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Apertura partita iva e cassa dottori commercialisti
Salve, dopo aver superato l'esame per l'abilitazione a dottore commercialista, lo studio presso il quale ora lavoro mi ha proposto di trasformare il rapporto di lavoro in una collaborazione con partita iva.
Vorrei trovare la soluzione più conveniente e redditizia per le mie tasche e ho qualche dubbio che mi assilla...Innanzitutto:
-l'iscrizione all'albo e l'apertura della partita iva comportano anche l'iscrizione alla cassa, a quanto ammontano i contributi e ogni quanto devono essere versati?
-nella mia situazione, trattandosi di un'unica fattura mensile da emettere a favore dello studio sarebbe meglio optare per il regime dei minimi o per quello delle nuove iniziative imprenditoriali?
Mi rendo conto che un "neo" commercialista non dovrebbe avere di questi dubbi ma paradossalmente sono informata su quello che riguarda i miei clienti e molto poco su quello che riguarda me avendo sempre lavorato "GRATIS" :).
Ringrazio anticipatamente chi mi risponderà:D.
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Sul sito della Cassa trovi moltissime informazioni dettagliate, quindi ti consiglio innanzitutto di guardare là.
In sintesi, posso dirti che:- Devi versare annualmente il 4% del volume d'affari (contributo integrativo), da addebitare in fattura al cliente, ma c'è un minimo da versare comunque
- Devi versare, poi, una quota che resta a carico tuo (contributo soggettivo), pari al 6% del reddito di lavoro autonomo fino a ? 25.000 circa e del 2% oltre, con un minimo, se non vado errato, pari a circa 900 euro.
Se hai meno di 35 anni, per i primi tre anni non c'è alcun minimo per nessuna delle due contribuzioni.
Guarda gli articoli 10, 11, 12, 17, 18 e 22 della legge 21/1986 per approfondimenti.
Sul regime contabile non si possono dare risposte univoche... dipende dal tuo reddito, da quanto ti preoccupano gli studi di settore, da quante detrazioni puoi far valere...
Basti dirti che io ho iniziato col regime delle nuove iniziative e l'ho mollato al secondo anno perchè mi ero accorto che con la contabilità semplificata pagavo di meno.
Il vero vantaggio di questo regime sta nella semplificazione contabile e nel conseguente minor prezzo del commercialista, ma dato che la contabilità me la tengo da solo...
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grazie
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scusami se ti disturbo di nuovo, quindi io adesso mi iscrivo all'ordine dei dottori commercialisti,apro partita iva, mi iscrivo alla cassa e mi iscrivo anche nel registro dei revisori contabili...esatto?
è questo l'iter da seguire?
grazie :bho:
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Sì.
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grazie
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Ciao Mirha79,
considera che se prevedi un fatturato inferiore agli € 30.000,00 puoi aderire al regime dei minimi. Soprattutto perchè facendo parte di uno studio associato avrai poche spese da scaricarti (presumo).
Per l'iscrizione alla Cassa invece dovrai versare
Contributo soggettivo € 2.370,00
Contributo integrativo € 711,00
Contributo di maternità € 85,00
se hai un'età superiore a 35 anni.
Per età inferiori ai 35 anni per i primi 3 anni non versi il contributo integrativo, il contributo soggettivo è facoltativo ma consigliato. Il versamento contributo di maternità è obbligatorio.
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Grazie innnanzitutto per le informazioni precise e dettagliate. Io ho 30 anni per cui deduco che nn dovrò versare il contributo integrativo. Ma l'aliquota relativa al contributo soggettivo come si determina?Leggevo che è a scelta dell'associato.
Grazie
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Ciao
Si è a scelta dell'associato e varia da un minimo del 10% ad un massimo del 17%.
Lo determini tu quando poi dovrai comunicare i redditi che ti verranno richiesti dopo l'iscrizione alla Cassa.
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Buongiorno signori,
riapro questo thread a mesi di distanza poiché ho le idee decisamente confuse su QUANTO e su COSA pagare alla CASSA NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI: sono al secondo anno di iscrizione ed ho meno di 35 anni.
Da quello che a suo tempo avevo capito, nel 2010 sono obbligato al solo CONTRIBUTO MATERNITA' (da corrispondere in due rate, rispettivamente entro il 31/05/2010 ed entro il 02/11/2010), mentre sono ***esonerato ***dal versamento del CONTRIBUTO INTEGRATIVO ed il CONTRIBUTO SOGGETTIVO è si CONSIGLIATO ma comunque FACOLTATIVO (qualora dall'applicazione dell'aliquota del 17% al reddito netto professionale prodotto nel 2009, risulti un contributo INFERIORE al contributo minimo o qualora il contributo dovuto sia pari a zero).
Devo per forza aver frainteso qualcosa poichè, utilizzando il servizio SAT2010 PCE, mi escono da pagare più di €1.000,00 quando da QUADRO CM (poichè contribuente minimo) al rigo CM6 ho riportato €9.120,00...
...chi mi aiuta a capire ?! Ovviamente nel pomeriggio chiamo anche il numero verde...
Grazie
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Il contributo di maternità è unico e, appunto, lo devi versare.
Per i contributi soggettivi e integrativi, invece, sei esonerato dal versamento dei contributi minimi (su cui normalmente non si scappa).
Devi invece versare l'eccedenza rispetto al minimo (ossia, nel tuo caso, l'eccedenza rispetto a zero).
In definitiva, devi versare entro metà dicembre sia una percentuale fra il 10 e il 17% (a tua scelta) dell'intero reddito professionale come contributo soggettivo, sia il 4% del volume d'affari come contributo integrativo.
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@OEJ said:
Il contributo di maternità è unico e, appunto, lo devi versare.
Per i contributi soggettivi e integrativi, invece, sei esonerato dal versamento dei contributi minimi (su cui normalmente non si scappa).
Devi invece versare l'eccedenza rispetto al minimo (ossia, nel tuo caso, l'eccedenza rispetto a zero).
In definitiva, devi versare entro metà dicembre sia una percentuale fra il 10 e il 17% (a tua scelta) dell'intero reddito professionale come contributo soggettivo, sia il 4% del volume d'affari come contributo integrativo.Grazie per la delucidazione OEJ, ero pervenuto alla medesima conclusione compilando il modulo del SAT 2010 PCE...certo che è un furto...
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Prima di pensare che è un furto, aspetta di essere obbligato a pagare il contributo minimo... lì sì che ci sarà da infuriarsi...
In teoria, comunque, c'è la magra consolazione che più contributi paghi e più dovresti (ripeto: dovresti, col condizionale) avere di pensione a suo tempo...
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@OEJ said:
Prima di pensare che è un furto, aspetta di essere obbligato a pagare il contributo minimo... lì sì che ci sarà da infuriarsi...
Hai indubbiamente ragione, ma il "furto" era riferito al fatto che sono in regime agevolato...e tutte queste agevolazioni non è che io le veda...
@OEJ said:
In teoria, comunque, c'è la magra consolazione che più contributi paghi e più dovresti (ripeto: dovresti, col condizionale) avere di pensione a suo tempo...
A tal proposito da diverse parti mi giunge voce che il condizionale sia d'obbligo...ufff...