?
    • esiste la possibilità di delimitare le responsabilità civili e penali per noi due soci sull'atto notarie ? è legale ? e soprattuto varrà qualche cosa un domani se serve ?
    • secondo voi se alla domanda precedente non esiste soluzione, se devo avere responsabilità è guisto che percepisca di più ?
    • il Titolare potrebbe con qualche "trucco" scaricare su di noi col misero 10% della soc. , gravità legali/penali senza che noi possimo farci nulla ?
    • se un domani io volessi uscire dalla soc. il Titolare è tenuto a versarmi l'equivalente della mia quota (10%) oppure non mi spetta NULLA ? esistono cavilli legali che permettono al Titolare di fare questo ?

    Avrei altre 80 domande ma vediamo se qualcuno è così cortese a rispondermi.

    Grazie 1000.

    Rapsodia.


  • User

    In corsivo.

    @RapsodiaBS said:

    Buonasera a tutti,
    vorrei sottoporre un quesito che mi assilla da diverse settimane :

    Mi occupo di informatica da diversi anni presso una Srl, il mio titolare ha proposto a me ed un mio collega di entrare nella sua società cedendo a ciuscuno il 10% a titolo di riconoscimento fedeltà/operato etcetcetc..
    Tale società verrebbe a configurarsi come :
    Titolare 80%, io 10%, collega 10% + altri 4 dipendenti per un totale di 7 persone.

    Verremmo inquadrati come amministratori tutti e 3 (dunque con CDA) con tutti e 3 compenso da amministratore. Compenso fisso mensile + eventuali dividendi a fine anno.

    Ci chiediamo, al di là di sgravi fiscali retributivi,diarie,etcetc.. quale può essere il vantaggio ammesso che ci sia ? (tralasciando la parte morale del essere imprenditore e più motivante etcetc..)
    Gli eventuali dividendi e la possibilità di valutare sul serio l'andamento finanziario della società con bilanci etc...

    Avremmo alcuni timori e/o perplessità per esempio :

    • acquisendo quote sicuramente acquisiamo anche rischi, per esempio se la soc. và male ne rispondiamo per il nostro 10% ? oppure ne risponde sempre e solo l'Amministratore Delegato cioè Titolare ?
      essendo tutti amministratori siete tutti e tre responsabili penalmente e civilmente, mentre se entrate solo come soci rispondete solo per il capitale sociale in % alla vostra quota, quindi no penalmente.

    • se per esempio (toccando ferro) un dipendente si fà male in maniera grave (in mansioni non coperte da INPS) noi ne rispondiamo ? sia civilmente che legalmente ?
      sarebbe tutto da dimostrare

    • è giusto dire in un caso come questo, messe assieme le quote mie (10%) e del collega (10%) comunque non avremo MAI potere decisionale su NULLA ?
      di fatto lui potrebbe decidere in toto avendo la maggioranza, in quanto vale il 50%+1, ma se vi mette in società credo che voglia farvi partecipare alle decisioni.

    • ci è stato proposto un compenso pari all'attuale come dipendenti, fisso mensile+equivalente trecidesima+ eventuali dividendi a fine anno e di lasciare il TFM (per il dipendente TFR) in Azienda invece che averlo in busta tutti i mesi, è buona cosa ?
      Crescendo le responsabilità come amministratori, dovreste farvi dare un aumento, anche se piccolo, per il tfr non so dirti. poi dipende quanto vale la società e se per entrarci pagate qualcosa. Se entrate gratis già questo potrebbe essere un plus (in base al valore della società)

    • esiste la possibilità di delimitare le responsabilità civili e penali per noi due soci sull'atto notarie ? è legale ? e soprattuto varrà qualche cosa un domani se serve ?
      mio consiglio: entrate solo come soci!

    • secondo voi se alla domanda precedente non esiste soluzione, se devo avere responsabilità è guisto che percepisca di più ?

    • il Titolare potrebbe con qualche "trucco" scaricare su di noi col misero 10% della soc. , gravità legali/penali senza che noi possimo farci nulla ?

    • se un domani io volessi uscire dalla soc. il Titolare è tenuto a versarmi l'equivalente della mia quota (10%) oppure non mi spetta NULLA ? esistono cavilli legali che permettono al Titolare di fare questo ?
      Se esci dalla società puoi vendere la tua quota che sarà minimo il 10% del capitale sociale e massimo il 10% del valore reale della società, di solito sempre più alto del capitale sociale. puoi venderla a chiunque alla cifra che vuoi, gli altri soci hanno sempre il diritto di opzione a comprarla.

    Avrei altre 80 domande ma vediamo se qualcuno è così cortese a rispondermi.

    Grazie 1000.

    Rapsodia.