• User Newbie

    e-commerce zero tasse,zero partita iva,zero inps

    Vorrei aprire un sito di e-commerce dove vendere dei libri in formato elettronico pdf (e-book) , appoggiandomi ad un server che ha sede all'estero e registrandomi con un dominio all'estero, i file dei libri avrebbero sede nel server estero e chiunque scaricandoli dal sito li scaricherebbe quindi dall'estero...pagherei le tasse della nazione in cui ha sede il server o le tasse in italia?
    Lo chiedo perchè ho letto che questo tipo di commercio è assimilabile alla vendita per corrispondenza e le tasse si pagano nella nazione da dove partono i prodotti....i questo caso i libri partono dal server estero...quindi dovrei essere assoggettato al regime fiscale in cui ha sede il server? Potrei fare a meno di aprire la partiva iva e di pagare l'inps?


  • User Attivo

    Si tratta di "commercio elettronico diretto".
    L'ipotesi cui fai riferimento, invece, è ecommerce indiretto (la vendita per corrispondenza).

    Ecommerce indiretto: la vendita si conclude online ma è richiesta la spedizione dell'oggetto;
    eCommerce diretto: sia la vendita che la consegna del bene avviene online (è il tuo caso).

    A seconda della forma di commercio elettronico il regime IVA cambia.

    Se cerchi su Google "Commercio elettronico diretto IVA" trovi tutte le informazioni che ti servono. Ciao!


  • User

    la tua si configura pur sempre come attività d'impresa e, a prescindere di dove si trovi il server, che io sappia fa riferimento la cittadinanza del titolare del dominio. in parole povere: se i pagamenti arrivano a te, sei tu che hai venduto 🙂 metti poi che un cliente ti richiede fattura... che gli dai?


  • User Attivo

    Non è una questione di server o domini.
    E' una questione di soggetti e di status. Cambia a seconda che si tratti di vendita business to business (in questo caso l'IVA mi pare non si paga o ci sono comunque modalità differenti di corresponsione) o di vendita business to consumer per la quale rileva la distinzione tra commercio elettronico diretto e commercio elettronico indiretto.
    La cosa è comunque abbastanza incasinata perchè ci sono molte variabili da tenere in considerazione.


  • User

    ma questo non prescinde che deve esistere il soggetto fiscale che cede il bene e di conseguenza tutti gli adempimenti del caso.


  • User Attivo

    @Freqbox said:

    ma questo non prescinde che deve esistere il soggetto fiscale che cede il bene e di conseguenza tutti gli adempimenti del caso.
    Si, e come hai detto tu si fa riferimento alla sede dell'attività quando ci si deve basare su questo elemento (non sul titolare del dominio, che potrebbe essere anche diverso dal titolare dell'attività, un po' come il proprietario dell'immobile è diverso dal titolare dell'attività che dentro vi si svolge).

    Nel caso di cobra76, comunque, le tasse vanno pagate in Italia perchè ciò che interessa al fisco è dove lui abbia il proprio domicilio e la sede dei propri affetti. Questo criterio ha fregato moltissime persone, tra le quali Valentino Rossi (che aveva la residenza nella City di Londra, paradiso fiscale) e ultimamente anche un ciclista famoso del quale non ricordo, però, il nome.

    Disorso diverso, invece, vale per l'IVA per la quale valgono i ragionamenti fatti fino ad ora e cioè la distinzione tra commercio elettronico diretto ed indiretto (quella di cobra76 è un'attività di commercio elettronico diretto) e le qualità personali dei suoi clienti (consumatori o imprenditori).


  • User

    si, su quest'ultima (ecommerce diretto) sto cercando chiarimenti anche io.. piuttosto per sapere se operazioni d'acquisto effettuate da soggetti esteri valgono come cessioni all'esportazione.


  • User Attivo

    Vedi se questo pu; esserti utile. L-ho trovato cercando su Google "cessioni all'esportazione"

    itint.gov.it/ice/cda/templates/doganali10_restyle.jsp