• User Newbie

    Risoluzione o rescissione di contratto di edizione

    Buongiorno,
    circa due anni fa ho sottoscritto un "contratto di edizione" con una piccola casa editrice per pubblicare i miei elaborati, che fino ad allora provvedevo a stampare e vendere per mio conto.
    Il contratto ha come premessa l'interesse della casa editrice a pubblicare i miei lavori e la prospettiva nel breve-medio periodo di una espansione della stessa (che dopo due anni non mi pare si sia concretizzata).
    Il contratto prevede che per cinque anni io pubblichi in esclusiva con loro; l'editore si impegna a pubblicare un volume all'anno con modalità che può decidere lui e solo lui.
    Purtroppo il rapporto con l'editore si e' logorato quasi subito e discutiamo su qualunque questione; il primo anno per problemi personali non ho fornito materiale per la pubblicazione, mentre quest'anno ci eravamo accordati per una pubblicazione di un certo formato, ma l'editore ha poi fatto marcia indietro a causa della crisi e dei risultati delle vendite degli altri autori, proponendomi una pubblicazione di qualità e tiratura inferiore (inferiore persino a quanto facevo io per mio conto), dichiarando lui stesso in una mail che "capiva benissimo se avessi rifiutato". Io ho rifiutato, sempre via mail.
    A questo punto ho espresso la mia volontà di rescindere il contratto e proseguire ognuno per la propria strada, ma per quanto lo riguarda vale quello che dice il contratto e devo rimanere legato a lui per i tre anni rimanenti.
    Riguardo la rescissione del contratto c'è solo un paragrafo che dice che sono previsti solo i "normali casi di legge"; non sono esplicitate possibilità di rescissione, anche pagando eventuali penali.

    A breve avrò finalmente un incontro faccia a faccia con l'editore (che finora si era negato) e spero di risolvere amichevolmente, ma vorrei arrivarci sapendo quali possibilità concrete ho di poter rescindere il contratto, anche pagando una penale che, nel caso, vorrei sapere come potrebbe quantificarsi. Se lui si oppone, io non ho davvero altra scelta che aspettare la scadenza dei rimanenti tre anni e nel frattempo poter pubblicare solo con lui alle sue condizioni?

    Vi ringrazio in anticipo per una Vostra risposta


  • User Attivo

    per risponderTi con ragionevole certezza bisognerebbe leggere il contratto. A "naso" si potrebbe dire che il contratto pare privo di causa. Senza pubblicazioni di opera non c'è alcuna utilità per ciascuna delle due parti.
    Ma è un'opinione...


  • User Newbie

    @cesarini said:

    per risponderTi con ragionevole certezza bisognerebbe leggere il contratto. A "naso" si potrebbe dire che il contratto pare privo di causa. Senza pubblicazioni di opera non c'è alcuna utilità per ciascuna delle due parti.
    Ma è un'opinione...

    Perdona la poca dimestichezza con i termini legali, ma cosa si intende con "privo di causa"?
    Sul fatto che non ci sia più utilità per ciascuna delle parti concordo ed è il motivo per cui vorrei la rescissione, ma l'editore anche solo per partito preso può opporsi dicendo che per lui va tutto bene? Di fatto lui può dire di avermi offerto una pubblicazione - visto che il contratto gli lascia libertà di scegliere termini e modi - anche se inadeguata.
    Quello che vorrei sapere è se, nel caso lui voglia continuare il rapporto, io abbia un modo per chiedere la rescissione.


  • Moderatore

    Un contratto ha sempre una natura in una "causa" (termine latino) in cui qualcuno si impegna a cederla (dante causa) e l'altro a riceverla (avente causa).
    In questo caso la situazione è complessa in quanto un singolo contratto ne sottointende diversi incrociati.
    Dal mio punto di vista avresti dovuto preoccuparti di più dell'opera di "diffusione" del libro più che del suo formato fisico (la pubblicità è l'anima del commercio), si fa sempre tempo a fare un'edizione più curata.

    Detto questo si può prospettare che il primo anno avesse diritto l'editore a rivalersi su di te (che eri inadempiente alla tua causa), adesso non penso tu possa avere nessun appiglio in merito a questa situazione, anzi ritengo che l'editore possa volere da te un secondo titolo da pubblicare.

    Visto che il mondo editoriale lo conosco, mi permetto di consigliarti di contrattare una riduzione dei tuoi diritti e compensi per un importo X (che valuto non superiore ai 500 euro per una tiratura di 3000 copie) così da dare spazio all'editore di uscire con la carta più costosa e la copertina a colori (non rigida). In cambio pretendi un aumento dei tuoi diritti in caso di seconda ristampa.
    Il formato è anche influenzato dalle tecnologie di stampa. in genere si stampa in sedicesimi (quindi il libro deve avere pagine multiple
    di 16, in genere si tente a restringerlo alle 16 "precedenti").
    Su un libro questa differenza si valuta in pochissimi soldi, appunto 20/30 centesimi di euro a libro dal più economico al migliore (ho immaginato un libro di 200-300 pagine).