• User Newbie

    Salve,la societa ha scadenza fine 2010 e poi rinnovata annualmente,lui vuole uscire ma la snc ha i debiti verso agenzia delle entrate, (rateizzazioni per circa 23000 euro ),il mutuo (29.000) e possiede il fondo dove lavoriamo di 80 mq per un valore di euro 100.000.
    So gia che la banca non mi permettera' di "volturare " il mutuo anche se io facessi scadere i 6 mesi per ristabilire la plurarita' dei soci diventando ditta individuale, pretende un nuovo contratto di mutuo (con relative spese di consorzio a garanzia ,notaio e spese bancarie) per estinguere il vecchioinoltre dovrei fareun nuovo atto di vendita del fondo dalla snc alla ditta individuale con relativo pagamento dell IVA e PLUSVALENZE VARIE ,insomma un bagno di sangue .
    Visto che l ammontare di tutti i nostri debiti e' al momento di circa 70.000 euro lui si accontenterebbe della meta' dellla rimanenza sul valore del fondo (100.000-70.000 : 2 )cedendomi quote e fondo e lavandosi le mani di tutto ,maturando anche dei crediti che gli verranno girati sulla sua pensione di invalidita??.
    Io pero' avro' tutte le altre spese oltre al carico di tutti i debiti sul groppone.
    Se trovassi anche un socio all 10 % (con tutti i rischi per lui di entrare in una simile situazione come socio di una snc !!) eviterei le spese di un nuovo mutuo rimanendo lo stesso gia attivo.
    LA SOLUZIONE SAREBBE RIUSCIRE A VENDERE IL FONDO ED ESTINGUERE IL TUTTO MA al momento la cosa non ci sta riuscendo .
    Le chiedo puo' pretendere di uscire tramite un azione legale , CON UN AZIENDA PRATICAMENTE IN PERDITA???
    sU CHE BASI MI CONSIGLIA DI INTAVOLARE UNA TRATTATIVA .

    mille grazie


  • User Attivo

    La società ha scadenza fine 2010?
    Neppure se si chiamasse S.B. e si facesse le leggi su misura, con un'azione legale riuscirebbe a chiudere prima di tale data la questione...
    Il tuo socio non può pretendere nulla. E se, per suoi motivi personali, vuole uscirne prima di quella data, deve pagare tutte le maggiori spese.
    Se non è disposto a pagare, allora che aspetti placidamente il 31/12/2010, che si ricordi di mandare per tempo la raccomandata con cui comunica che non intende proseguire nella società dopo tale data (altrimenti ci resta incastrato per almeno ancora un anno o più... dipende dallo statuto).
    Mi chiedi su quali basi intavolare la trattativa?
    Secondo me, il rpimo passo lo dovrebbe fare lui, offrendoti una certa cifra per uscirne. E poi su questa cifra potrai farti i tuoi conti, e decidere come rilanciare...
    Dal tuo punto di vista, ti conviene non fare proposte, e lasciare che il tempo passi. Lui può brontolare, sbraitare, urlare... ma fino a che non si decide a metter qualcosa di ufficiale nero su bianco, sono solo chiacchiere.
    Digli chiaramente un tanto, e che si sappia regolare...

    Ad, dimenticavo: comunque, dopo il 31/12/2010 il mutuo, se non ancora estinto, resterà in capo ai due soci in solido, anche se non più legati dal vincolo societario... fai presente anche questo al tuo socio.


  • User Newbie

    Ok, ma forse dimentichi che c e' un bebe immobile di mezzo e che comunque seppur il vealore e' eroso dai debiti qualcosa di differenza rimarrebbe , non pensi ??


  • User Newbie

    Ho scritto bebe ma volevo dire bene immobile .


  • User Attivo

    100000 euro di immobile... secondo quale stima?
    Una "stima" di 100000, oggi come oggi, significa che sei fortunato se ne porti a casa 70000
    A questi 70000, togliamo 23000 e 29000... cosa resta?
    18000

    E le imposte maturate durante quest'anno?
    Se il tuo socio ne esce entro dicembre, tutte le imposte graveranno solo su te...
    E le spese notarili, amministrative ecc.?
    E le spese per il nuovo mutuo?

    Se gli paghi un euro simbolico per la sua quota, IMHO sei un principe...


  • User Newbie

    Il fondo e' di 70 metri piu un corridoio di altri 12 ,il suo valore sarebbe di circa 120000 ma visto il momento penso sia posssibile realizzare 90-100 mila.
    Ho dimenticato di dirti che ormai la ditta (ARTIGIANA ) DOVE IO sono il socio lavoratore mentre lui non presta opera quindi non paga inps ,fattura non piu di 30000 euro l anno quindi e' in palese rimessa , sei sempre dell avviso che lui non possa far valere questo come giusta causa per uscirne ?? GRAZIE ANCORA.............


  • User Attivo

    Non mi pronuncio sul valore dell'immobile o sul valore della società: questi sono conti che devi farti tu...
    Il fatto che la ditta sia in perdita non è una "giusta causa" per uscirne, anzi...
    Ed anche se invocasse la "giusta causa" (e se, ovviamente, questa "giusta causa" esistesse...), mai più riuscirebbe ad uscirne prima della scadenza naturale, tra 14 mesi...


  • User Newbie

    Quindi a naturale scadenza puo' uscirne senza il mio consenso?
    Inoltre essendo ormai lui socio che non presta opera non posso certo intimargli di recarsi sul posto di lavoro anche solo per rispondere al telefono?
    Se invece lui effettuasse qualche lavoro potrebbe rivalersene in sede legale (ovvero ha lavorato pur non avendone l obbligo...).
    In pratica lui potrebbe limitarsi a dividere a fine anno ,gli utili .... o l le perdite ,giusto?

    Grazie


  • User Attivo

    @bobobibo said:

    quindi a naturale scadenza puo' uscirne senza il mio consenso?

    Più che altro a naturale scadenza, se non viene rinnovato il termine, la società va in liquidazione... con tutto ciò che ne consegue, e con i tempi tecnici relativi.

    Inoltre essendo ormai lui socio che non presta opera non posso certo intimargli di recarsi sul posto di lavoro anche solo per rispondere al telefono?

    Dipende da cosa c'è scritto nello statuto.
    C'è scritto che i soci sono obbligati a prestare la loro opera?
    Se si, lui ha l'obbligo di prestarla.
    Non lo fa?
    Lo metti in mora, e dopodichè gli si addebitano i danni relativi (ovvero: si monetizza il valore della prestazione che avrebbe dovuto prestare ma non ha prestato, e gliela si addebita...)

    Se invece non è stabilito questo obbligo, ne consegue che se un socio presta opera e l'altro no, è giusto ricompensare il socio lavoratore per il suo lavoro.


  • User Newbie

    Nello statuto non c'e' scritto niente relativamente all'obbligo di prestare opera se non all'articolo 9 che dice: i soci si impegnano a prestare la loro attivita' a favore della societa' per cui ciascuno di essi non potra' senza il consenso dell altro socio esercitare in proprio conto o altrui un attivita' concorrente.
    Inizialmente eravamo tutti e due soci "lavoratori" dal1994 al 2005 , poi dopo un suo grave problema di salute che in parte lo ha reso inabile ad effettuare certi lavori tecnici e' stato deciso che si sarebbe cancellato dall inps (anche per garantirsi una piccola pensione di invalidita') e quindi esssere un socio non prestatore d'opera.

    La situazione come avra' capito e' piuttosto ingarbugliata.


  • User Newbie

    ciao faccio parte di una societa' snc con tre soci avente debiti per circa ?700000,00. volevo sapere secondo voi se esco dalla societa' mi libero anche dei debiti o comunque sono vincalato, e se esco comunque dalla societa' ho diritto a qualcosa o no?grazie...