• User

    Affermazione tanto avventata quanto inesatta. Stando a quanto soprariportato, bisognerebbe chiudere in prigione e buttare via la chiave per almeno il 101% degli editori italiani visto che la totalità delle testate giornalistiche finanziano i propri costi fissi con la pubblicazione degli "annunci economici" e le "prestazioni particolari".

    Diverso è invece andare a fondo con la tematica legata alla pubblicazione degli annunci e in particolare a quelli effettuati online. Per farla breve, la smentita a quanto detto sopra è che esistono realtà consolidate che esercitano questa attività e sono regolarmente iscritte al tribunale e al registro delle imprese.


  • User Newbie

    e se trattasse di una persona automunita che girando per la regione si creasse una specie di portafoglio clienti,cioè le escort,occupandosi,di fotografia,fotoritocco,testo,pubblicazione e gestione annuncio,in pratica un vero e proprio mestiere....non rischierebbe nulla?


  • User

    Guarda, l'argomento è assai controverso.

    Mettiamola così: l'agente di un sito di inserzioni che vende una pagina o un sito web ad una escort, non si comporta diversamente dal farmacista che le vende i preservativi.

    Non ti posso garantire l'assenza di rischi in quanto l'attvità è *borderline oltre che non regolamentata *e le argomentazioni di cui la nostra discussione, sono soggette a interpretazione.

    Se becchi un Pubblico Ministero di una località amena che non ha praticamente nulla da fare, magari sollecitato da una denuncia giratagli dalla polizia postale, visto l'argomento trattato e il battage mediatico che sistematicamente crea (poveri noi!), potrebbe avviare una indagine, perquisizioni, sequestri di pc, telefonini oltre che costosissime intercettazioni per arrivare a che cosa: allo scoop e alla notorietà.

    Salvo poi che, una volta sputtanato (si può dire?) il webmaster e l'agente, tutto riprende come se nulla fosse, senza un provvedimento definitivo finalizzato, come accennavo nel precedente post, a regolamentare e riconoscere il settore.

    Questo è suffragabile dagli articoli che trovi in rete e dai forum specializzati nei quali si trattano questi argomenti.

    Ovviamente il tutto è diverso se chi fornisce questo tipo di pubblicità ha un legame diretto con le inserzioniste ossia trae un vantaggio personale ed economico direttamente dalla sua attività: la accompagna sul posto di lavoro, incassa, protegge, paga l'affitto e ne provvede alle necessità contro pagamento di pigione (sfruttamento).

    Per quello che riguarda il favoreggiamento è sicuramente una anomalia del nostro sistema giuridico visto che tale attività presume l'agevolazione di un reato e, fino a prova contraria, la prostituzione in Italia NON è REATO. 😮


  • Super User

    Ciao a tutti,

    premetto che rispetto il parere di tutti, e che quello che dico io potrebbe anche essere sbagliato, però ritengo che un consiglio legale debba essere completo e diretto a tutelare legalmente chi chiede il consiglio, altrimenti non ha senso.
    Detto ciò, il problema degli annunci di **escort **è abbastanza complesso, perchè una escort tecnicamente non è una **prostituta **(anche se nell'accezione popolare adesso i due termini hanno una certa contiguità). Per cui bisognerebbe già precisare meglio di cosa parliamo.
    Supponendo che parliamo di persone che esercitano attività sessuali a pagamento (quindi prostitute), il discorso si fa decisamente pericoloso per chi vuole in qualche modo supportare tale tipo di attività (tieni presente che la Cassazione ha chiarito che per avere attività sessuale non è necessario un incontro "fisico", si ha anche tramite web (una si mostra che si tocca, ecc....)).
    Infatti, qualsiasi attività che tende a favorire (tipo mettere a disposizione una stanza, oppure fare pubblicità, ecc...) l'attività della prostituta è giuridicamente "favoreggiamento" della prostituzione, e come tale punibile ai sensi di legge.
    Ovviamente si cade nell'ipotesi di sfruttamento se si aggiunge una attività ulteriore che consiste essenzialmente nel trarre profitto dall'esercizio della prostituzione altrui.
    In breve possiamo dire che un sito che pubblicizza gratuitamente delle prostitute può essere imputato di favoreggiamento, se lo fa a pagamento (bastano banner a pagamento per questo) si può avere sfruttamento.
    Chiarito ciò, il fatto che vi siano siti online che esercitano tali tipi di attività senza subire processi penali può dipendere da vari fattori:

    1. i siti sono all'estero e quindi la competenza non è italiana;
    2. non sono stati ancora beccati.

    Ovviamente, il discorso di "vendere una pagina web" alla prostituta è un discorso diverso, il reato si ha se si favorisce l'attività della prostituta, non se si favorisce la prostituta in sè come persona. Discorso diverso se glielo gestisci, il sito web!
    In sintesi, la prostituzione non è reato, ma l'intermediazione lo è sempre.

    Comunque ci sono numerose altre discussioni, sul forum, che hanno sviscerato a fondo il problema.


  • User

    In sostanza, da quanto hai scritto, tutte le principali testate giornalistiche italiane dovrebbero essere chiuse per sfruttamento della prostituzione.

    Mi sa che se l'argomento è stato sviscerato, non lo è stato fatto a sufficienza.


  • Super User

    Gli annunci di "prestazioni particolari" sono, fino a prova contraria, annunci non di prostituzione. Un giornale non è tenuto a indagare sulla reale attività svolta da chi mette l'annuncio. Se l'annuncio fosse di "offresi sesso a pagamento", sarebbe censurato.
    Perchè un reato sia configurato si deve dimostrare anche la presenza del dolo, che certamente sussiste nel webmaster che gestisce un sito di prostitute, ma generalmente non c'è nel caso di annunci "particolari", sempre ammesso che qualcuno riesca a provare che siano annunci camuffati di prostitute.


  • User

    Certo che se parliamo di un "sito di prostitute" nel senso di una agenzia, concordo con te ma sinceramente, nel caso di un sito di annunci online non vedo la differenza fra l'attività del webmaster e quella dell'editore che pubblica inserzioni particolari. La differenza quale sarebbe? La pubblicazione della fotografia insieme all'annuncio... mi sembra una accusa un po' forzata.

    Ho letto molto in merito forse perchè gestisco una grossa community che tratta l'argomento escort e clienti, ma fino ad oggi ho visto chiudere solo quelle situazioni dove la gestione del sito web, era solo la punta dell'iceberg di un sistema più complesso, fatto di altri reati ben più gravi, dove lo sfruttamento della prostituzione era palese e finalizzato a finanziare altre attività illecite. Dove ci sono i presupposti per una attività pubblicitaria e di marketing ripeto, esistono aziende che hanno l'autorizzazione del tribunale della loro città di competenza. Faccio un OT: il motivo è che si pensa che dietro attività di pubblicazione annunci, di pornografia et similia, ci sia per forza una attività criminale organizzata. Ma questo è il mio misero punto di vista sulla questione. :fumato:


  • Super User

    In generale la differenza è nel "dolo", poi ovviamente dipende dai singoli casi.
    Anche il fatto che tanti siti rimangono online potrebbe semplicemente dipendere dalla circostanza che non è stata trovata alcuna attività criminosa, oppure semplicemente che le autorità non hanno mai pensato di controllarli.
    Per fare un esempio i siti di aste al ribasso sono state un fenomeno in Italia per parecchi mesi, di partecipazione e di incassi. Poi un giorno si muove la Finanza e comincia a sequestrarli. Fermo restando che un giudice si deve ancora pronunciare, io penso che il servizio migliore che in questo forum possiamo rendere agli utenti è metterli in guardia dai pericoli che possono sorgere con determinate attività "di confine".
    Poi la scelta è loro!


  • User

    A dire il vero, seguendo questa affermazione, sembrerebbe che il reato di favoreggiamento si basi sul concetto di presunzione. Ovvero si persume che il webmaster sappia che ha a che fare con una prostituta. Allora anche il farmacista potrebbe presumere che sta vendendo preservativi ad una prostituta visto che in genere non si limitano ad acquisti sporadici ma comprano lotti interi e quindi si potrebbe supporre che il venditore sia un favoreggiatore dell'attività della medesima. Scusa la provocazione, ma vengo dietro al tuo discorso.


  • Super User

    No, fortunatamente nel penale si presume il meno possibile, tutto si basa sulle prove. Nel caso specifico è difficile poter ritenere che il webmaster, che gestisce un sito, non controlli ogni tanto cosa si vede nel suo sito, e quali sono i contenuti. Ovviamente se riuscisse a dimostrare che non ha contezza alcuna del sito andrebbe assolto per mancanza di dolo (ma che webmaster sarebbe, poi ? :)).


  • User

    Rimane sempre il fatto però, uscendo dall'esempio del farmacista, che il front end delle testate editoriali quando si ritrova di fronte "melissa dalla pelle liscia, a ogni ora sempre disponibile e completissima per te!" che vuole inserire il suo annuncio nella rubrica "inserzioni particolari", fa fatica a giustificare che secondo il suo punto di vista trattasi di suora in incognito che professa la libera preghiera a tutte le ore.

    :quote:

    Ma da decenni a questa parte nessuno dice nulla, se non i casi conclamati (vedi la SPE con la filiale di Bologna nel mese di settembre/ottobre 2009), mentre chi gestisci siti a tema, ha sempre pendente sulla testa (per non dire altrove) questa spada di Damocle.

    Vorrei portare all'attenzione questo sito w w w . p i c c o l e t r a s g r e s s i o n i . it ed il suo disclaimer della pagina iniziale per sapere il vostro punto di vista perchè ritengo che sia l'esempio tipico che suffraga queste teorie.

    (scusate in anticipo se non posso postare quel link con quel walkaround che ho utilizzato)


  • User

    O sono stato scambiato per un troll (probabile), oppure seppure interessante, non ci sono più risposte al mio quesito. In particolare la mia domanda precedente non era male... ma a quanto pare rimarrà un mistero.


  • Super User

    Mah, più probabilmente sarai incappato in uno dei momenti di scarsa affluenza alla sezione.
    Per il resto non saprei che dire. In merito agli annunci sui giornali bisognerebbe analizzare caso per caso. Un annuncio di massaggi non necessariamente deve nascondere qualcosa di più. Poi ovviamente è anche possibile che si tenda a chiudere un occhio. Per le autorità l'importante è che non vi sia un presumibile giro di prostituzione che suppone un probabile sfruttamento.
    Per il sito indicato si può fare un discorso simile. Si parla di annunci di contatto, non è detto che debbano nascondere chissà ché, e poi l'importante è che non vi siano elementi per far presumere uno sfruttamento di eventuale (e non certa) prostituzione. Per quel che riguarda il gestore del sito, bisognerebbe analizzare più aprofonditamente il suo ruolo e gli accordi presi con le singole ragazze per stabilire se potrebbero sussistere eventuali illeciti in caso di presuni contatti sessuali. Tutte cose che esulano, ovviamente, dai compiti di questo forum.