• User

    Apertura partita IVA per traduzioni, corsi di lingua, interpretariato

    Buongiorno.

    Ringrazio in anticipo le persone che risponderanno a queste domande.

    Da anni opero come traduttrice freelance nel settore delle traduzioni e ho sempre emesso ritenuta d'acconto per prestazione occasionale, avendo un lavoro da dipendente come sales manager.

    Dal 01/01/2009 vorrei aprire la partita IVA per ampliare il mio giro di clienti. Volevo alcune delucidazioni in merito:

    • essendo una donna di 32 anni, esistono delle agevolazioni fiscali per l'apertura di questa attività?
    • quali sono gli adempimenti burocratici? oltre iscrizione camera di commercio, reperimento di un buon commercialista, apertira posizione INPS (anche se ho un lavoro seppur a tempo determinato devo aprire una posizione parallela?).
    • per i servizi di cui mi voglio occupare, studi di settore alla mano, quant è la soglia minima di fatturazione?
    • E' necessario aprire un conto corrente associato a me come proprietaria di Partita Iva oppure posso farmi versare i corrispettivi sul mio attuale conto corrente?
    • Cosa è detraibili dalle tasse?
    • Se collaboro occasionalmente con altri traduttori che non dispongono di partita IVA posso farmi rilasciare parcella con ritenuta d'acconto per prestazione occasionale?

    Ringrazio davvero di cuore chi vorrà rispondermi.


  • User Attivo

    Ti rispondo per la parte che conoscono.
    Non sono così sicuro, in questo caso, che sia necessaria l'iscrizione alla CCIAA in quanto FORSE potresti svolgere l'attività come libera professione e consulenza.
    Questo però significa che deve essere svolta personalmente e non in forma di impresa, anche perchè mi pare di capire che comunque continuerai ad essere anche dipendente come sales manager (immagino a tempo pieno e che questa sarà l'attività prevalente).
    Se così sarà facciamo le due ipotesi.

    ti iscrivi alla CCIAA: in questo caso dovrai comunicare all'INPS che la tua attività prevalente è un'altra e non sei tentua ad essere iscritta nel settore dei servizi.

    Non ti iscrivi alla CCIAA: ti iscrivi all'INPS nel settore dei parasubordinati, come "professionista senza cassa" e pagherai la percentuale del 17% essendo già iscritta come lavoratrice dipendente.

    PS: attenzione alla occasionalità delle prestazioni di terzi dal punto di vista previdenziale!
    Deve essere veramente una cosa del tutto saltuaria altrimenti potrebbe crearti problemi.